Benefattori e socialismo
di SAVERIO SQUILLACI (FSI-Riconquistare l’Italia Reggio Calabria)
Quando si celebrano i benefattori bisognerebbe chiedersi prima di tutto per quale motivo sia stato necessario il loro intervento ed in secondo luogo come sia stata possibile l’esistenza di tanta disparità tra un singolo individuo ed un altro in termini economici e di benessere.
È stato il merito, l’intelligenza, l’eredità, la furbizia o la forza? E quanta differenza di merito, intelligenza o altro dovrebbe esserci tra un individuo che potrebbe comprare una Ferrari ogni giorno per tutta la vita e uno che rischia di non arrivare a fine mese o addirittura di non poter mangiare domani? Forse la stessa che c’era tra un australopiteco e un sapiens o forse meglio ancora che c’è tra un verme e Dio?
Una società nella quale si mettano al primo posto i diritti ad una vita dignitosa per tutti non ha bisogno di benefattori e con ogni probabilità non produrrà miliardari. Quando celebrate i benefattori, ricordatevi che la loro generosità è possibile solo grazie alle disparità sociali di cui i beneficiari sono vittime!
Ottimo. Il mito della meritocrazia è un altro inganno della propaganda ordoliberista.