Tsipras è meglio o peggio di Renzi?
Tsipras vorrebbe combattere l’austerità ma in un libro loda il pareggio di bilancio
Dubito quindi che Tsipras abbia il livello di consapevolezza di Renzi (livello comunque molto modesto), visto che, da un lato, il senatore renziano Lauricella ha presentato un disegno di legge costituzionale per ri-modificare la Costituzione, al fine di eliminare il pareggio di bilancio, dall’altro Renzi ha cercato di rinviare il pareggio di bilancio e il fiscal compact.
Penso perciò che il paragone che Tsipras fa tra lui e Renzi sia poco umile e onesto. Ha dichiarato infatti Tsipras: «Io sono come Renzi, voglio cambiare verso all’Europa…. Io personalmente Renzi non lo conosco ma i nostri staff hanno preso contatti e la nostra sintonia è naturale. Va cambiato verso perché l’austerità sta strangolando tutti». Il premier italiano, dice ancora il leader di Syriza, «lo incontrerò molto presto e avremo tanto di cui parlare. La pensiamo alla stessa maniera sulla necessità dello sviluppo e sull’uscita da questo rigore alla tedesca che sta danneggiando tutti i cittadini europei».
Ho il dubbio, invece, che Tsipras non arrivi alla caviglia di Renzi del quale, sia chiaro, non ho alcuna stima. Ho il dubbio che quando definii Tsipras un venditore di fumo avessi visto lontano: Tsipras, segretario di Syriza, è un venditore di fumo? Anche il carattere composito di Syriza non lascia pensare che Tsipras sappia mantenere la maggioranza, in un modo o nell’altro, come invece Renzi sa fare.
Comunque il paragone tra Tsipras e Renzi lo avevo fatto prima di Tsipras. Chi sa che Tsipras non mi legga! In particolare avevo scritto: Tsipras “rappresenta per la sinistra radicale ciò che Renzi rappresenta per il PD: il punto di arrivo di un cammino; lo schianto o l’ultimo sussulto prima dello schianto; il militante incapace che andrebbe inquadrato scambiato per leader; la confusione e la incorenza buoniste considerate strategia“.
può sempre avere dei buoni consiglieri economici che gli indichino la strada da seguire. Per adesso ha solo dei numeri interessanti. Tra poco vedremo che scelte farà.
però, almeno in teoria, Tsipras non ha su Syriza il controllo quasi totale e totalitario che ha Renzi sul PD.
e ci sarà almeno qualcuno che si è studiato un pò di economia nello staff su….
Prima di intonare il De Profundis….PERCHE non aspettate i fatti e decisioni CONCRETE?
Perchè insistere nel ridurre tutto a una questione soggettiva -il leader!- quel che è un primo, indiscutibile scossone avvenuto dopo anni di inerzia Grecia?
Ma voi credete che con un semplice giro elettorale si possa decretare l’inversione totale della tendenza?
Syriza non ha neppure la maggioranza assoluta dei deputati….come Lula in Brasile e Dilma Rousseff…
Anche Chavez in Venezuela e Correa in Ecuador cominciarono con molta cautela, sapevano che per cambiare qualcosa di concreto è decisivo…. il Rapporto di Forze reale, questo vuol dire
governo + fronti sociali mobilitati in permanenza, in Grecia e fuori
Titus,
non è che abbia molti dubbi che, tra due anni, almeno una parte di Syriza sarà costretta ad assumere una posizione netta, visto che alla Grecia verrà concesso soltanto di dilazionare i debiti e magari per un anno non pagare interessi.
Semplicemente per ora valuto ciò che Syriza promette. A differenza di altri partiti, non v’è alcun rischio che Syriza parli bene e razzoli male, perché non parla bene.
Nemmeno contesto la mancata alleanza con il kke, evidentemente reputato inaffidabile e soprattutto non semplicemente euroscettico come ANEL, bensì contrario alla UE.
Insomma per ora Syriza ha una posizione che in Italia era quella della lettera degli economisti del giugno 2010 (che già allora non mi stava bene, avendo deciso di assumere una posizione di avanguardia) e coerentemente si è alleata con chi ha una simile posizione nella parte destra dello schieramento.
Quando Syriza muterà idee e si avvicinerà a quelle del KKE – entro un paio di anni potrebbe accadere, sebbene non sia certo che la svolta riguarderà tutto il composito partito – sarò contentissimo.