RC AUTO, SPECULAZIONI, LOTTA DI CLASSE
di VALERIA SORU
Ho rinnovato l’assicurazione con un contratto “bonus malus” prima classe.
Anziché beneficiare di una riduzione per il mantenimento della classe non avendo provocato alcun danno, ho subito un aumento netto del 22%, il che significa un aumento di circa il 30% considerando il bonus della classe.
L’obbligo dell’RC auto fa si che la domanda del servizio sia rigida, pertanto le assicurazioni, nonostante l’apparente concorrenza, possono speculare facendo cartello.
Nel grafico, che si riferisce ai dati del 2022, è mostrata tale rigidità: tutti gli oneri dell’inflazione sono recuperati nei premi rc auto.
Ma l’incremento del 30% della mia assicurazione è ben superiore all’inflazione registrata, pari a circa l’8%.
È evidente che è in atto una bieca operazione speculativa ad opera delle compagnie assicurative, che si somma alle speculazioni di altri settori economici.
Sta avvenendo un processo distributivo dal basso verso l’alto senza precedenti.
I profitti aumentano così come la concentrazione della ricchezza, a vantaggio di operatori che hanno la sede in paradisi fiscali anche in quelli della UE “frugale”.
Un processo di impoverimento della classe media che dovrebbe essere oggetto di continuo dibattito e scontro, mentre noto che per taluni è più appassionante il tema della falsa emergenza della CO2 prodotta dall’uomo, ininfluente sul totale, o quello del colore degli abiti di re, regine e paggetti.
Per tutelare il nostro benessere non abbiamo il diritto di lottare, ma il dovere, perché nulla ci verrà concesso se non quello che ci prendiamo con l’impegno politico.
Impegno anziché disimpegno, avere cura anziché fregarsene, solidarietà anziché individualismo, Riconquistare l’Italia anziché Partito Unico Liberale.
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