L’unica strategia vincente
di GILBERTO TROMBETTA (FSI-Riconquistare l’Italia Roma; candidato sindaco Roma 2021)
Hanno detto di sì al Governo Draghi, hanno votato in favore del Recovery and Resilience Facility. Adesso vi dicono che Mario Draghi nel 2015 – chiudendo i rubinetti della BCE – voleva aiutare la Grecia.
E così, dopo anni di acrobazie lessicali, viene fuori la verità. E cioè che il voto – come abbiamo sempre sostenuto – lo si dà al partito, non alla singola persona. Perché quello che conta sono statuto e programma. Il singolo politico deve conformarsi alla linea di partito. L’unica alternativa è dare le dimissioni.
I partiti, esattamente come la UE, come il MES, come il Recovery Fund e come il Governo Draghi, non si cambiano da dentro. Al limite sono loro a cambiare la singola persona. L’alternativa, quando non c’è, va costruita. E i lavoratori italiani – pubblici e privati, piccoli imprenditori e artigiani – non ce l’hanno da tanti, troppi anni, l’alternativa. Dagli anni ’80 in pratica.
Altro che “tuttosubitisti”, noi lo diciamo da anni: la strada sarà lunga, molto lunga, e irta di ostacoli. Ma non esistono alternative a quelle della costruzione di un partito sovranista. Ancora meglio di un’alleanza di forze sovraniste. Cioè anti-unioniste e socialiste, per il ripristino della Costituzione del ’48.
Di tempo, andando dietro a improbabili scorciatoie, ce ne hanno fatto perdere abbastanza.
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