Il raddoppio
La vera ragione dello sconsiderato aumento dei prezzi in Italia e nei GIIPS
La maggioranza delle persone crede che l’aumento dei prezzi avuto da quando abbiamo la moneta comune €Uro sia scaturito da un cattivo rapporto di cambio, cavalcato al meglio dai commercianti e dai produttori che hanno approfittato e speculato sull’ingenuità degli acquirenti.
Questa stessa dinamica la si è vista, in proporzioni addirittura maggiori, in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Slovenia, Cipro ecc, insomma in tutte quelle che vengono definite le economie “periferiche” di €uro-Zone.
Possibile che i commercianti e i produttori di questa Nazioni erano TUTTI disonesti profittatori?
A nessuno viene il dubbio che le cose siano andate diversamente?
Il cambio della Lira verso dollaro USA, al 31 dic 1999 era pari a 1933 Lire, il Marco tedesco cambiava a 1,95 e il cambio Lira-Marco era a 990 Lire. Già ad occhio si vede benissimo che il rapporto di cambio è stato simmetrico e giusto. Un marco = mezzo dollaro; mille Lire = un Marco o mezzo dollaro. Il 01 gen 1980 bastavano 800 lire per un dollaro, mentre occorrevano 1,73 marchi per un dollaro. Sempre ad occhio vediamo quale sperequazione svalutativa ha interessato le due monete: in 20 anni, per comprare un dollaro, occorse ben il 141,6% in più di Lire, mentre per il marco ce ne volle in più solo il 12,5%.
Si evince che le DINAMICHE inflattive erano COMPLETAMENTE DIVERSE nei due Paesi, ovvero, in questo ventennio, in Italia si ebbe un’inflazione media del 7,08 e in Germania dello 0,625. In un altro articolo ho ben messo in luce che tale DICOTOMIA era quasi identica per la Peseta spagnola ed aumentava esponenzialmente per l’Escudo portoghese (+300%) e soprattutto per la Dracma greca (+750%).
Solo per TALI LAMPANTI EVIDENZE, L’€uro era un MATRIMONIO che non s’aveva da fare. Questo avrebbe detto il Manzoni.
Se torniamo indietro al 1997, prendendoci la briga di andare a vedere i saggi di interesse applicati dalle Banche Centrali dei singoli Paesi di euro-zone e dei tassi correnti per accendere un mutuo ipotecario, rimarremmo stupiti.
All’epoca, nei Paesi “periferici” troviamo i tassi di un mutuo per prima casa che andavano dal 10% a salire, mentre nella morigerata zona “core” gli stessi tassi erano intorno al 5%. Una differenza minima del 5% BASTA e AVANZA per mettere in moto la SPECULAZIONE, garantita dal CAMBIO FISSO e dalla BCE (il cui UNICO scopo è tenere l’inflazione entro il 2%). Come vedete, ancora una volta, la BASSA INFLAZIONE fa comodo solo a chi ha PRESTATO e/o a chi è STRARICCO.
Dal 1999 (data in cui l’€uro era già moneta virtuale a cambio rigido), centinaia di miliardi di €uro di nuovi investimenti sono AFFLUITI dalla morigerata “core-zone” verso i GIIPS. Un’orgia di LIQUIDITA’ che ha schiacciato i tassi d’interesse di quest’ultimi anche più del 50%, dando vita ad una IMMENSA bolla immobiliare. Bolla foraggiata dal capitale straniero dato a prestito ad un tasso via-via calante ai cattivissimi e spendaccioni PIIGS, in cui i rispettivi governi hanno fatto a gara ad eliminare quei vincoli e quelle leggi che tutelavano il consumatore in nome del “LIBEROMERCATO” imposto dalle regole della Unione Europea.
Se è vero che un albero si giudica dai suoi frutti, traetene voi le conclusioni.
Sappiamo perfettamente che se “tira” l’edilizia il PIL cresce.
Una domanda in continuo AUMENTO, DROGATA da questo afflusso immane di capitali, ha fatto in modo che i prezzi lievitassero, andando in breve tempo fuori controllo. La corsa collettiva all’accaparramento fece si che qualsiasi merce diventasse marginalmente rara, facendone salire il prezzo.
Del resto, se un immobile nell’arco di 3 o 4 anni, raddoppia il proprio prezzo, NON è a da considerarsi ASSOLUTAMENTE normale. Nei GIIPS si è perso di vista il prezzo e si è guardato solo al costo degli interessi e alla facilissima possibilità di indebitarsi. NEL 2008 LA SVOLTA, innescata dallo scoppio dei sub-prime in USA che portò al ritiro dei capitali e alla messa in stato di mora di coloro i quali si sono trovati nel tritacarne: un buon 50% della popolazione euro-pea.
Oggi, quegli stessi immobiliaristi che ne trassero enormi vantaggi sono sul LASTRICO e prossimi al fallimento (investirono a loro volta in terreni a prezzi ESAGERATI per costruirvi altre nuove bellissime case), con migliaia di crediti inesigibili e milioni di immobili terminati che NESSUNO comprerà. Ovviamente si trascineranno nel baratro gli istituti finanziari che hanno speculato, fornendo loro liquidità, e che, ancora per poco, riusciranno a nascondere nei loro PUTRIDI bilanci i suddetti fallimenti.
