L’incompatibilità totale fra cattolicesimo e capitalismo

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3 risposte

  1. Marco ha detto:

    Bello!
    Peccato che nel ’76 il cattolicesimo era già stato infettato dal Concilio Vaticano II e la società era già stata infettata dalle idee di Francoforte…

  2. Matteo ha detto:

    Ognuno tira acqua alla propria setta di riferimento, ma credo che Fanfani fosse troppo colto per non sapere che i britannici (Locke, Smith, Hume, Benthan, Malthus) hanno semplicemente copiato i tomisti della scuola di Salamanca, adattandone le idee all’espansionismo imperiale anglo-protestante.

  3. Lorenzo ha detto:

    Ma il turbocapitalismo non è incompatibile con il cattolicesimo; è incompatibile con qualsiasi forma di società tradizionale.

    Tra parentesi trovare “ragioni di critica del sistema capitalista al suo interno” è possibile e facilissimo. Basti pensare a un sistema che giustifica la proprietà privata sulla base del lavoro e del merito e poi ne istituzionalizza la trasmissione ereditaria. Fra esseri dotati della minima propensione a seguire un criterio di logica sradicata, anziché lasciarsi dominare integralmente dai propri istinti aggregativi, basterebbe molto meno a delegittimare il sistema.

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