Il senso della mia militanza politica per l’Italia e per la Puglia
di ANDREA D’AGOSTO (FSI- Riconquistare l’Italia Bari; candidato Presidente Regione Puglia)
Immagino che molti dei miei amici e parenti avranno osservato dal 2017 la scelta di impegnarmi in politica e credo che molti di questi avranno storto la faccia, pensando o ad una crisi di senescenza o alla volontà di avere un passatempo. Questo, purtroppo, nella credenza diffusa che la Politica sia inutile in un’epoca in cui conta solo l’economia e le tecnologie digitali e che non siano, quindi, necessari “nuovi” partiti politici, anzi siano inutili e dannosi! Invece, spero e credo che questi ora inizino a ricredersi, inizino a comprendere che questa scelta impegnativa, faticosa e al tempo stesso esaltante, sia una cosa molto seria, utile e necessaria.
È una cosa molto seria perché alla base di questa decisione c’è stato un lungo e tormentato periodo di studio e riflessione, che mi ha costretto a tornare allo studio sistematico di materie che in parte già conoscevo, diritto, storia, filosofia ed in parte non avevo mai affrontato con serietà, sociologia, antropologia ed economia politica.
È una cosa utile perché consente di comprendere l’assoluta importanza di recuperare in primo luogo il rapporto con la Comunità sociale ed in secondo luogo la necessità di difendere a questo scopo e per una corretta riproduzione sociale la Democrazia popolare, indicata nella Costituzione Repubblicana, spazzata via dall’ordoliberismo dei Trattati UE.
Abbiamo assistito in questi ultimi 30 anni al completo stravolgimento del nostro sistema sociale e politico e l’unica formazione politica, impostata anche organizzativamente in modo corretto per affrontare il problema, è stata il FSI-Fronte Sovranista Italiano, che tra l’altro ha introdotto all’interno del dibattito politico italiano il tema della sovranità popolare e del sovranismo.
Allora, è una cosa necessaria perché se non torniamo ad essere cittadini, ovvero soggetti politicamente partecipativi e consapevoli, invece che consumatori, la Democrazia popolare e la Sovranità popolare, che poi non sono altro che gli strumenti per difendere l’unità repubblicana e la nostra corretta riproduzione sociale, verranno definitivamente cancellate. Dobbiamo schieraci compatti a difesa del lavoro e dell’utilità sociale contro il capitalismo finanziario per difendere semplicemente l’unità della Repubblica e la nostra Democrazia popolare, così faticosamente conquistate dai nostri nonni e padri e madri.
Questo è quanto e in definitiva mi sembra una scelta elementare e necessaria, seppur raggiunta solo grazie ad un periodo di formazione di studio e militanza politica per recuperare definitivamente la nostra misura comunitaria, la nostra autonomia politica e il nostro diritto all’autodeterminazione come Popolo. Di questo ringrazio il mio Partito, i suoi vertici, i suoi militanti, che sono stati assolutamente necessari nel confronto dialettico e nella maturazione della scelta, che, ripeto di nuovo, è necessaria e imprescindibile.
È una scelta di campo che ha un valore storico, sia dal punto di vista personale che sociale e comunitario.
So che tanti hanno capito, ora serve un passo ulteriore una concreta testimonianza che si esprime con un voto consapevole e politico.
Commenti recenti