Il PUD€, il PUN€ e il PULGCISAMNA
IL PUD€ (partito unico dell’euro) non è mai esistito. L’acronimo suona bene, “comunica” ma, enunciando una verità parziale e oscurando la verità totale, diffonde una falsità, come tutto ciò che “comunica”: comunicare significa banalizzare, semplificare e quindi falsificare. La verità indìscutibile è che il partito unico non era semplicemente il partito unico dell’euro.
Come scrissi già nel 2009, il partito unico era per le privatizzazioni, per la scuola dei progetti e dell’autonomia, per le università autonome, per la promozione degli swaps anche presso piccoli imprenditori, commercianti e gli enti territoriali, per le guerre di aggressione, per l’espansione della NATO ad est, per le scommesse, per le carte revolving, per il credito al consumo, per i mutui immobiliari trentennali al 125% del prezzo (dichiarato) dell’immobili, per la guerra al terrorismo, per le rendite finanziarie, per il precariato, per la disoccupazione strutturale, per l’euro, per le slot machines, per le scommesse sportive, per le televisioni commerciali, per i diritti sportivi, per la valorizzazione di brevetti e marchi, per l’inflazione bassissima, per l’espansione della pubblicità, e per molto altro. Temi talvolta connessi con l’euro ma sempre dotati di autonomia e concepibili anche separatamente dall’euro.
Si obietta che l’euro è “il mezzo”. Tuttavia, La Gran Bretagna non ha avuto bisogno dell’euro per avere molti più poveri di noi. Quindi l’euro è uno dei mezzi, non il mezzo: i vincoli di maastricht sono altri mezzi; la libera circolazione dei capitali è un mezzo; il divieto di aiuti di Stato è un mezzo; la libera circolazione delle persone e dei servizi sono due mezzi; il dogma della concorrenza, principio fondante dell’Unione europea, è un mezzo.
Si obietta che l’accordo tra tutti i partiti riguardava l’euro e che, invece, i partiti si dividevano su molti temi e ciò legittimerebbe, a livello teorico, la categoria o lo slogan del PUD€. Ma l’obiezione è totalmente infondata, perché i partiti erano d’accordo su tutti i temi fondamentali, talvolta aderendo idealmente alle scelte che si andavano compiendo, talaltra sostenendo, o anche soltanto accettando, per opportunismo, le medesime scelte. C’era un partito centralista e contro il federalismo o il regionalismo spinto? C’era un partico contrario a sopprimere la leva e il servizio civile obbligatori? C’era un partito contrario all’autonomia delle scuole e delle università? C’era un partito contrario alla validità e alla diffusione degli swaps? C’era un partito contrario alla proliferazione delle autorizzazioni di scommesse sportive, slot e gratta e vinci? C’era un partito che osteggiava la riforma bancaria dei primi anni novanta e la metteva in discussione? C’era un partito che osteggiava le carte revolving? C’era un partito che chiedeva di reintrodurre il controllo sulla circolazione dei capitali? C’era un partito contrario ad abolire le licenze di commercio? C’era un partito contrario alla elezione diretta dei sindaci? C’era un partito contrario al fatto che un sindaco potesse essere appoggiato da tante liste? C’era un partito contrario alla soppressione del co.re.co? C’era un partito contrario alla soppressione del controllo preventivo della Corte dei Conti? C’era un partito che reclamava più severità negli esami di abilitazione professionale? C’era un partito che voleva l’abolizione dei diritti sportivi? No, non c’erano partiti del genere. I partiti si dividevano, talvolta, sui corollari e sulla modulazione dei principi (a quale federalismo o ampio regionalismo dar vita; come organizzare l’esercito professionale una volta aboliti la leva e il servizio civili obbligatori; quale forma dare all’autonomia scolastica e universitaria; e così via). Dalla ratifica di Maastricht l’Italia ha vissuto un secondo ventennio e anzi le differenze tra le varie anime del partito fascista erano certamente molto maggiori di quelle presenti all’interno del partito unico delle due coalizioni (per esempio, fino almeno al 1936 l’alleanza con la Germania non era cosa certa!).
