“NOI DEMOCRAZIE LIBERALI”
di FEDERICO ARKEL
Tutti i giorni sento dire in tv, alla radio o leggo: “NOI DEMOCRAZIE LIBERALI”.
…e mi urta, perché se de facto lo siamo, da Costituzione non dovremo esserlo!
– Vorrei ricordare che il fatto che ci sia la parola “liberale” che riconduce a “libero” e pare bello, in realtà non è un bene visto che riguarda l’economia che di libero vede solo il Dio “IMERCATI”.
– Quell’idea di economia che privilegia i ricchi ed affossa il ceto medio; quella che volete quando tutto va bene, salvo poi lamentarvene quando rimaniamo con le pezze al culo senza tutele.
– E’ l’economia delle privatizzazioni, che ha favorito le delocalizzazioni, che ci ha reso dipendenti da terzi; che non ci tutela oggi dai rincari dell’energia e che nonostante mille ricette di rientro del debito pubblico, lo ha fatto schizzare verso l’alto ancora di più senza ritorno di servizi e diffusione di benessere.
– E’ quella che da 30-40 anni sta causando all’Italia un lento (ma sempre più veloce ed inesorabile) declino.
Noi eravamo e dobbiamo tornare ad essere una socialdemocrazia e così è anche sancito in Costituzione – visto che l’economia prevista era “mista”, prima che venisse violentata dai piddini (ora impauriti di facciata dalla Meloni quando le modifiche alla Costituzione portano la loro firma).
Non capisco la ritrosia a parlar di SOCIALDEMOCRAZIA.
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