Il lavoro, poi tutto il resto
di NINO DI CICCO (FSI Roma)
L’Italia, si sa, attraversa da anni una grave crisi demografica. Nel 2018 c’è stato il calo delle nascite più alto mai registrato dall’Unità d’Italia, -18.000 rispetto al 2017, -140.000 rispetto al 2008.
In questo desolante contesto accade che a Bobbio, un paesino di 3.574 anime nell’appennino emiliano, proprio nel 2018 si sia registrato un vero e proprio boom di nuovi nati, ben 30! Tanto da richiedere l’apertura di un asilo nido, struttura prima non presente nel piccolo comune.
A fornirci la spiegazione di questo “piccolo miracolo” è il parroco di Bobbio: «Tutto nasce dal fatto che un’azienda della zona, che si chiama Gamma, ha deciso di non spostarsi da qui; magari le logiche di mercato glielo avrebbero richiesto ma il titolare nel suo piccolo è un imprenditore “alla Olivetti”. Insomma, il lavoro c’è e questo ha creato le condizioni perché accadesse anche tutto il resto».
“Il lavoro c’è e questo ha creato le condizioni perché accadesse anche tutto il resto”.
In fondo non ci vuole un’aquila per capire che un lavoro stabile costituisce l’unica base sicura sulla quale costruire una famiglia ed accogliere serenamente una nuova vita. Ma purtroppo viviamo tempi in cui i “tecnici” cercano di convincerci che per invertire la tendenza demografica l’unica speranza è quella di “importare” giovani dall’estero e i politici propongono al massimo qualche sterile palliativo una tantum, tipo bonus bebè.
E allora anche ribadire l’ovvio diventa necessario, anzi, è proprio il caso di dire, VITALE!
Una risposta
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