L’Europa non esiste
di MARCO TROMBINO (RI Genova)
1. L’Europa non è un’unità linguistica. Alcune lingue parlate nell’area geografica europea non sono nemmeno di origine indoeuropea: si pensi all’ungherese, al finlandese, all’estone che sono idiomi ugro-finnici e quindi di origine mongolica; si pensi al maltese che è semita; si pensi al basco che è anario. D’altra parte, le lingue indoeuropee non sono reciprocamente comprensibili, per cui il madrelingua tedesco non può sperare di capire il greco a meno di studiarselo partendo da zero.
Si potrebbe affermare che l’inglese sia il collante idiomatico d’Europa perché largamente studiato e compreso, ma è originario dell’unico paese rinunciatario all’adesione della U.E. e deve il suo successo internazionale più all’affermazione degli Stati Uniti d’America che a qualche paese europeo; inoltre è ufficiale e prevalente in paesi che non hanno niente a che vedere con l’Europa, dal Canada alla Nuova Zelanda, dalla Giamaica all’India. Quindi non è un elemento distintivo d’Europa. La U.E. riconosce trenta lingue ufficiali e tre lingue semi-ufficiali. La lingua non è quindi una sua caratteristica identitaria. L’Italia non è Europa prima di tutto perché l’Europa non c’è.
2. L’Europa non è un continente. In geologia, nella tettonica a placche, si riconosce un’unica massa continentale che va dal Portogallo alla Corea e che si chiama Eurasia. Di conseguenza i confini d’Europa sono estremamente vaghi e soggettivi: in genere si utilizza la linea Urali-Ural per delimitarla, ma non tutti gli autori concordano; non è chiara l’attribuzione continentale dei paesi caucasici se si usa lo spartiacque del Caucaso come linea di demarcazione (Armenia, Georgia, Azerbaigian per fermarci a quelli riconosciuti).
Diversi i paesi transcontinentali: Russia, Kazakhstan, Turchia, con l’incognita di Cipro geograficamente asiatica ma considerata europea e aggregata alla U.E. Dal punto di vista fisico non c’è un “continente europeo”, l’Europa è solo la propaggine occidentale dell’Asia e non ha nessuna caratteristica né geografica né geologica per essere considerata una massa continentale a sé stante: la sua definizione corretta è di “area geografica”.
3. L’Europa non ha una storia comune. Gli antichi Romani non conoscevano e non utilizzavano il concetto di “Europa” perché lo stato che crearono, l’Impero Romano, era un’entità col baricentro nel cuore del Mare Mediterraneo e tagliava drasticamente a metà l’area europea: nella parte meridionale la civiltà, in quella settentrionale l’arretratezza e il vuoto.
Si è cominciato a parlare di Europa nel Medioevo, quando a seguito dell’espansione araba solo le sponde nord del Mediterraneo rimasero indipendenti dai nuovi conquistatori; ma si trattava di una somiglianza culturale, non certo di un’affinità politica, dato che in quest’area i conflitti fra le varie monarchie si susseguirono duramente per molti secoli. I tentativi di unificare l’Europa hanno precedenti poco edificanti: Napoleone e Hitler. Il primo riuscì a sottomettere quasi tutti i paesi dal Portogallo alla Vistola prima di essere sconfitto, ma non senza lasciare in eredità pesanti distruzioni e una contrazione demografica; il secondo, prima di scatenare il conflitto più sanguinoso della storia, aveva minuziosamente teorizzato un’Europa unita in cui il nord industriale avrebbe prevalso sul sud agricolo.
A parte queste due squallide esperienze, non è mai esistita una confederazione o un’unità storica europea prima dell’attuale U.E. L’Italia non è Europa perché l’Europa non esiste.
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