Il protezionismo e i suoi nemici

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  1. altrecorrispondenze ha detto:

    Visto che avete ribloggato questo post che avevo preso da Le Monde Dipl.. , specifico che le parti che avevo enfatizzato in corsivo erano altre:
    "Si può certo obiettare che l'avvio del protezionismo non modificherà automaticamente il comportamento delle imprese. Il padronato, una volta meglio protetto dalla concorrenza esterna, può tentare di mantenere il vantaggio. (competitivo, aggiungo) [….]  Il protezionismo non è una panacea – non ve ne sono in economia – , ma una condizione necessaria. Il suo scopo deve essere precisato con chiarezza. Non si tratta di aumentare ulteriormente i profitti, ma di preservare ed estendere le conquiste sociali ed ecologiche." 
     
    Ma, all'interno del discorso che cerco di portare avanti, questo passaggio attraverso il protezionismo  economico, come delineato con misura da Sapir, è funzionale a porre con maggior chiarezza l'antagonismo fra Capitale e Lavoro, non a sanare gli aspetti irriducibilmente contraddittori dell'opposizione

     
     

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