Distruggere il mostro europeo e salvare gli Stati nazionali
di Ida Magli fonte Italianiliberi La crisi europea: informazioni e proposte (titolo originale)
La gravissima situazione della crisi attuale non è soltanto monetaria. Dobbiamo convincerci, per quanto possa apparire incredibile, che la crisi monetaria è uno strumento, il più forte e il più appariscente, fra i molti che sono stati messi in atto, per raggiungere un solo scopo: eliminare dalla scena politica, economica, culturale del mondo, le Nazioni d’Europa, riducendole ad un angolo asfittico di sopravvivenza marginale. I meccanismi, gli antefatti, i “segreti” di questa operazione si trovano ampiamente analizzati e spiegati nel mio libro “La dittatura europea”, pubblicato in questi giorni da Rizzoli (è il motivo per il quale sono stata assente in quest’ultimo periodo dal mio appuntamento con il sito degli Italiani Liberi e con la posta, ma spero che l’avrete compreso e perdonato) e al quale rinvio tutti i lettori in quanto si tratta effettivamente di un testo di assoluta denuncia e di un vero e proprio manifesto di battaglia, che ho temuto fino all’ultimo giorno che non sarebbe riuscito a vedere la luce.
Troverete lì, perciò, non soltanto il racconto di quanto io ho sperimentato di persona durante i lunghi anni della mia guerra contro l’unificazione europea, ma i nomi di tutti i traditori dell’Italia, da quelli dei politici a quelli dei banchieri, e infine anche la proposta per i governi dell’UE di abbandonare Maastricht prima che l’euro crolli del tutto.
Qui, però, voglio invitare i miei lettori a fare propria questa proposta con ogni mezzo che abbiano a disposizione, parlando, scrivendo, concretizzandola per l’Italia, senza aspettare le decisioni di nessun altro Stato.
Nazionalizzare la Banca d’Italia e simultaneamente creare la propria moneta (una specie di “italeuro”, se non si vuole tornare a chiamarla “lira”, ma sarebbe meglio tornare alla lira in quanto esiste tutt’ora il riferimento del rapporto di cambio, rapporto che naturalmente va calibrato sulla situazione odierna dal Ministro dell’Economia). Riservare soltanto alla Borsa nazionale le emissioni dei Titoli di Stato e ai cittadini italiani il loro acquisto (sul modello attuato dalla Cina) così da impedire che se ne impadroniscano gli speculatori per provocarne il fallimento e che siano alla mercé delle agenzie di rating come sta avvenendo all’Irlanda, Grecia, Portogallo, ecc. Gli Italiani certamente comprerebbero i titoli di Stato con maggior fiducia e a un interesse maggiore di quello odierno quasi inesistente, mentre è veramente vessatorio (ma non è il termine adeguato) quello che succede con i “prestiti” del Fondo europeo e mondiale per i quali è richiesto un interesse annuale superiore al 5%
Insomma, separare il destino economico dell’Italia da quello catastrofico degli Stati dell’UE, destino catastrofico che è stato voluto, programmato, perseguito e che alcune persone (non soltanto Ida Magli) ben più competenti, soprattutto a “sinistra”, avevano previsto fin dall’inizio della ventilata moneta unica. Il Direttore di Limes, per esempio, Lucio Caracciolo, titolava pochi mesi fa la sua rivista: ; “Dove va la moneta senza Stato?”; ma la sua voce era rimasta inascoltata già da quando, prima della fabbricazione dell’euro, pubblicava il suo polemico “Euro no”.
Io, però, vado molto al di là dei supposti errori di valutazione e so con assoluta certezza, così come ho dimostrato nella “Dittatura europea”, che lo scopo era proprio questo: il fallimento, in tutti i campi, dell’Europa, anche se la maggioranza dei cittadini ovviamente non poteva neanche minimamente immaginarlo. Quindi bisogna ritirarsi subito anche da tutti gli altri provvedimenti di Maastricht, che sono tanto disfunzionali da far supporre che siano stati inventati da persone in preda ad accessi di follia. Le “quote”, tanto per fare un solo esempio, in base alle quali noi buttiamo il latte e la frutta che poi dobbiamo acquistare da altri, e altri Stati, per stare nelle quote, ributtano in mare quasi tutto il pesce che hanno pescato, e così via, mentre ci sono popoli che muoiono di fame. Ristabilire i dazi e le dogane per le merci che ci portano danno, come si è sempre fatto in base alla saggezza di secoli e secoli di scambi commerciali. Che senso ha correre dietro di negozio in negozio o da magazzino in magazzino agli articoli contraffatti o pericolosi della Cina, invece che bloccarli prima che entrino?
Ritirarsi immediatamente dal trattato di Schengen, ripristinando i confini che ogni Stato sovrano deve possedere se vuole essere sovrano, e impedire così l’invasione immigratoria e i danni e le spese assurde che questa comporta.
