Schizofrenia da Nobel
Gli elementi per un plot narrativo degno del migliore Le Carrè ci sono tutti: la tragedia, le istituzioni schizofreniche che si impegnano sui due versanti contrapposti e la volontà inaspettata di premiare chi si muove con un senso privato ben più coerente di quello istituzionale. Ma andiamo per ordine. Della tragedia di Lampedusa i media ne hanno parlato. E se ne parlano i media significa che tutti noi siamo autorizzati a conoscerne i dettagli e a divulgarli. Per gli appassionati della lacrima facile consiglio la lettura di Gramellini, che pure qualche ragione ce l'ha quando si chiede se sia ammissibile che un sopravvissuto per miracolo alla tragedia come Kebrat, possa essere comunque “colpevole del reato di immigrazione clandestina, punibile con l’espulsione immediata e la multa fino a 5mila euro”[1].
Questa considerazione ci porta dritti dritti verso l'aspetto più importante di tutta la vicenda: il doppiogiochismo delle istituzioni. Esiste il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato (D.Lgs 286/98) anche se la Corte Costituzionale (sent. 78/2007) ha negato che la condizione di migrante irregolare possa costituire base di pericolosità sociale in sé. La norma si connoterebbe pertanto come discriminazione ratione subiecti, in contrasto con la garanzia costituzionale di punibilità penale solo per fatti materiali e non per condizioni individuali [2].
Che ruolo ha poi il Frontex se non quello di “pattugliare nel nome della libera circolazione” (?!) di merci, persone, servizi e capitali così come previsto dal Trattato di Roma del 1957[3] e rendere al tempo stesso efficace la Direttiva Europea 90/2002 che equipara al favoreggiamento dell'ingresso illegale il soccorso in mare ad un naufrago?
Sarà per mancanza di una chiara ed univoca direzione di marcia che il comportamento di questo ente europeo sovranazionale è stato denunciato “per avere esposto migranti a trattamenti proibiti” da Human Rights Watch, che ha pubblicato un lungo e articolato rapporto dal significativo titolo "The EU’s Dirty Hands: Frontex Involvement in Ill-Treatment of Migrant Detainees in Greece".[4]
Forse è per mantenere fede a questa palese discrepanza di intenzioni e finalità (e magari nella speranza di essere scritturato come kapò nel prossimo reality marchiato biscione [5]) che Martin Schultz ha ammesso che “la Germania deve accogliere più persone”[6] nel nome della libera circolazione di disperati, mentre il ministro degli Interni tedesco, Hans-Peter Friedrich, ha pubblicamente affermato che è impensabile che la Germania debba accogliere più rifugiati, quando si tratta del paese che ne riceve di più in tutta l’Ue.[7]
Nè, in questo gioco delle tre carte made in EU va meglio Giorgio Napolitano quando sulla tragedia di Lampedusa dice: “non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione Europea– il Frontex – mezzi adeguati per intervenire senza indugio”, in netto contrasto con i dati offerti dal commissario europeo per l’Integrazione Cecilia Malstrom: “l’Italia ha già avuto i fondi che servono” riferendosi ai 230 milioni di euro tra il 2010 e il 2012 e ai 137 nel 2013.[8]
Sul Frontex ed i controlli ci pensa poi Grillo a gettare benzina sul fuoco: “Nel Mediterraneo è possibile vedere dal satellite la marca di un orologio di un velista, ma le imbarcazioni che si succedono sulle nostre coste come dei pedalò passano inosservate.”[9]
La preoccupazione del capo dello Stato, che “qualcuno per non incappare nel reato di favoreggiamento dei clandestini o dello sbarco di clandestini possa rinunciare a dare soccorso a persone che stanno per morire”[10] si trova in perfetta sintonia con il pensiero del presidente del Senato Pietro Grasso, il quale teme che “qualcuno per non incappare nel reato di favoreggiamento dei clandestini o dello sbarco di clandestini possa evitare di dare soccorso a persone che stanno per morire.”[11] Il che significa sequestro dei pescherecci, così come è stato ben rappresentato nel film Terraferma di Emanuele Crialese.
Forse l'anziano capo di Stato si è dimenticato che la Bossi-Fini in realtà fu preceduta dalla legge n.40 del 1998, legge chiamata anche Turco-Napolitano (successivamente confluita nel Testo Unico) che all'art.12 intendeva punire qualsiasi “attività dirette a favorire l’ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato”. Salvataggi compresi. E pensarci prima invece di lamentarsi dopo?
Fatto sta che subito dopo il naufragio il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha parlato di tre pescherecci che si sarebbero allontanati e non avrebbero soccorso i migranti in mare “perché il nostro paese ha processato i pescatori che hanno salvato vite umane per favoreggiamento all’immigrazione clandestina”. Il riferimento del sindaco era probabilmente all’episodio dell’8 agosto del 2007 quando i capitani tunisini di due pescherecci salvarono 44 naufraghi provenienti dall’Africa che stavano per affogare e li portarono nel porto più vicino, quello di Lampedusa. Vennero sospettati di essere scafisti, subirono un processo lungo quattro anni (con una prima condanna a più di due anni), 40 giorni di carcere e il sequestro degli strumenti di lavoro. Il Testo Unico sull’immigrazione prevede il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per chiunque porti in Italia dei migranti senza un visto d’ingresso.[12]
Quindi salvataggi sì, ma a rischio proprio. Ecco cosa dicono i sei amici a pesca sulla Gamar, barca da diporto di una decina di metri: “Abbiamo fatto tutto il possibile per salvare quei poveretti, senza preoccuparci di altro.” Alla fine sono riusciti a trarre in salvo 47 persone. Per i salvataggi di poltrone e facce, invece, pare non si corra alcun rischio, a parte quello di rimediare figuracce.