Gli industriali, i commercianti e gli artigiani che pure, marginalmente, approfittarono della situazione, versano in condizioni tragiche e sono appesantiti da immani debiti accesi per far fronte alla NUOVA, IMMENSA, DOMANDA che sembrava NON dovesse MAI FINIRE.
Nell’80% (OTTANTA%) dei casi la loro solvibilità e FORTEMENTE compromessa.
Mi ritrovo ancora una volta a scrivere un nuovo capitolo di questa assurda tragedia nella speranza di espandere il più possibile i VERI motivi del disastro. Ad ognuno di noi auguro buona fortuna, anche se penso che questa volta NON sarà sufficiente. Per certi aspetti mi sembra di rivivere la fine dell’impero romano, prima del sacco di Roma, quando i giochi erano già fatti.
Purtroppo, a tutt’oggi, chi ha capito è davvero una ESIGUA minoranza e bisognerà aumentare gli sforzi per portare quanta più gente possibile alla consapevolezza.
Solo essa potrà salvarci da quello che pare già scritto.
Roberto Nardella, ARS Puglia.
Ipotesi interessante… ma allora come si spiega che in Germania l'euro abbia portato un aumento dei prezzi inferiore ma non troppo (diciamo il 70%) a quello verificatosi in Italia?
Ma se ci fu il raddoppio come fece l’Istat a rilevare un’inflazione del 2-3%?
>>> Ma se ci fu il raddoppio come fece l’Istat a rilevare un’inflazione del 2-3%?
Semplice… falsificando i dati come sempre ma un po' più di sempre.
In GErmania (e nel resto della core-zone) accadde l'opposto (o quasi) poichè il denaro defluiva, appunto, per entrare nei GIIPS. Il costo delle case in Germania ha visto un'impennata quando si era in piena bolla nel resto di UE
Roberto, i prezzi in Germania salirono contemporaneamente a quelli italiani, anche se in maniera meno pronunciata. 2 anni dopo l'entrata in vigore della maledizione-euro i prezzi dei pezzi di ricambio delle auto erano raddoppiati come qui.
Bisogna che tu esplichi questo dato di fatto se vuoi rendere la tua teoria credibile.
Negli altri paesi convissero per un certo tempo i cartellini col doppio prezzo, in euro e valuta locale; in Italia, invece, i commercianti il giorno dopo esibirono i prezzi solo in euro (e col cambio "automatico" 1 euro = 1000 lire) e oplà, il gioco era fatto!
Per far si che i prezzi restino stabili NON è sufficiente che ci sia la doppia esposizione dei prezzi.
Il commerciante NON ha alcun obbligo a tenere bassi i prezzi: è una mera questione di domanda e offerta. Quando la prima è molto più forte della seconda i prezzi NON possono far altro che salire.
Insomma, i prezzi si tengono bassi soltanto con l'austerità auto-imposta :( ?
Vero che quando la domanda sale i prezzi salgono, però nel passaggio lira/euro la domanda è rimasta stabile, almeno per le merci al consumo; io non ricordo alcuna corsa all'accaparramento di pomodori e zucchini… Ricordo invece che, mentre salari e stipendi furono convertiti al tasso di cambio ufficiale, prezzi, parcelle e bollette subirono aumenti vertiginosi. La realtà è che durante il primo periodo dell'euro (cioè fino allo scoppio della grande crisi) ci fu un trasferimento enorme di ricchezza da alcuni ceti, col potere d'acquisto dimezzato, ad altri. Naturalmente il crollo dei consumi ha in seguito trascinato anche i ceti che durante i primi anni dell'euro c'avevano guadagnato, e sono spuntati i "forconi". L'euro non si doveva fare? Certo non per "la plebaglia europea" come gentilmente l'ha chiamata J. Attali; per altri, l'euro è invece un grandissimo affare, e la Renzienomics ce lo dimostrerà.
Sono d'accordo, i cittadini a reddito fisso (e magari anche certi piccoli imprenditori) sono stati fortemente penalizzati. Del resto, almeno in Italia, non c'e' piu' nessuna forza politica che li difenda.
€uro lira avrebbe dovuto attestarsi a 2.300 e questo quando si fissò il cambio si sapeva che la lira era sovravalutata , per cui non a caso subito dopo i prezzi un po' per una sorta di inerzia dei costumi che per anni aveva costantemente aumentato i prezzi in base al valore della lira e un po' proprio perchè il valore reale del rapporto lira/€uro era stato falsato che i prezzi si alzarono più che in altri posti , anche se le cose andarono abbastanza a macchia di leopardo . In ogni caso è storia passata ora i prezzi sono anche più bassi di molti altri posti , solo che nel frattempo l'italia sta chiudendo
Ma torniamo al ’99: il cambio lira marco era 990 lire per 1 marco e siamo entrati nell’euro con 1 marco per 1 euro e 1936 lire per 1 euro, il doppio delle lire del cambio con 1 marco… Questa mi sembra la vera trave nell’occhio e la bolla finanziaria, al confronto, è una pagliuzza.