FEMEN: rivelazioni veramente scandalose

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4 risposte

  1. SARMATA ha detto:

    Biglietto di sola andata per Kabul………

  2. Paolo Querini ha detto:

    Mah…
    Se mi sono simpatiche le Femen (o l' IRA o i No Tav)
    e decido di finaziarle, non vedo cosa ci sia di nebbioso
    Se poi sono miliardario, vorrà dire che gli invio finanziamenti più robusti   :)

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Però sembrerebbe piuttosto un "movimento" (di poche persone) creato con i finanziamenti, quindi in realtà un'impresa con finalità diverse dal profitto (ma politico-mediatiche), che un vero movimento, con qualche finanziamento.

    A prescindere da cosa si pensa di FEMEN e delle unioni civili, un iscritto all'ARS ha pubblicato su facebook questo interessante stato: "RIBADISCO. Ieri 800.000 persone che manifestavano a Parigi contro le nozze gay non hanno fatto notizia per la stampa italiana. L'hanno fatto invece (ieri) 2 ragazze ucraine che si sono tolte il reggiseno in piazza S. Pietro (nessuno dei 50.000 presenti se n'è probabilmente accorto) e oggi una (UNA) attrice americana che dichiara la propria omosessualità. Non è vero che l'informazione neoliberista vuole l'audience. E' falso. L'informazione del neoliberismo è PEDAGOGICA. Il ceto intellettuale dell'informazione, cioè l'ODIERNO CLERO, (mi spiace per l'autoconsiderazione dei cattolici) COMBATTE per i propri valori, che sono la spiritualizzazione del neoliberismo, cioè la traduzione in valori ideali del capitalismo senza frontiere (di nessun genere). E mi scuso con quelli dei miei amici per cui queste sono banalità, ma sono banalità che non tutti ancora hanno capito".

  4. Lorenzo ha detto:

    Condivido appieno l'intervento del socio ARS. Con una precisazione: OGNI "ceto intellettuale dell'informazione" è pedagogico, e da questa natura trae la sua utilità per i padroni del vapore e quindi la sua ragion d'essere. Sarebbe impossibile tenere assieme una moderna società informatizzata di massa altrimenti.
     
    Se l'ARS, come io vi (ahimé… prefireri dire "ci") auguro dovesse diventare classe dirigente, dovrà esso pure formarsi attorno un ceto di pennivendoli – per chiamare le cose col loro nome – proni ad inculcare i suoi pregiudizi ordinativi nelle povere teste del gregge: di coloro che "non possono mai essere liberi perché sono deboli, dissoluti, vani e ribelli".

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