La Commissione Europea dichiara guerra ai nostri stipendi, alle nostre pensioni, alla nostra economia

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  1. Eugenio Orso ha detto:

    Infatti questo esecutivo, obbediente nei confronti di quella commissione europea che ha "occupato" l'Europa per conto della classe globale, sta pensando di spostare i carichi fiscali [è per ora soltanto una possibilità] riducendo le aliquote delle imposte sui redditi e compensando – o più che compensando, la diminuzione con aumenti delle aliquote IVA. E' chiaro che una manovra che innalza le imposte indirette sui consumi è iniqua ed antisociale, perché colpisce i più deboli, che già oggi sono in grande difficoltà.
    Il problema di fondoè che bisogna combattere contro questa "Europa", la quale rappresenta un nemico ben più forte, insidioso ed efficiente del locale esecutivo berlusconiano-leghista. La denuncia di tutti i trattati europei, a partire da quello di Roma [che ironia!], l'uscita dall'euro, la costituzione di alleanze e lo stabilire accordi fra paesi europei della stessa area [quelli mediterranea, ad esempio] costituisce l'unica vera soluzione, non certo indolore, ma sicuramente oggi non ancora praticabile.
    Questa strada diventerà praticabile nel medio periodo? Forse …
    Saluti
    Eugenio Orso
     

  2. Claudio Martini ha detto:

    Ovviamente, sottoscrivo.

  3. Tonguessy ha detto:

    Facciamo due conti. Alle donne, da quasi sempre, spetta l'incombenza dell'educazione dei figli. Fino alla generazione precedente (30 anni fa) tale compito non retribuito veniva compensato da un adeguato potere d'acquisto (argomento complesso, comprendente la mancanza di gadget moderni come i cellulari e relative spese di gestione) dei salari. Oggi un singolo reddito semplicemente non basta. "Promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro" non è un invito della CE, ma una necessità familiare.

    In tutta questa storia la famiglia ci rimette. E non poco. I figli vengono lasciati soli, ed i genitori lavorano in due per avere metà di quanto avevano trent'anni fa. L'istruzione è ormai sempre più precaria e così il benessere familiare. Ma queste sono cose che evidentemente non interessano i baroni europeisti.

  4. Carola ha detto:

    Ma che buoni e saggi "padri" che abbiamo la fortuna d'avere,senza i buon consigli e le ammonizioni della Ue chissà cosa sarebbe di noi…forse  saremmo ugualmente poveri ma certamente più felici.

  5. Fernando Boccia ha detto:

    Quoto in pieno l'articolo ma anche i post successivi e preciso che se 20 anni mio padre e mia madre lavoravano già in due lo facevano esclusivamente per avere di piu' e non per sopravvivere cosa invece oggi NECESSARIA perchè con uno stipendio SOLO non si vive e con due si sopravvive e pure male aggiungo (e quindi mi immagino chi non ha la certezza nemmeno del doppio stipendio come puo' stare !!!), il tutto tende a far annichilire l'uomo verso il lavoro e l'abnegazione alla cultura del lavoro come VITA e non viceversa (ovvero VIVIAMO per LAVORARE e non "lavoriamo" x VIVERE !!!), in virtu' di questo fatto anni a dietro ho scelto l'impiego piuttosto che la libera professione certo di poter dedicare piu' tempo alla famiglia e agli affetti appunto perchè un UOMO non è tale perchè HA ma perche E' !!! Ma la globalizzazione ci porta innegabilmente alla ricerca del futile-inutile anzi dannoso acquisto compulsivo di MINKIATE (cellulari, computers, televisioni, vacanze da nababbi x poveracci, macchinoni e altre amenità del genere), ecco dobbiamo invece intraprendere la via della DECRESCITA FELICE ovvero una scelta di vita data dall'individuazione delle cose veramente IMPORTANTI e necessarie con l'eliminazione del SUPERFLUO (esempio si è rotto il microonde NON LO RICOMPRO !!! si rompe la TV (che non ho) non ne compro un'altra, al posto di andare a mangiare al Mac Donald oppure al ristorante divento VEGANO (scelta fatta 9 mesi fa' di cui vado sempre piu' fiero e consiglio a tutti !!!) e mi metto a coltivare l'ORTO in giardino !!! NOI POSSIAMO cambiare il MONDO dobbiamo semplicemente CHIEDERE se NON VOGLIAMO ESSERE CAMBIATI DA LUI a quel PUNTO siamo NOI A SCEGLIERE la STRADA da PERCORRERE, il rispetto degli altri (in primis dei nostri simili e poi degli animali con cui dividiamo la terra, poi dell'ambiente) ci porta ad essere migliori e a pensare che NON SUCCEDE NIENTE se non ho il diamante trilogy oppure l'iphone o il notebook ultrafigo invece è PERICOLOSO se non insegno a mia figlia il RISPETTO per il MONDO perchè CREO il prossimo INDIFFERENTE di DOMANI !!!

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