E' nato il grande rivoluzionario
di Stefano D'Andrea
Avviso i lettori del blog che in questa occasione farò un uso privato di spazio pubblico. Dopo due anni d'impegno per AppelloAlPopolo penso di aver meritato il diritto a questo uso del blog per esprimere pensieri e sentimenti privati. Tutti coloro che sono disinteressati alla mia vita sono pregati e comunque consigliati d'interrompere la lettura e di non cliccare su "Leggi l'intero post".
Oggi, 2 giugno 2011, sono due anni di vita del blog e avrei voluto scrivere qualche riga sul compleanno di AppelloaAlPopolo e sul compleanno della Repubblica italiana. Non è un caso, infatti, se le due date coincidono. Ma il 31 maggio mi è nato il quarto figlio – che ha tre fratelli gemelli – e in questi giorni il mio pensiero e il mio cuore sono stati tutti per lui, per mia moglie e per i trielli.
Pubblico perciò il messaggio (sms) che ho inviato agli amici subito dopo la nascita di Andrea e alcune tra le risposte più simpatiche e sentite. Dentro questi ingenui messaggini ci sono le mie idee e le mie speranze; mia moglie e la sua fede; le mie amicizie. Tutto ciò per cui, se credessi, dovrei ringraziare Dio, e per cui, siccome non credo, ringrazio la Vita.
Questo il messaggio che ho inoltrato agli amici:
"E' nato il grande rivoluzionario Andrea D'Andrea. La madre sta bene e prega per il suo destino".
Ecco alcune delle risposte:
"Un forte abbraccio a te e ad Antonella. Una carezza all'eroe antico e nuovo" (Fabio)
“Più di un rivoluzionario, abbiamo bisogno di un condottiero, un nuovo “magnus” il “grande”. Comunque auguri a te e a mamma. Ci vediamo presto”. (Tonino)
“Grande piccolo Andrea, che tu possa prendere la fede di mamma e lo spirito ribelle di papà! Un grande abbraccio” (Giovanni)
“Il nuovo Che ci illuminerà! Grazie per averlo messo al mondo! Felicitazioni. A presto”. (Leo)
“Andrea D’Andrea??? Grande! Un virile abbraccio al Papà. E una prece condivisa con la mamma”. (Mauro)
“Gli Dei sono vicini agli eroi, purché sacrifichino il loro destino a gesta non comuni ai mortali! Ben giunto, dunque, Andrea!” (Gabriele)
“La madre prega, il padre inneggia alla rivoluzione: mi auguro che il bambino sia in grado di affrontare da subito le contraddizioni della vita. Tanti auguri e un abbraccio forte”. (Sergio)
“Temo che la madre ne abbia ben donde… ma comunque i miei auguroni, amico mio”. (Gaetano)
“Grande trapanatore avanguardista d’oltre cortina, un augurio ed un abbraccio a te e ad Antonella e alla ormai numerosa schiera di pargoli”. (Riccardo)
“Tanti auguri super papà! Ma cerca di pregare anche tu per Antonia, che ti vorrei vedere da solo… Baci” (Ester)
“Auguri! Prego per la mamma, vista la genia…” (Marialoreta)
“Bene, nella rivoluzione verrà accompagnato da Sara e Valeria” (Simona e Davide)
“Un lieto calice per il felice evento! Una testa pensante in più non potrà che far bene a questa terra negletta! Benvenuto ad Andrea. Un abbraccio ai plurigenitori”. (Rosino)
“D:-D:-D:- ne abbiamo enorme bisogno. Hasta la victoria. Augurissimi” (Gisella)
“Felicitazioni, ragazzi!… E due endecasillabi in rima baciata: “Complimenti ad Andrea per il tempismo: nasce al tramonto del berlusconismo!” (Marco)
“Che momento propizio. Andrea non poteva scegliere una primavera migliore per arrivare. Tanti auguri al papà e alla mamma e a tutta la famiglia”. (Francesco e Laura)
