Speciale Siria -Gabriele Del Grande

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2 risposte

  1. Claudio Martini ha detto:

    Questo è per Del Grande:

     
    E questo è per D'Andrea.
    Molti mesi dopo, torno e che ti trovo? Una serie di articoli come questi, e addirittura un inno a JAN (associata indebitamente ad Al Qaeda, ma tant'è), la scimitarra più affilata di tutto l'arsenale della Rivoluzione. Niente male! Che differenza da quando il sottoscritto diceva più o meno le stesse cose, proprio qui su questo sito, e venuva insultato da una torma di fascisti.
    So che non lo ammetterai, anche perché hai una certa capacità di negare l'evidenza, ma io sono rimasto sulle mie posizioni, e tu hai fatto enormi passi nella mia direzione. Passi insufficienti e tardivi, ma comunque sufficienti a portarti su un terreno completamente diverso da quello da cui provenivi. Qualunque osservatore imparziale, anche un quisque de populo, lo riconoscerebbe senza dubbi.
    Bene, mi piace quando le mie opinioni si propagano senza che debba alzare un dito.
    Torno da dove sono venuto. Arrivederci, forse tra qualche mese tornerò di nuovo qui.

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Claudio,

    tu avevi una posizione ben precisa. Sostenevi che la rivoluzione in atto in Siria non era islamista. Postatsti anche un commento o forse mi inviasti una email nella quale tentavi di mostrare come in Siria vi fossero rivoltosi "socialisti". Io questo l'ho sempre negato. E gli articoli di Del Grande lo confermano. Quei tipi sono fuggiti in Egitto a fare i disegni e a scrivere le poesie e a lamentare che la loro rivoluzione èp stata tradita (da chi?). La rivoluzione, quella vera, la fanno gli islamici che vogliono, alternativamente, uno stato islamico moderato o l'emirato siriano. Quindi la tua tesi di una rivolta di gruppi laici e socialisti è smentita dai fatti.

    Del Grande spiega anche come molti ribelli siano finanziati dal Qatar? Secondo te, questi finanziamenti avvengono con il consenso o contro il consenso degli Stati Uniti? Hai letto che gli Stati Uniti sono contrari a consegnare ai ribelli siriani missili terra aria (una piccola contraerea) mentre, evidentemente, non si oppongono alla consegna di altre armi? Tu sostenevi che gli Stati Uniti fossero in realtà alleati di Assad (e dell'Iran). Quindi secondo te Riccardo Terzi di Sant'Agata, che non perde mai occasione di perorare la causa dei ribelli di sostenere che bisogna armarli e addestrarli è inviso agli Stati Uniti? La tua tesi geopolitica non ha retto alla prova dei fatti.

    Certo, tu sostenevi la tesi che all'inizio ci fossero state proteste pacifiche; che Assad le avesse represse; e che perciò era scoppiata la rivolta armata. Del Grande sembra sostenere questa tesi. Probabilmente, sotto questo profilo, tu avevi ragione: la situazione della Siria era più simile alla quella della Tunisia o dell'Egitto che alla Libia. Però anche in Libia c'erano state rivolte pacifiche alle quali avevano partecipato forze che volevano lanciare la rivoluzione armata. Per quale ragione ti sentivi di escludere ed escludi che alcune milizie islamiche avessero già preparato la rivolta armata? Certo è che quella gente fuggita in Egitto, che assomiglia tanto ai nostri radical chic, sarebbe stata presto soppiantata dagli islamici e dagli islamisti. Cosa credi che Assad sia ingenuo come te? Assad sapeva chi avrebbe preso il potere. Ma soprattutto che senso ha pretendere che un regime dittatooriale si faccia da parte dinanzi a proteste pacifiche? Quando è accaduto nella storia? Che senso ha essere moralisti e incolpare qualcuno per essersi comportato come sempre si è comportato chi si trovava al suo posto? Il tuo giudizio moralistico non lo condividevo e non lo condivido. Perché è antistorico.

    In ogni caso, quando discutemmo (in realtà fosti tu ad arrabbiarti, perché sei un ragazzo e ti voglio capire) era già scoppiata la rivolta armata. Tu sostenevi che Assad fosse un genocida, perché bombardava i quartieri delle città. Del Grande spiega che sono stati i rivoltosi a scegliere di combattere la guerriglia urbana, considerata come l'unica possibilità. Cosa pretendi che i rivoltosi potessero liberamente ripulire i quartieri da polizia e miliziani; occuparli e che Assad non potesse bombardare i quartieri occupati?

    Del Grande spiega chiaramente che quando i ribelli prendono i miliziani o catturano soldati di Assad li giustiziano. Io posso mostrarti filmati in cui i miliziani di Assad torturano i ribelli e filmati in cui i ribelli torturano i miliziani di assad. E' pieno di filmati in cui i ribelli giustiziano decine di miliziani di Assad e di soldati. La tua tesi del mostro genocida contro nobili ribelli non regge. Ci sono torturatori, vendicatori, boia, contro torturatori, boia e vendicatori. E' sempre stato così, anche al tempo della resistenza partigiana italiana. Non c'erano buoni contro cattivi. ma schieramenti che sostenevano idee diverse. I buoni come Felice Cascione, che si tenevano dietro i prigionieri, facevano una brutta fine.