Il fascicolo sul naufragio è nelle mani del pm Andrea Maggioni di Agrigento. Per ora, ha disposto il fermo di un tunisino 35enne indicato come scafista da alcuni sopravvissuti. È accusato di omicidio plurimo e favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Nel fascicolo potrebbero anche entrare i primi soccorritori dei migranti. Per loro, potrebbero partire accuse di concorso in immigrazione clandestina. Una beffa: legale, ma non giusta. E Vito, che era a bordo della Gamar, su questa possibilità commenta: “Non mi spaventa un coinvolgimento giudiziario. Abbiamo fatto tutto con la coscienza di aiutare povera gente che rischiava di morire. Se dovessi avere un processo, questo dirò ai giudici”.[13] Come se i capitani tunisini quell'agosto del 2007 avessero detto qualcosa di diverso…
Eccoci così arrivati al lieto fine: indipendentemente dal fatto che vivranno tutti condannati e felici o meno, alla fine il coniglio estratto dal cappello dei diritti umani ha un nome: Nobel per la pace.
Da inizio alla proposta per le danze svedesi del dinamitardo dispensatore di titoli onorifici il quotidiano cattolico "Avvenire" subito dopo la visita del papa nell'isola, per proseguire con Angelino Alfano che tuona: "Anche l'Unione Europa sostenga la candidatura di Lampedusa per il Nobel della Pace".
L'organismo che riunisce i corrispondenti accreditati presso il Ministero degli Esteri svedese (Profoca) ha di seguito candidato ufficialmente Lampedusa al Nobel per la Pace inviando una proposta formale al Comitato di Oslo. Nelle motivazioni si afferma che "la gente di Lampedusa ha saputo prendere in mano la situazione", nonostante gli "effetti negativi dei continui sbarchi di immigrati irregolari sull'isola", ispirandosi ai "basilari princìpi di umana solidarietà e che perciò va aiutata e sostenuta".[14]
Beh, che dire? Immagino che Vito della barca Gamar ed il sindaco Nicolini saranno estremamente lieti di figurare nella lista dei premiati: si va da H. Kissinger (suo l'aforisma "la globalizzazione non è che il nuovo nome della politica egemonica americana") accusato di crimini contro l'umanità [15], si passa per M. Begin, terrorista dell'Irgun con parecchi omicidi sulla coscienza; poi c'è Madre Teresa, quella che intascava i soldi per lasciare morire di stenti gli ammalati (vedi le denunce di L. Polman, C. Hitchens, A. Drew) ed amica personale di Baby Doc ed i suoi tonton macoute; non dimentichiamoci del Dalai Lama e dei suoi finanziamenti CIA per restaurare il feudalesimo in Tibet; che dire di Itzhak Rabin ed il suo amore per gli esodi forzati dei Palestinesi? Ci vogliamo dimenticare di Obama e delle sue spese militari che surclassano quelle di non-Nobel come Bush padre e figlio, e che quando si parla di invasioni (di Stati sovrani come di privacy) non è secondo a nessuno? Consoliamoci con l'ultimo Nobel, elargito cum laude alla Unione Europea per gli evidenti meriti di avere ridotto la Grecia ad un Paese da Terzo Mondo (leggi vittima del neocolonialismo UE) ed avere organizzato magnificamente il Frontex per salvaguardare lo schiavismo di ritorno mentre offre “trattamenti di riguardo” ai migranti.
E così mentre la Corte Europea di Strasburgo condanna l'Italia per aver violato l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, quello sui trattamenti degradanti e la tortura (caso Hirsi del 2009)[16], un portavoce del Frontex ha chiaramente dichiarato che non è affare dell’agenzia controllare che i diritti umani vengano rispettati. “Il nostro ruolo è unicamente di coordinamento” ha aggiunto. Corretto quindi puntare i fucili contro i migranti, fatto avvenuto in Italia nel 2008 durante un’operazione e denunciato dall’eurodeputato G. Catania[17], oppure esporli a “trattamenti proibiti” in Grecia.
Strasburgo ha sentenziato (giustamente) contro l'Italia: quale città sentenzierà contro la UE cui andrebbe assegnato honoris causa il Nobel in schizofrenia?
[2]http://it.wikipedia.org/wiki/Immigrazione_illegale
[3]http://www.frontex.europa.eu/about-frontex/origin
[5]http://www.youtube.com/watch?v=7Qqj_ynEzfE
[8]http://www.formiche.net/2013/10/04/lampedusa-frontex-bruxelles/
[9]http://www.beppegrillo.it/2013/10/tora_tora_tora.html?s=n2013-10-08
[12]http://www.ilpost.it/2013/10/04/legge-bossi-fini/
[14]http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=182184
[15]http://www.instoria.it/home/henry_kissinger.htm
Commenti recenti