Il destino di una generazione
di ANDREA D’AGOSTO (FSI-Riconquistare l’Italia Bari; candidato presidente Regione Puglia)
Chi siamo
Riconquistare l’Italia è una lista elettorale promossa dal FSI – Fronte Sovranista Italiano. La lista sarà presente sulla scheda elettorale per le elezioni regionali pugliesi, che si terranno il 20 e 21 settembre 2020, e questo grazie al grande e concreto impegno politico dei militanti e simpatizzanti di tutta la Puglia. Per ottenere il radicamento sul territorio, che ci ha consentito di candidarci nella Regione Puglia, abbiamo lavorato 4 anni, da quando nel 2016 l’ARS – Associazione Riconquistare la Sovranità si è trasformata nel partito FSI- Fonte Sovranista Italiano. Siamo, dunque, un Partito nazionale con radicamento organizzativo in tutte le regioni d’Italia, ciò è provato dal fatto che la nostra lista è stata già presente nelle elezioni regionali del Lazio (Stefano Rosati), dell’Umbria (Martina Carletti), nelle elezioni Provinciali di Trento (Federico Monegaglia) e nelle elezioni comunali di Avezzano (Stefano D’Andrea), Cepagatti (Claudio Orsini) e Pescara (Gianluca Baldini) e che la nostra lista sarà presente anche nelle elezioni in altre regioni in cui si vota (Liguria e Marche). La nostra formazione politica nasce sulla base di analisi relative alla recente storia politica nazionale ed internazionale, nonché sulla necessità di esprimere una nuova visione politica a cui il Popolo Italiano deve ispirarsi, che nasce dalla ripresa dei valori repubblicani.
Il nostro sovranismo
Il neologismo “sovranisti”, ora tanto diffuso, è stato inventato e introdotto nel linguaggio politico italiano da noi. In particolare fu utilizzato dal nostro Presidente, Prof. Stefano D’Andrea, in un articolo del 13 dicembre 2011, reperibile qui. Si muoveva dall’idea che la sovranità popolare indicata dall’art. 1 della Costituzione Repubblicana non sia una formula vuota, ma il basamento politico della Comunità sociale italiana, il potere costituente che sorregge il potere costituito, rappresentato dal Parlamento e dal Governo; che il dovere del Governo è quello di attuare i principi politici indicati nella Carta fondamentale; che la Repubblica è fondata sul lavoro e, quindi, suo compito principale sia difendere i lavoratori e questo nell’accezione più ampia possibile; che la legge elettorale debba essere perfettamente proporzionale e questo per consentire la presenza parlamentare di tutti i Partiti, che rappresentino per frazione il Popolo Italiano.
Per queste ragioni sia la nostra Costituzione politica che economica è irrimediabilmente in contrasto con i Trattati europei e che in ragione di questo negli ultimi 30 anni il Parlamento e i Governi, anziché attuare i principi costituzionali, hanno attuato il programma politico liberale, contenuto nei Trattati e sostanzialmente basato sul principio della concorrenza e, quindi, sul conflitto capitale lavoro, lavoratore contro lavoratore, consumatore contro consumatore. Alla luce di questo, ogni soggetto politico genuinamente repubblicano non può che essere radicalmente contro la prigionia imposta dai Trattati europei e orientato all’obiettivo della disintegrazione dell’Unione Europea.
Abbiamo fin da principio affermato la necessità di una lunga lotta di liberazione e che sino a quando non si fosse disintegrata l’Unione Europea, l’Italia non sarebbe mai potuta uscire dalla crisi sociale, economica, di giustizia redistributiva e antropologica che l’attanaglia. Così come abbiamo affermato di essere una frazione di un futura alleanza sovranista con altre forze ispirate alla rottura dei Trattati UE. Questo nella necessità della comprensione che il Popolo Italiano deve essere liberato dal gioco del vincolo esterno, rappresentato dai centri di potere del capitale finanziario e industriale, sostenuto in modo strumentale in particolare dalle elitè europee e italiane.
Riconquistare l’Italia è il destino di almeno una generazione per riprenderci la nostra sovranità popolare e sottrarla al despota prima interno e poi esterno. Noi crediamo che per realizzare questo obiettivo politico bisogna guardare sia al modello astratto indicato dalla Costituzione del 1948 che alla prima Repubblica quando è stata in grado, attraverso il suo intervento diretto nel ciclo economico, di ottenere alti livelli di occupazione, grande mobilità sociale, tutela del lavoro subordinato, con grandi possibilità di sviluppo per i piccoli e medi imprenditori, gli artigiani e i professionisti, mentre il grande capitale e il sistema bancario e finanziario erano in mano pubblica. E’ evidente, allora, che i neologismi “sovranismo” e “sovranista” da noi inventati debbano essere intesi in questo senso specifico.
Senso completamente diverso da quello utilizzato dalla stampa mainstream e dal linguaggio politico, che consisterebbe in una vaga contestazione dell’Unione Europea in nome di un nazionalismo, che è quanto di più lontano può esserci da Noi, che, invece, di essere ispirati dall’interesse nazionale, che è poi niente altro che l’interesse dei ceti dominanti nazionali, siamo ispirati all’interesse popolare, che è quello di tutta la Comunità nazionale. Dunque, sovranisti, ma nel solco del pensiero politico da Noi per primi tracciato, completamente differente delle volgari imitazioni propagandistiche del M5S, che ha poi completamente abbandonato questa prospettiva, dimostrando che era solo una bassa operazione di marketing politico, della Lega Nord e di Fratelli d’Italia, che sono forze esattamente contrarie in quanto l’una federalista e liberista, l’altra atlantista e liberista e, quindi, sostanzialmente orientate l’una alla rottura dell’unità nazionale e al vincolo esterno, l’altra al dominio imperialista americano.
E’ fondamentale che gli elettori, quindi, sappiano che i nostri punti cardinali politici sono il lavori dell’Assemblea costituente, la Costituzione del 1948 e tutti gli istituti mediante i quali si è limitata la libera circolazione di capitali, merci, servizi e persone, che hanno consentito e consentirebbero l’attuazione del programma economico, sociale e cultura previsto dal nostro ordinamento in difesa della Democrazia popolare, dei lavoratori e del lavoro come obiettivi politici primari della Repubblica.
[Documento di presentazione della lista RI – Riconquistare l’Italia per le elezioni regionali pugliesi 2020]
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