Un arresto provvidenziale

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  1. stefano.dandrea ha detto:

    Sarei stato contento se lo avessero fatto fuori diversamente. Propendo a credere che si sia trattato di un complotto (come è ben argomentato in questo articolo, del quale, tuttavia, non condivido lo spirito antifemminista: Un uomo esposto alla gogna mondiale per la gioia del giustizialismo femminista: http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=38819); ma talvolta i complotti statunitensi possono provocare effetti positivi. Speriamo che in Francia qualcuno rinsavisca e dica chiaramente che è vergognoso che un partito socialista candidi una persona del genere, anziché consigliargli l'espatrio per evitare la giusta punizione popolare.

  2. Tonguessy ha detto:

    Una sinistra che ha abbandonato la classe operaia? 

    Ma la cosa non è successa solo in Francia, come dimostra l'articolo. L'invasione dell'Iraq da parte di Blair, allora? I bombardamenti sul Kosovo da parte di D'Alema? Nè va meglio in altri paesi.

     

    Quello che sta succedendo (anzi, è già successo) l'ha evidenziato D'Andrea nel suo ultimo articolo relativo alla minoranza rumorosa spagnola, testa d'ariete di un movimento internazionale che pretende che la propria felicità venga consegnata su un vassoio d'argento.

    Sparita l'idea stessa di classe operaia, sminuzzata dall'affilato machete del precariato (anche qui D'Alema va ringraziato) ciò che resta è solo un'indifferenzazione  semantica e politica. Inutile quindi parlare di sinistra se i valori in campo sono questi.

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