Io non esisto, perciò sono felice e non ho problemi dell’io
di STEFANO D’ANDREA
Il passaggio storico fu dall’eroe ottocentesco all’inetto novecentesco. Poi l’inetto iniziò a interrogarsi sui problemi dell’io.
Ma i problemi dell’io sono l’io e la sua inettitudine, ossia il suo non essere e soprattutto il suo non voler essere un eroe.
Io sono un socialista, un democratico, un giurista, un docente, un militante di RI, un padre, un marito. Insomma appartengo a una serie di “noi”. Sono parte di molte schiere. Per il resto al di fuori dei noi, io non sono nulla.
Perciò sono felice, perché Stefano D’Andrea, come io, non esiste.
Grazie per questo conciso ed efficace manifesto per il superamento dell’attuale ”emergenza antropologica” (cit. da Il Covile di Stefano Borselli). Tra tante voci di deprecazione, finalmente un vero progetto, semplice, alla portata di ciascun uomo di buona volontà.