Il cambiamento rinviato

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Una risposta

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Il gruppo di comando intende proseguire la strada unionista, costi quel che costi. Prodi è stato trombato. Ciampi era anziano. padoa Schioppa è morto. Andreatta è morto. Monti si era bruciato. Amato è il meno amato dagli italiani. Alla fine sono stati obbligati a rielleggere Napolitano, che aveva poco prima considerato "ai limiti del ridicolo" la propria rielezione e ad affidare l'incarico a Enrico Letta, l'unico che rimaneva, l'autore del famoso biglietto al momento della nomina di Monti a primo ministro (18/11/2011 insediamento governo Monti: «Mario, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!» firmato Enrico Letta).

    Quindi continuità assoluta e nessuna riduzione del danno. Il PDL aveva detto mai con Monti ed è finito in un governo con Scelta Civica. Il PD aveva detto mai con berlusconi ed è finito in un governo con il PDL. Alla fine si sta rivelando vero ciò che ho sempre sostenuto: in Italia comanda da anni il partito unico delle due coalizioni, che adempie obblighi e direttive europei e si posizione su una linea filoatlantica fino all'inverosimile, nemmeno immaginabile nella prima repubblica.

    Tra cinque o sei anni faranno la fine del Pasok. Molti di loro saranno costretti ad andare fuori dall'Italia. Comunque gli sarà impossibile girare per strada.

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