    Ora vuoi negare che jabhat al nusra sia Al Qaida in Siria. Ma sbagli. Ma sai cosa è Al Qaida? E' un organizzazione militare internazionalista che intende ricostruire il califfato e che ha lanciato una guerra secolare contro chi vuole opporsi. Ovviamente essa interviene ovunque ne abbia l'occasione (in occasione della seconda guerra in Iraq Bin Laden ebbe a dire che Bush era "l'uomo più stupido del mondo", perché gli aveva dato un'opportunità insperata, che infatti poi hanno sfruttato egregiamente). Da ciò che racconta Del Grande (Terroristi o internazionalisti?) JAN ha tutte le caratteristiche per stare in Al Qaida. Vuole il califfato; è internazionalista; combatte sotto la bandiera del Jihad. Ora io ho sempre saputo che si trattava di internazionalisti, sia in Afghanistan sia in Iraq. Tu no, perché "odiavi" Osama Bin Laden, che invece io, pur nella assoluta diversità di valori di fondo, riuscivo ad ammirare. Ebbene Jabhat al nusra canta e fa cantare inni a Osama Bin Laden: httpv://youtu.be/vsq5ZRir-0k  .

    In realtà il fatto che abbiano Bin laden come guida strategica e spirituale non significa ancora niente, perché anche Ahrar Al Sham, ben più numerosa, è internazionalista, anche se formata da internazionaisti locali, che accolgono combattenti che arrvano da altre parti del mondo. E anche Ahrar Al Sham combatte sotto la bandiera del Jihad per il califfato. Appartenere o no ad Al Qaeda non dipende dalla volontà dei gruppi ma da un'affiliazione, quindi da una scelta del centro. Ebbene, tutti danno per scontata questa affiliazione perché JAN avrebbe avuto l'onore di apparire nei siti di Al Qaida (che io non frequento; puoi andare a verificare se non credi a ciò che tutti i giornali scrivono; quell' "indebitamente" però fa un po' sorridere, visto che si tratta di gente che, come minImo, ha per massima aspirazione appartenere ad Al QAIDA). Non a caso Jabhat al nusra è stata prontamente inserita dagli Stati Uniti tra le organizzazioni terroristiche mentre Ahrar Al Sham no, perché magari ancora pensano di poterla infiltrare o magari la hanno già infiltrata.

    A questo punto resta tra noi la diversità rispetto al tifo. Tu tifi per i rivoltosi, accada quel che accada. E' una posizione di un'ingenuità notevole. Meglio una dittatura severa che l'assenza dello stato. la Somalia, la Libia, l'Iraq stanno a dimostrare che non basta sconfiggere un dittatore se non hai la forza di sostituirlo nel governo dello stato. Quando lo stato non c'è prevalgono i taglieggiatori, i banditi, i sequestratori, i mafiosi, regna il terrore e non potendo svilupparsi un'economia, domina la povertà e la schiavitu'.

    La mia posizione è un po' equilibrata. Copio e incollo ciò che ho scritto sul tuo sito:

    "siccome la Siria viveva in pace, e con un livello alto di laicità, se si tiene conto di una valutazione relativa ai paesi arabi (l'unica sensata: dunque la Siria era laica) e, pur sotto una dittatura, garantiva la pacifica convinvenza delle minoranze, la rivoluzione, che alla fine vincerà (qui tu sbagli, credo: hanno uomini armi e consenso) dovrà essere valutata come positiva o negativa in base al suo esito. Se avremo una semplice distruzione dello stato come in Libia, l'esito sarà catastrofico; se avremo la divisione con la costruzione di un emirato islamico, l'esito sarà almeno dubbio. Se avremo uno stato islamico non proprio moderato, con regresso per quanto riguarda la situazione delle donne e di alcune minoranze, l'esito sarà stato negativo. Se avremo uno stato islamico moderato e tollerante, non dittatoriale, allora l'esito sarà stato positivo. Ecco perché, ad una valutazione concreta e realistica, non è facile tifare. Una cosa è certa. La figura meschina l'hanno fatta gli organizzatori laici e di sinistra delle manifestazioni pacifiche. Non mi risulta che essi siano parte rilevante della resistenza armata.".

    Quindi hai torto quando neghi che JAN sia Al Qaida; hai torto quando cerchi di negare il ruolo importante che i Mujhaideen che combattono sotto la bandiera del Jihad stanno avendo e avranno. Avevi torto quando sostenevi che i ribelli fossero anche laici e socialisti (quelli si erano limitati a fare i disegni). Avevi torto quando sostenevi che gli stati Uniti fossero alleati di Assad. Hai torto quando sostieni che Assad sia più violento e cattivo dei ribelli. Hai torto quando asserisci che, se Assad sarà sconfitto, comunque finirà, per i Siriani sarà un bene. Potrebbe essere una tragedia trentennale.

    Insomma, non mi sembra proprio che le mie posizioni siano identiche alle tue. Ma quando maturerai, ti renderai conto che quello che per te è stato un problema, non deve esserlo. La diversità di opinioni non ha fatto mai male a nessuno.

     

     

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