Quale speculazione?
di ETTORE SEBASTIAN RIPPA
In radio, giorni fa, parlavano di Ischia paragonandola al disastro del Vajont… Il paragone veniva fatto perché “ogni volta che si specula poi avvengono i disastri”.
Pensate che la speculazione di cui parlavano fosse quella che stiamo vivendo da quando abbiamo sottoscritto i trattati di Maastricht con cui abbiamo deciso di svendere il patrimonio pubblico ai grandi fondi di investimento che nn investono nulla?
Pensate che la speculazione di cui parlavano fosse quella di un paese che da trent’anni è in avanzo primario per donare la sua ricchezza reale a non si sa quali soggetti?
Pensate che la speculazione di cui parlavano fosse quella di un paese che nonostante non abbia risorse per nessuna, ma dico nessuna, situazione imprevista o per risanare il territorio si ostina a stanziare miliardi in armi per portare pace?
No… La speculazione di cui parlavano è quella edilizia di chi ha costruito dove non si poteva, quando in realtà ha costruito dove fino a quando lo Stato era presente si poteva costruire senza pericolo perché poi veniva fatta manutenzione e messa in sicurezza.
La stessa gente che ha ripetuto il mantra che il vaccino vi proteggeva e i cattivi novax infettavano il mondo.
parole al vento… chi semina vento raccoglie tempesta.
i cittadini, no i sudditi perchè la maggior parte lo è, è e resta uguale.