Contro il destrismo
I reazionari disonesti e l’odio verso la Costituzione
di STEFANO D’ANDREA (ARS Abruzzo)
E’ veramente paradossale, e in fondo comico, che i reazionari, che non hanno mai accettato la Costituzione, e che, nel passato, per tanti anni, volevano “tornare indietro”, o “andare oltre” riprendendo elementi della “tradizione” ossia del passato (ma non mi risulta, a rigore, che qualcuno di questi reazionari abbia mai dichiarato che si dovesse andare “oltre la Costituzione”), oggi che si tratta di “tornare alla Costituzione” e all’attuazione che se ne diede per circa un trentennio, siano sempre i più solerti ad affermare, contro ogni evidenza, che “la storia non torna indietro”, quando il neoliberismo, almeno per quanto riguarda il diritto pubblico dell’economia, non è stato altro che la reintroduzione di principi abbandonati via via dagli anni trenta in poi.
Vivevano di odio prima e vivono di odio adesso. Non servono a niente (fanno il paio, da questo punto di vista, con i sinistristi, ossia i sostenitori del sinistrismo). Sono fermi al ventennio. Pochi di loro – per i quali esprimo il massimo apprezzamento – hanno accettato ciò che è accaduto in Italia dalla Resistenza a tutta la Prima Repubblica. Il permanente odio di tutti gli altri per la Costituzione, che è odio per la casa comune, li ha a lungo collocati, durante la seconda Repubblica, tra i più accaniti europeisti, sia pure con la solita ingannatrice e demagogica formula di “un’altra Europa”.
Ora che l’Europa si sta lentamente disintegrando, sono passati al mito della Russia, non trascurando di flirtare con i vari indipendentismi, veri o a chiacchiere. Insomma tutto – Europa, Russia, Padania, Repubblica Veneta – salvo la Repubblica Italiana.
Stefano, la prima repubblica è cosa del passato. Se voi riuscirete a farla tornare un soggetto politico e ideale, bene, ma fino ad allora non attira aspettative identitarie.
A ciò aggiungasi che essa fu un parto del conquistatore anglosassone, che vediamo bene a quale edificio di (in)civiltà abbia dato luogo, e che probabilmente truccò il referendum repubblica/monarchia per farla nascere.
La posizione più ragionevole per gli oppositori del regime è puntare al progressivo sfacelo del medesimo, e alla terza guerra mondiale che aleggia sull’orizzonte (il mito della Russia serve a quello). Se poi riuscirete a fare della vecchia repubblica un faro ideale, se ne potrà discutere. Ma vedo difficile il tentativo, perché era parte di un impero anglosassone e di una battaglia fra superpotenze che non ci sono più.
Era anche l’espressione di un’umanità ancora abbastanza sana, anche quella scomparsa.
Ciò detto, ho grande rispetto per il tuo (eeeehm, vostro) tentativo. Solo ci vorrebbe un po’ più di spregiudicatezza?
La parte della Costituzione dedicata ai rapporti economici è un caposaldo antiliberista. Nei sui grandi principi si possono riconoscere tutte le persone (in buona fede), ivi comprese quelle provenienti dalla destra sociale ex missina.
Chi non ammette questo, solo perchè considera la costituzione antifascista, mi pare davvero fazioso.
Come detto nell’altro post, non ho idea di cosa sia il destrismo.
Io sono italiano, ed un italiano che conosce la storia, indi nel mio DNA ho quello che ha plasmato l’Italia: Roma, ghibellinismo, rinascimento, risorgimento, fascismo.
Diciamo che forse ha ragione Sandro Consolato (che fascista non credo che sia): il voler a tutti i costi negare l’ultima “tappa” ha portato lentamente alla negazione delle precedenti.
Non sono, sia detto con il massimo rispetto, d’accordo con la posizione di Lorenzo che mi sembra troppo vicina a quella di un certo avvocato milanese euro-nazionalista, e se per adesione alla costituzione intendi ritenere che l’applicazione del suo modello economico sia auspicabile, allora ci sto.
La mia posizione in merito all’Europa che tanto pare ossessionarti è questa:
http://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/rovatti-europa-43601/
Non so se sia destrorsa, non so se sia sinistrorsa, non so se sia dettata dall'”odio”.
Mi sembra viceversa che tu, Stefano, abbia una certa tendenza al disprezzo verso quelli che ritieni avversari in ossequio al tuo antifascismo, ma che non lo sono.
In nessun senso.
Matteo, copio e incollo ciò che ho scritto sotto l’altro post.
“l’articolo su il destrismo era stato pubblicato su facebook 7 o 8 giorni fa e quindi non era una risposta al tuo commento.
Se leggi bene, i destristi sono coloro che dopo aver voluto a lungo una grande europa ed essere stati europeisti, e aver talvolta teorizzato e praticato alleanze con le piccole patrie del nord, hanno ora il mito della russia e/o dell’eurasia, si alleano con la lega o almeno ne tacciono l’essenza anti-italiana, e talvolta arrivano anche a considerare come seconda opzione l’indipendenza veneta. Sono gruppuscoli molto attivi su facebook, almeno in un caso guidati da persone intelligenti e certamente capaci di far proselitismo (ho rapporti di carteggio con chi promuove quest’ultima fazione)”.