“A Eleusi hanno portato le puttane…”
Come è noto, i regimi totalitari non si accontentano di controllare in modo capillare la politica, l'economia, la società, perché la repressione pura e semplice non li può garantire nel lungo termine. Per poter durare occorre fare tabula rasa del passato e plasmare la coscienza e l'anima dei popoli mirando alla formazione dell'Uomo Nuovo.
Nel perseguire un obiettivo così ambizioso nessun totalitarismo novecentesco ha mai sottovalutato il ruolo strategico dell'istruzione e del sistema scolastico, e questa è la stessa falsariga sulla quale si muove anche la dittatura dell'oligarchia globalista contemporanea.
Non bastavano i misfatti perpetrati dalla scuola-azienda, a partire dalla riforma Berlinguer, in nome di una visione biecamente utilitarista e mercantilista della conoscenza. Ad aggravare il quadro si è aggiunta, per la verità già da qualche anno, l'ingerenza sempre più pesante della finanza nazionale e internazionale che, come si legge in una recente circolare del MIUR (prot. 2281 del 22/10/2013; ringrazio Luciano Del Vecchio per la segnalazione), sta sperimentando in numerosi istituti-cavie un progetto di “educazione finanziaria” da includere stabilmente nei futuri programmi “di tutti i livelli di istruzione”, scuole elementari comprese.
Il progetto, curato da esperti della Banca d'Italia e del Ministero dell'Istruzione, prevede moduli dedicati agli strumenti di pagamento alternativi al contante; alla stabilità dei prezzi; al sistema finanziario; all'assicurazione RC auto. L'obiettivo è quello di formare “giovani consumatori”.
Eterna infamia ricada su dirigenti e docenti che, aderendo al progetto, si rendono complici di un autentico genocidio culturale.
L'attacco all'istruzione è davvero ingnominioso e mi riempie di rabbia, specialmente se provano contaminare i giovani con l'incultura finaziaria. Ad ogni modo, il metodo dei pochi istituti in cui fare la prova è una delle vie standard con cui "ce provano". Se non sbaglio stanno già provando, forse in alcuni istituti privati, la riduzione a quattro anni dell'istruzione superiore. Ma non ricordo neppure dove l'ho letto.
La sperimentazione è in atto da quest'anno presso il Liceo Carli di Brescia. L'obiettivo finale sembra la soppressione di 40mila cattedre per un risparmio complessivo di circa 1,4 miliardi di euro. Ormai la situazione è diventata insostenibile.
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