Ennesima riprova della “efficienza” del neoliberalismo
di STEFANO ROSATI (FSI-Riconquistare l’Italia Rieti)
A fine gennaio la Commissione ha emanato il regolamento 275/2021, consapevole di aver preso una gigantesca “sòla” coi vaccini e di andare incontro a un clamoroso fallimento della campagna vaccinale con annessa figura da peracottari (lo ammettono candidamente nei considerando da 2 a 5 del regolamento).
Il regolamento stabilisce che le esportazioni dei vaccini nei Paesi non UE sono subordinate al rilascio di un’autorizzazione amministrativa e che un singolo Paese UE può negare l’esportazione del vaccino.
Si tratta della norma utilizzata dal Governo italiano per bloccare Astrazeneca che voleva esportare, in violazione degli accordi con l’UE, un numero enorme di fiale (pur non riuscendo a fornirle ai Paesi UE) in Australia, Paese con rt molto più basso del nostro. Perché chiaramente la logica di mercato quella è, si va dove c’è più profitto, e siccome nei contratti stipulati dall’UE non sono state nemmeno inserite penali, non adempiere è sostanzialmente vantaggioso.
Crolla il mito dell’Unione Europea efficiente, quello dell’Unione Europea trasparente era caduto da un pezzo. Inoltre, si scopre ancora una volta che un regime amministrativo della circolazione dei beni è uno strumento efficace che, limitando il potere del capitale, garantisce il benessere dei cittadini.
Insomma ancora una volta, il neoliberalismo è totalmente sballato, mentre l’Unione Europea è la solita montagna che conosciamo.
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