(1/9) W.Mosler incontra democraziaMMT a Venezia “Se in Italia ci fosse il default”

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3 risposte

  1. Penso che abbia soltanto voluto dire che, a differenza dell'oro che come metallo prezioso è oggetto di apprezzamento o meno e può essere scambiato per ottenere moneta o altro equivalente, la moneta non è rappresentativa di nessuna reale ricchezza. L'apprezzamento o meno di una moneta rispetto ad un'altra è una prassi che non fa passare realmente ricchezza dalla nazione A alla nazione B ma si tratta solo di una modalità fluttuante che serve a stabilire l'equilibrio fra le reali ricchezze dei 2 paesi.
    Così apriamo il dibattito. Ad ogni modo, Mosler penso stia dicendo che l'economia, come disciplina e discorso di governo delle dinamiche relazionali (e quindi tutte le scienze umane della contemporaneità !) è inadeguata allo scopo: essa è solo un imbroglio. Un po' come quel famoso libro di cui non ricordo autore dal titolo: 100 anni di psicologia e guardate come siamo messi.
    Si potrebbe dire altrettanto dell'economia, o no? 
    Nuovi paradigmi occorrono. Urgentemente.

  2. stefano.dandrea ha detto:

    Cari amici di N.O.I.,

    mi permetto di osservare che la vostra spiegazione del pensiero di Mosler mi appare insufficiente.

     

    In Grecia, temendo l'uscita dall'euro sono usciti oltre 800 miliardi di euro. Già sono usciti. Ovviamente parliamo del denaro "regolare". Prima dell'uscita ci sarebbe una fuga, magari del tutto irrazionale ma ci sarebbe. E anche in Italia è da tempo iniziata la fuga dei capitali dei ricchi.  Infatti è pacifico che, in caso di uscita, almeno momentaneamente dovrebbe essere fermata la circolazione. E' sempre successo nella storia e accadrebbe anche ora. La gente non si sentirebbe sicura per il rischio che i propri euro venissero convertiti in lire. Si lo so Mosler nega che si debba procedere così (proponendo una soluzione estremamente classista – ma di questo dirò un'altra volta). Ma la gente non si lascia convincere dai suggerimenti di un esperto. Dunque la fuga di capitali ci sarebbe come c'è sempre stata. D'altra parte Mosler non dice che non ci sarà fuga di capitali. Dice, così almeno mi è sembrato di capire, che non sarebbe un problema. Se invece dice che non ci sarà, allora sta ragionando sul presupposto del tutto FALSO O IPOTETICO: 1) che gli euro non saranno convertiti in lire (è la sua tesi ma non è detto che venga accolta); 2) che la gente non temerà che gli euro vengano convertiti in lire 3) che la gente si convinca e scopra che se non c'è conversione essa non perde nulla. Francamente si tratta di ipotesi irreale. Dunque la fuga ci sarebbe come ci è sempre stata. Su questo non possono esserci dubbi. E allora torna il problema: perché la fuga di capitali non sarebbe un problema?
  3. Non so.
    Ad ogni modo la divergenza attuale fra i Paesi dell'Eurozona (vedi i differenti spread applicati) e che determina quello che qui è definita fuga da che si tratta di deflussi di capitale, sta seriamente preoccupando i vertici della BCE… e le imprese italiane che attualmente comprano denaro a tassi del 12%. Ovvero, ci stanno rimettendo e finanziando le ricapitalizzazioni delle banche, esposte una con l'altra.
    Rispetto alle questioni più squisitamente politiche, ovvero se è tollerabile che un'area europea (quella meridionale) sia sottoposta a così forti sollecitazioni di carattere finanziario (rispetto ad una settentrionale che oggi può finanziare le proprie attività sociali e produttive a costi di moltissimo ridotte), ebbene questo rientra nelle scelte che ognuno può manifestare e applicare (in quest'ultimo caso se ne ha la potenza). 
    Ad ogni modo è incredibile di come l'Europa adesso sia attraversata da una questione meridionale. Noi italiani dovremmo essere avvantaggiati negli strumenti interpretativi della cosa. E comprenderne che i germanici hanno applicato al sud europa ciò che il nord italia applicò al meridione. Ora i patti sono saltati, e pensiamo che siano saltati perchè la Germania è in fase di deindustrializzazione che sta finanziando con debito pubblico in attesa che finisca di vendere le industrie a russi, cinesi e coreani (vedasi OPEL e Q-Cell)
    saluti

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