Taggato: bellezza della libertà
di Alessandro Bolzonello “Pare che il modo migliore per non farsi infilzare da un toro e da qualsiasi altro animale cornuto sia di afferralo per le corna, in modo da bloccargli la testa“. Il presente momento storico rende attuale il concetto sotteso a questa immagine: una complessa e disorientante transizione d’epoca che rende obsoleti gli schemi consolidati evidenziando l’urgenza di reagire, senza mediazioni di sorta, sicuramente senza far affidamento all’esperienza pregressa. Insomma siamo di fronte ad un bivio:...
di Alessandro Bolzonello Convivo con i miei figli; assisto al loro crescere. Osservo il progressivo definirsi: nascono che “non sono” per poi diventare “qualcuno” e “qualcosa”. Quel che potranno, quel che vorranno. Ed io qui a presenziare. Alla nascita, eccetto il genere, tutto è novità: la “carne” con le sue fattezze, i lineamenti e le proporzioni, i tratti della fisionomia. Non è vero che tutti nascono belli! Resta celato l’essenziale: le energie, le capacità, l’emotività,...
di Alessandro Bolzonello Lo stato dell’arte sembra chiaro: l’accelerazione dei ‘tempi’ rende obsoleto l’esistente che trascina con sé coloro che si trovano a guidarlo; costoro faticano a ‘stare al passo’ e, allo stesso tempo, a ‘lasciare il passo’. I sessantenni definitivamente superati; la carriera dei cinquantenni conclusa anzitempo; i quarantenni destinati a ‘saltare il giro’; i trentenni tenuti a debita distanza; i ventenni ‘fuori gioco’. La conseguenza è una situazione, politica, sociale ed economica, bloccata....
di Alessandro Bolzonello Dopo anni di ininterrotto ritmo, allento la presa; lascio scivolare via le scadenze. Trascorre il tempo e smetto di rincorrerlo. Assecondo la sensazione del venir meno di senso e significato del dare parole a quanto vivo e vedo; quasi un prendere le distanze dalla diffusa bulimia di parole, inutili, obsolete, spesso consumate. La crisi dei nostri tempi – che non è solo economica – spazza via lo scenario predominante degli ultimi decenni....
di Alessandro Bolzonello La nascita conferisce una condizione ‘partigiana’. Nasciamo e cresciamo appartenenti ad una identità definita. Ciò è tanto rassicurante quanto limitante. Io ne ho colto più la mancanza che il valore. Per questo ho provato a mettere i piedi ‘fuori’. Osservando i miei trascorsi intravedo il bivio che mi si è posto dinnanzi: accogliere lo statu quo percorrendo la strada dispiegata, senza guardare oltre e senza porre troppe domande, oppure volgere lo sguardo...
di Alessandro Bolzonello Respingere la tentazione di reagire: lasciare entrare nelle membra le sollecitazioni, sentirne movimenti e vibrazioni, tutta l’entropia prodotta, l’eventuale dolore o appagamento. Per quel che si può, soffermarsi a percepire ciò che accade, pensare che esiste un ‘perché’ con un suo senso e significato, provare a coglierlo, anche – perché no – fermarsi e rinunciare. È liberante. L’importante non è la risposta alle sollecitazioni, bensì assumere la posizione del ‘sospendere’, etimologicamente ‘trattenere...
di Alessandro Bolzonello Basta, basta, basta. Una parola ripetuta più volte in modo secco e ritmato. Il messaggio è arrivato diretto, chiaro, senza possibilità di replica e discussione. E’ tempo di mollare la presa, di lasciare andare le cose, di fidarsi di ciò che avviene. Questa situazione mi ricorda la reazione di un ragazzino qualche decennio fa di fronte alle mie sollecitazioni: “Basta, non voglio più pensare!”. E’ il raggiungimento del limite dell’andare a fondo...
di Alessandro Bolzonello La ‘storia’ che viviamo appare colpita a morte, dentro un disfacimento che accelera giorno dopo giorno. È irrimediabilmente rotto il ‘ritmo delle cose’. Ogni intervento, presentato come risolutivo, si consuma nel nulla senza un effetto sostanziale. Siamo arrivati a mettere in discussione ciò che è sempre stato considerato un punto di non ritorno: l’illusione dello sviluppo ha lasciato il posto alla decrescita. Cominciano ad essere intaccate le disponibilità economiche e con esse...
di Alessandro Bolzonello È l’accalorata esortazione di Simone Pianegiani, c.t. della nazionale di pallacanestro, ai suoi giocatori nel corso del time out dell’incontro contro Israele di qualche giorno fa: “Bisogna giocare con un po’ di dignità! Con un po’ di anima! Facciamo a cazzotti, almeno. Ma che cazzo avete dentro!?” Osservo me stesso e chi mi sta attorno. Che piaccia o meno ogni cosa è espressione delle persone: fatti e parole, ma anche atteggiamenti e...
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