Serbia e Kosovo: raggiunta a sorpresa l’intesa per porre fine alla cosiddetta “guerra delle targhe”
da REPORT DIFESA (Fabrizio Scarinci)
PRISTINA. Serbia e Kosovo hanno raggiunto in extremis un’intesa per porre fine alla cosiddetta “guerra delle targhe”.
A dispetto della piega che le trattative avevano preso nei giorni scorsi, infatti, sia i vertici serbi che quelli kosovari sembrerebbero aver abbracciato un atteggiamento più possibilista, grazie al quale si potrebbe ora riuscire ad evitare una nuova escalation.

Targa appartenente ad un automobilista kosovaro di etnia serba
In particolare, il governo di Pristina sembrerebbe aver accettato tutto ciò che aveva respinto fino a ieri (ossia di sospendere l’obbligo per gli abitanti di etnia serba di passare alle targhe kosovare), sottolineando come tale apertura smentisca ogni illazione sul fatto che nel Paese si stia conducendo una politica punitiva nei confronti della minoranza serba.

Il primo ministro kosovaro Albin Kurti
Dai serbi, i kosovari otterranno in cambio soprattutto la fine dell’emissione di targhe denominate con città appartenenti al Kosovo e la cessazione di ulteriori azioni relative alla reimmatricolazione dei veicoli.
Dal canto suo, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea Josep Borrell avrebbe, invece, ribadito il suo impegno a portare avanti un negoziato incentrato sulla piena normalizzazione delle relazioni tra le due parti e sul cammino che esse dovranno intraprendere al fine di entrare nell’UE.

L’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea Josep Borrell
Una buona notizia, dunque, soprattutto in considerazione delle dinamiche attualmente in atto nel più generale contesto europeo, dove, con il conflitto ucraino ancora in corso (e, almeno apparentemente, ben lontano dal concludersi), l’ultima cosa di cui l’Occidente avrebbe bisogno sarebbe una nuova escalation nei Balcani.
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