“Evviva Andrea! Nasce in un momento rivoluzionario… è un buon auspicio. Un abbraccio a tutti ma soprattutto a superantonella” (da Claudia massimo Paolo e Chicchi)
“Grande!!! Comunque mai quanto il padre… un abbraccio a tutti e a presto per un brindisi”. (Bibi)
“Evviva, evviva! Auguri di ogni bene in attesa del prossimo…” (Fabio)
“Caro Stefano tanti auguri a Te e a tua moglie ed un benarrivato di vero cuore al piccolo futuro rivoluzionario Andrea” (Diego)
“Benvenuto! Vi abbraccio tutti e sei! Anche la zia prega” (Lina)
“Grandi! Questa vostra famiglia mi piace sempre di più! La madre merita un abbraccio speciale” (Meri)
“Che meraviglia!! Complimenti alla vera grande mamma rivoluzionaria. Presto verremo a trovarvi” (Arianna)
“Un grande abbraccio: prego anch’io” (Massimo)
“Alla grande prof! I miei migliori auguri all’intera armata D’Andrea” (Antongiulio)
“Benvenuto al grande rivoluzionario e tanti auguri super affettuosi ai genitori. Un abbraccio e a presto”. (Daniela)
“Grandissimooo! Un bacione enorme a tutta la famiglia e in particolare ad Andrea nella speranza che si ispiri alla madre!” (Daniele Dorangela e Francesco)
“Auguri al rivoluzionario, alla mamma e alla famiglia tutta” (Ennio)
“Un grande benvenuto al piccolo rivoluzionario” (Annalisa & Co)
“Auguri di cuore a tutti e sei! Andrea è un nome bellissimo. Godetevi l’arrivo di questa nuova vita meravigliosa. Un abbraccio” (Cinzia & family)
Hasta la victoria siempre, Andrea!
Sono senza parole. Auguri di cuore!
Auguro ad Andrea di crescere un po' meno intelligente del padre. Per i molto intelligenti la vita è più dura.
Luciano Fuschini
Nell'uso privato di uno spazio pubblico in Italia Berlusconi è insuperabile ed insuperato, e non puoi tentare di batterlo su questo terreno.
Mi congratulo per l'evento, precisando che tre mesi fa sono diventato nonno per la seconda volta e questa notte, come conseguenza, non ho chiuso occhio, perché mia moglie [la nonna] assieme alla madre non riusciva a far dormire l'infante. Allora, con una certa ironia, verso le ore 2.30 del mattino dopo aver esaurito qualsiasi idea canora [fra l'altro sono stonato] ho provato a cantargli "bandiera rossa". Il neonato ha sorriso, ha stretto il pugno sinistro [non sto scherzando!] e poco dopo si è messo a dormire, per un paio d'ore.
Quella del 2011 sarà una "leva" rivoluzionaria?
Chissà …
Ancora auguri
Eugenio Orso
Cresce la famiglia e cresce la volontà di lottare:
Falce, martello, stella alla riscossa,
sta sventolando una bandiera rossa
la resistenza non è mai finita,
e non sarà inquinata,
e non sarà interrotta
la resistenza vive nella lotta
Lotta di fatti e non di parole,
lotta di molti nata sotto il sole,
restando uniti andremo fino in fondo
provocatori fuori
infantilismo al bando
agli operai le leve di comando.
Grazie a tutti gli amici.
La rivoluzione della quale avremmo bisogno non è propriamente quella alla quale allude la canzone di Gigi, che è – con alcune precisazioni, tra l'altro – una parte del tutto. Il fatto che disponiamo di quella e altre canzoni simili e non di canzoni nuove è, tuttavia, indicativo. La domanda "perché i poeti?" è retorica. I poeti avvertono per primi.
Eugenio, se la leva rivoluzionaria sarà quella del 2011 sarà necessario che prima vengano i poeti e i profeti. In fondo su questo blog ci dilettiamo a profetare, cercando di dare il nostro piccolo contributo.