Insomma: rientrare in se stessi, nel buon senso, nella ragionevolezza, convincendosi che nella costruzione dell’UE siamo stati governati da due gruppi di persone: i pochi che guidano il mondo e che perseguono la nostra fine elaborando le leggi apposite, e una maggioranza che ha obbedito a ordini “folli” senza accorgersi che erano folli. Se vogliamo avere qualche piccola speranza di salvezza, dobbiamo rinsavire subito, cosa che forse aiuterà anche gli altri popoli a salvarsi. Purtroppo non c’è nessun Partito in Italia che abbia mosso neanche un’obiezione (salvo nei primissimi tempi la Lega) ai programmi dell’unificazione europea, quindi dai politici non possiamo aspettarci che facciano nulla se non vi sono costretti. Bisogna trovare un modo per pretendere con forza, con rumore, perlomeno la cosa più urgente: ritirarsi dall’euro. Non so chi organizzi le proteste contro la riforma dell’Università, questione di nessunissima importanza in confronto a ciò di cui stiamo parlando, però bisognerebbe riuscire a fare qualcosa del genere. Chiunque sia in grado di farlo, lo faccia.
In un'intervista Ron Paul, spiegò molto bene come il Nuovo Ordine Mondiale, fosse in realtà un'Ordine Finanziario, uno stato di polizia permanente, dove l'arma più potente è l'economia. Stiamo vedendo nei fatti come attraverso l'economia stanno togliendo sovranità ai parlamenti nazionali in un lento e inesorabile cammino verso la dittatura globale.
lo scandalo finanziario parmalat senza l'euro ci avrebbe ucciso. non quello cirio, quello parmalat. l'euro ci ha salvati.
oggi non và troppo bene. l'avidità consuma le perrsone e le anime. l'europa deve unire e non dividere. ognuno può insegnare il meglio agli altri.
il mondo è piccolo. più siamo, d'accordo, meglio stiamo.
@Syd
Alleanze militari per uscire dalla Nato si. Trattati bilaterali o plurilaterali di commercio si. Le unioni monetarie e doganali, i parametri di Maastricht ecc. non hanno senso. Apparentemente servivano a qualche cosa quando l'economia andava "bene" (in realtà sempre peggio di quando i vincoli monetari non c'erano). Ma i dubbi (l'europa non sarebbe stata una zona valutaria omogenea) erano stati sollevati con riguardo alla ipotesi che a un certo punto le cose andassero male e si creassero squilibri tra le economie dei vari stati europei. I dubbi degli scettici, che erano in primo luogo tecnici e non politici, si stanno rivelando fondati. Una casa costruita sulla sabbia regge quando non tira vento. Ma se la casa è solida e costruita sulla roccia si vede quando c'è tempesta.
Viva l'Europa unita, viva gli stati uniti D'Europa.
Abbasso i localismi "nazionali" e si a una grande potente Europa, dominatrice della scena mondiale, contro i prepotenti americani, si ad un Europa unita e forte, che detta legge.
L'Europa politica sarà o sarà declino, l'Europa federale sarà o sarà morte e sopraffazione islamica. L'Europa politica sarà ora o damani ma comunque sarà, con le buone o con le cattive saremo comunque un grande popolo europeo liberi da questi minuscoli insignificanti giardinetti lacali chiamati nazione.
Sarà Europa e i suoi cittadini avranno a disposizione un territorio immenso e glorioso, avranno un istruzione comune, una moneta comune, leggi comuni.
L'Europa sarà la potenza che merita di essere e ci sarà la rivalsa contro il prepotente usa.
Sarà L'Europa a dettar legge, col suo potere, col suo esercito, con la sua supremazia culturale, per uno stato attento al sociale e contro l'anarchia liberista statunitente, un Europa laica, libera dal giogo delle superstizioni religiose, un Europa dominatrice e influenzatrice del mondo.
Finalmente l'Europa avrà il rispetto che merita, e non più la derisione per le sue ridicole divisioni territoriali.
Una grande Europa nascerà, è inevitabile, più il suo popolo si conoscerà, più sarà forte il desiderio di essere unito. Non fermerete mai questo processo che va verso la storia, mai.
L'ottusità, la paura delle differenze non fermeranno mai la patria Europea, pazzi!
I localismi verranno distrutti perchè questi sono la rovina dell'Europa che conterà nel mondo solo come un unica grande nazione, la nazione Europea.
Nuovi territori potremmo considerare "nostri", nuovi confini, nuove genti saranno nostri connazionali, i connazionali Europei, nuove opportunità, nuove prospettive.
L'Europa sarà unità o non sarà e perirà sotto il dominio cinese e delle altre potenze emergenti, L'Europa unita sostituirà con la sua voce lo stato americano in declino.
L'Europa sarà questo con le buone o con le cattive, con la democrazia o con la forza, sarà Europa per il bene di tutto, per la nostra sopravvivenza.
Viva L'Europa, Viva gli Europei!!! Fino alla morte!
Viva il Socialismo, viva gli stati uniti d'Europa.
Abbasso gli stati uniti d'america e il liberismo anarchico sregolato che distrugge la dignità dell'uomo.
Gli antieuropeisti verranno sconfitti dalla storia, domani o fra 100 anni poco importa, ma l'Europa politica sarà.
Viva! Viva! Viva! Orgoglio Europeo.