Senza vergogna

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3 risposte

  1. FaEr7609 ha detto:

    Anche negli anni ’70 , sovranismo era sinonimo di nazionalismo ( per fare solo due esempi : gollismo in Francia o Terzaposizione in Italia ) : figuriamoci nel 2017 quando il mondo e’ cento volte piu’ piccolo e piu’ interdipendente . E il “popolo” di quelli di sinistra che criticavano Berlusconi non e’ certo il popolo identitario propagandato dai sovranisti di oggi : quelli di sinistra ,che ieri criticavano Berlusconi e oggi Renzi, erano e sono altermondialisti ( non a caso si riunivano ogni 6 mesi al forum altermondialista di Porto Alegre ) , non sovranisti .

  2. Vittorio ha detto:

    Ieri sera mi è capitato di guardare in televisione una lunga intervista al funambolico Michele Emiliano. Costui ha bellamente dichiarato di essere un populista della repubblica e di essere un fiero sostenitore della Repubblica Italiana, esattamente trenta secondi dopo avere caldamente auspicato la nascita di un nuovo fantomatico paese: gli Stati Uniti d’Europa. Qualcuno spieghi al Che Guevara del Tavoliere che non si può amare la Repubblica Italiana e contemporaneamente auspicarne la Sua dissoluzione. I due propositi del nuovo astro nascente sono incompatibili ed antitetici. Dei due, o l’uno o l’altro. O ami la Repubblica Italiana o i fantomatici Stati Uniti d’Europa.
    Dalla bocciofila PD (partito demolitore) si diffondono insopportabili miasmi. Presto arriverà qualcuno a disinfestare il tutto.

  3. Lorenzo ha detto:

    I concetti, nell’ambito del politico, fanno tutt’uno colle ideologie che vogliono propugnare. Le parole sono armi sul campo di battaglia dell’ordine simbolico cui i rappresentanti delle varie ideologie le finalizzano.

    L’abitudine a universalizzare il concetto di fascismo per esecrare qualsiasi cosa ripugni al paroliere di turno rimonta agli anni ’60. Quando si creano miti demoniaci essi divengono ricettacoli di ogni nefandezza: ciascuna ci piazza la mattana del proprio avversario per diffamarla meglio. Come il diavolo è responsabile tanto delle malattie, dei desideri impuri, del peccato di Adamo e della siccità, Hitler e il fascismo sono assurti a scongiuri prediletti delle attuali plutocrazie demagogiche a fondazione anglosassone: da Saddam ai maschilisti, dalla scuola tradizionale ai contestatori del capitalismo di rapina, fino a ogni setta comunista agli occhi della setta avversaria, tutto è diventato fascismo.

    Come osservava Jung, le nostre ideologie sociali e politiche possono essere intese come evocazioni salutari e propiziatorie perfettamente analoghe alle rappresentazioni magiche dei primitivi. E il mondo dei primitivi (anche di quelli muniti di telefonino) è pieno di totem malefici e spiriti maligni.

    Jung concludeva con un’osservazione che fotografa perfettamente l’odierna società liberista e post-ideologica: “là dove manchino siffatte representations collectives […] puntualmente si insediano idiosincrasie strambe e individualistiche, idee fisse, fobie ed altri stati ossessivi, che nulla lasciano a desiderare in fatto di primitività”.

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