Contro i finti sovranisti che confondono l'Unione Europea con l'Unione Sovietica
di MATTEO VOLPE (nuovalira.blogspot.it)
Si può pensare quel che si vuole dello stato socialista, si possono evidenziare le sue numerose contraddizioni, ma non si può in alcun modo sostenere che nell’URSS non ci fosse un solido sistema di tutele sociali, nonché il raggiungimento e il mantenimento della piena occupazione, cose che per l’Europa di Maastricht e dell’Euro non sono che miraggi. L’Europa è dominata dal neoliberismo, vige un capitalismo selvaggio senza freni, ai paesi vengono imposti programmi di privatizzazioni coatte di qualsiasi patrimonio nazionale, tutte le leggi del lavoro sono state cambiate e rimossi tutti i limiti alla possibilità di licenziare, il capitale finanziario la fa da padrone e decide quella che deve essere la politica economica dei governi… come diavolo si fa a parlare di Europa sovietica?
I partiti che hanno promosso queste campagne neoliberali sono erroneamente definiti “di sinistra” o, in maniera ancora più ignorante, “comunisti” solo perché lo erano i loro antenati. Il PD viene tutt’ora considerato un partito in qualche modo appartenente a quest’area, sebbene esso abbia ormai da anni sposato quella opposta. Anche il PCI, tra l’altro, non può essere considerato un partito comunista per tutta la storia dell’Italia repubblicana, seppur anticapitalista (fino a un certo periodo). Stesso discorso vale per i partiti della cosiddetta (udite udite) “internazionale socialista”. E allora perché questa nomea assolutamente immeritata?
Non sarà che, per caso, i nostri “sovranisti” si trovino in leggero imbarazzo, visto che il liberismo che loro hanno sempre sostenuto (e che continuano a sostenere) si sia manifestamente rivelato un disastro, avendo causato immani tragedie sociali, economiche e militari, e quindi devono scaricare le responsabilità di questi effetti sugli “assenti che non possono difendersi”? In questo modo loro apparirebbero come i fautori della libertà contro una supposta tirannia eurosocialista e nel contempo lancerebbero una pesante accusa nei confronti dell’arcinemico comunista e marxista, che non cessa di agitare i loro peggiori incubi neanche da assente.
Effettivamente trovo molto sbagliato paragonare la UE con l’URSS, se non altro perche’ l’URSS era uno Stato sovrano (e che vinse una guerra)