SUPREMATISMO
di STEFANO D’ANDREA
E’ la convinzione più diffusa, direi di massa.
La cultura occidentale sarebbe superiore a quelle orientali, islamiche, africane e indigene dell’America latina.
Il cristianesimo sarebbe superiore all’islam.
Il capitalismo sarebbe superiore al socialismo.
L’esercizio di un’attività autonoma, impresa o libera professione, sarebbe moralmente superiore allo svolgimento di un lavoro subordinato, pubblico o privato.
L’ultra-liberalismo contemporaneo sarebbe moralmente superiore al vecchio liberalismo, temperato dalla cultura borghese.
L’odierno pluralismo conf-industriuale di TV, radio e quotidiani sarebbe superiore alla partitocrazia da manuale cencelli della prima repubblica.
La cosa interessante è che il 99% delle persone, che condividono la gran parte di queste affermazioni, è antirazzista e anti-sessista (ma mai, fateci caso, anticlassista).
Una vita trascorsa nella credenza della superiorità di una civiltà, rispetto alle altre, e ad atteggiarsi ad antirazzisti e anti-sessisti: gli scèmi del villaggio globale.
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