Autore: Alessandro Bolzonello

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Per una ‘cultura della realtà’

di Alessandro Bolzonello Ordinariamente rappresentiamo la vita come se fosse definita e pressoché continuativa, sicuramente stabile e duratura. Appare come un percorso tracciato, eventualmente con qualche plausibile variante. Prevale quindi una idea di ‘congelamento’ dello scorrere del tempo, di prevedibilità e pianificabilità degli accadimenti, in altre parole una concezione logico-razionale della vita. Impostazione certamente funzionale al perseguimento di fattivi obiettivi a breve termine. L’‘usa e getta’ oppure, parlando di carriere, la ‘modella’ e il ‘calciatore’...

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Terapia ‘ecologica’

di Alessandro Bolzonello Sono circondato da contesti, situazioni, attività che non generano valore, ovvero la cui produzione si limita allo stretto necessario per giustificare il proprio esistere. Pura difesa dell’‘as is’. ‘Il compito primario’ è perso di vista. Le conseguenze di questa deriva sono gabbie, circoli viziosi, incomprensioni, blocchi, collusioni, corruzioni, abbandoni, solitudini, anche violenze. Presenti in abbondanza. Conclamate. Fertile, invece, è il contesto capace di comporre l’esistente, valorizzando e sviluppando risorse ed energie disponibili:...

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Meritato declino

di Alessandro Bolzonello Assisto, inerme, all’arrancare, al procedere dispendioso e inefficiente delle ‘cose’. Molteplici energie profuse, spese inutilmente. Mi rattrista esercitare la mia abilità nel “dire ciò che si deve dire”, nel tenere a galla “ciò che c’è”, spesso con la sola sensazione di prolungare l’agonia; mi rammarico, soprattutto, di non riuscire ad esprimere “ciò che è” quale presupposto per avviare “ciò che si deve fare”. Mi accontento di “buttare qua e là qualcosa” senza...

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Chiamati all’adattamento e alla subordinazione

di Alessandro Bolzonello Mi colpisce l’enfasi data alla nascita del Royal Baby, in particolare la pesantezza del nascere Royal: predestinato a rappresentare e simbolizzare pezzi di mondo, sollecitato a dover essere ciò che non necessariamente è. Subordinazione alla condizione; nel privilegio della posizione, pura violenza. Tale condizione connota ogni essere umano. Essere un buon professionista in una organizzazione, per esempio, significa possedere, oltre alle competenze del mestiere, la capacità di tuning con il contesto: coglierne...

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Vivere il tempo delle conseguenze

di Alessandro Bolzonello Superati i quarant’anni, venuta meno la freschezza fisica, quella che faceva sentire forti, tonici, reattivi, anche belli, mi accorgo che gran parte della vita è definita: le principali istanze sono qualificate e instradate. Concluso il ‘tempo delle scelte’, si è aperto il ‘tempo delle conseguenze’ che prevede il perfezionamento di quanto avviato e, nel migliore dei casi, la raccolta di quanto seminato. Il tempo per invertire la rotta è scaduto. Quel che...

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L’indifferenza che abilita l’ingiustizia

di Alessandro Bolzonello Recentemente, di fronte ad un inatteso ‘no!’ da parte della pubblica amministrazione, di fronte all’irrigidirsi ed inasprirsi dei requisiti atti a garantire un servizio fino a quel momento goduto, ho reagito. Mi sono fatto presente alla controparte, ho coinvolto gli attori informati dei fatti, ho raccolto, integrato e elaborato le istanze utili; il tutto con l’attenzione, quasi maniacale, a mettere nella condizione la controparte di riconoscere le mie ragioni, senza andare allo...

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Imboccare il bivio con coraggio

di Alessandro Bolzonello La venuta al mondo di mio figlio, l’ultimo di quattro, è stata traumatica. Attraversare la nascita è stato dirompente: in un brevissimo lasso di tempo ho dovuto ‘imboccare molteplici bivi’. Tale vissuto è stato disarmante, assorbente, sfinente. Ho la netta sensazione che la condizione di quarantenne abbia amplificato tale esperienza. All’entusiasmo è subentrata la pesantezza, all’adrenalina la paura, alla disinvoltura la cognizione di causa, insomma l’incoscienza delle cose è stata spazzata via...

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Tenere la posizione

di Alessandro Bolzonello Ho bisogno di stare con ‘chi è come me‘. Ho bisogno di tenere i contatti con chi mi è cresciuto accanto, con chi ha accompagnato le mie giornate. Ho bisogno di mettere i piedi nei luoghi che mi hanno visto nascere e crescere, quelli nei quali ho sperimentato la vita. Ho bisogno di rivedere quei ‘posti’, respirarne l’aria. Ma parimenti ho bisogno d’altro. Quel luogo e quelle persone definiscono uno spazio fisico...

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Zingari, clandestini, disabili, accattoni, malviventi, …. Presenze scomode che abilitano l’evoluzione

di Alessandro Bolzonello La nascita conferisce una condizione ‘partigiana’. Nasciamo e cresciamo appartenenti ad una identità definita. Ciò è tanto rassicurante quanto limitante. Io ne ho colto più la mancanza che il valore. Per questo ho provato a mettere i piedi ‘fuori’. Osservando i miei trascorsi intravedo il bivio che mi si è posto dinnanzi: accogliere lo statu quo percorrendo la strada dispiegata, senza guardare oltre e senza porre troppe domande, oppure volgere lo sguardo...

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Il cambiamento rinviato

di Alessandro Bolzonello Condivido l’analisi di Concita De Gregorio: l’esecutivo Letta è un ‘governo della riduzione del danno’. Nulla di più. Ha escluso dalle posizioni rilevanti gli ‘impresentabili’, probabilmente farà alcune cose buone, ma non è costitutivamente attrezzato per affrontare la profonda esigenza di cambiamento. Avrei preferito che si esplorassero altri territori e che gli attori fossero diversi. Sarebbe stato sicuramente rischioso, ma questo è il tempo di osare. Delle vicende politiche di queste ultime...

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Ridefinire la realizzazione, il successo, anche la felicità

di Alessandro Bolzonello Sotto i colpi della crisi la società dei consumi viene fortemente sollecitata: il paradigma del possesso vacilla, la ‘dittatura del superfluo’ non regge più. Gli inviti al consumo e alla spesa quale strategia per la crescita e lo sviluppo appaiono inconsistenti e anacronistici. È in atto un profondo rovesciamento dei fattori in campo: i profeti del risparmio, del riuso, dell’eco compatibilità da ‘vox clamantis in deserto’ si ritrovano in pole position per...

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Dalla parte di Bergoglio e non del ‘papa’

di Alessandro Bolzonello L’immagine del nuovo papa assieme a quello emerito in preghiera a Castel Gandolfo appare rassicurante e riparatrice, quasi consolatoria: sembra dire che nonostante le ‘atipicità’ del nuovo pontefice “tutto sarà come prima”. Spero vivamente non sia così. Vivo con ambivalenza l’entusiasmo dell’opinione pubblica di fronte al nuovo pontefice. Tutti sembrano applaudirlo, apprezzarlo, anche stimarlo. Sentimenti forti, estremizzati, sintomatici a mio avviso più del bisogno di risposte alle profonde esigenze contingenti che espressione...