Perciò, scoprire nel 2012 che i partiti politici italiani avevano una posizione unica anche sull’euro è stata la scoperta dell’acqua calda. Il PUD€ era in realtà il PULGCISAMNA (e altro ancora): partito unico liberista, globalista, consumerista, per l’indebitamento, le scommesse, antistatalista e per le macroregioni, per la nato, le autonomie scolastiche e universitarie e altro. Non è mai esistito un patto speciale sull’euro. L’euro non ha mai assunto una posizione particolare rispetto a tante altre. L’aver posto l’accento sul PUD€ è stata una efficace e quindi utile scelta di comunicazione che però ha nascosto o comunque non posto in risalto la verità del PULGCISAMNA (e altro).
Comunque oggi il PUD€ non esiste più. Grillo, Meloni, Salvini e Fassina, per loro sfortuna (e per nostra fortuna, aggiungo!) sono arrivati tardi: dovevano assumere posizioni no-euro tre anni fa, se fossero stati veramente lungimiranti. Si sta costituendo invece il PUN€ (partito unico del no euro). Infatti, se l’euro è finito anche per Carlo De Benedetti (Sole 24 ore del 16 dicembre), non dubiterei che tra breve, al più tra uno o due anni, sarà no-euro anche Renzi, che certamente non accetterà di scomparire dalla scena politica per difendere l’indifendibile: è troppo politicamente scaltro e desideroso di potere di lunga durata per combattere una battaglia “ideale”, ossia non legata al suo interesse personale. A quel punto, finalmente, conclusa l’avventura dell’euro, entro due-tre anni ci divideremo su cose “serie”. Non che la questione euro si euro no non fosse seria: era serissima. Ma era seria 5 anni fa o al più 3 anni fa. E tuttavia, come allora erano tutti pro euro, tra breve saranno tutti no euro.
Eppure tutto il lavoro svolto e che svolgeremo nei prossimi due o tre anni, non sarà stato inutile, perché l’errore tecnico dell’euro – l’euro oltre che una scelta politica coerente con un’ideologia malefica è stato un errore tecnico, tanto è vero che andrà via per i risultati disastrosi che avrà prodotto – è stato una occasione unica e irripetibile, che tutto sommato abbiamo sfruttato bene e dobbiamo sfruttare ancora meglio.
Infatti, se è vero che a portarci via dall’euro sarà il PUN€, sicuramente facendoci entrare in un nuovo SME o accettando che vada via solo la Germania con bande di oscillazione a vincolare i cambi, e mantenendo certamente i dogmi della libera circolazione dei capitali, della concorrenza nei mercati nazionali e in quello dell’Unione europea, nonché vincoli alle politiche di bilancio, di finanziamento dello stato e alle politiche monetarie, è pur vero che un numero rilevante d’Italiani avrà capito, sia che la liberazione dall’euro non sarà una vera liberazione, sia che il nemico, in realtà, si chiama PULGCISAMNA (e altro), sia che la liberazione non avverrà mai fino a quando non sarà stato formato un soggetto politico collettivo pienamente sovranista e che quindi il primo dovere dei sovranisti è di impegnarsi per concorrere a creare quel soggetto politico.
Il soggetto politico collettivo pienamente sovranista , anti PULGCISAMNA (e altro) , esiste già da anni , ed ha migliaia di aderenti : CasaPound .
Perchè creare un partito gemello ma concorrente , disperdendo così le forze ?
Scusa Valerio ma ti sei fatto un’idea sbagliata dell’ARS, se pensi che possa essere in qualche modo accomunata a Casa Pound, che peraltro non brilla certo per coerenza sul fronte europeo.
A tacer d’altro (innescare polemiche su un certo periodo storico e su metodi che CP ha ripreso da quel periodo, in questo momento non mi interessa) ricordo:
– l’alleanza di CP con la Lega, che ha un’anima liberista e non mette in discussione la UE, oltre al pessimo modo (proprio in linea con la Lega) di affrontare la questione immigrazione;
– posizioni di CP molto €uriste come questa: “L’Euro è potenzialmente uno strumento e un’arma molto forte, capace in teoria di mettere in seria difficoltà, se non di minare fino alle fondamenta, il monopolio del Dollaro. Potenzialmente dico, perché affinché sia un’arma in questo senso è necessaria un’Europa che sia davvero unita, forte e salda nei suoi componenti nazionali e che non sia solamente una burocrazia stantìa in mano a una banca centrale gestita da uomini di una holding americana come la Goldman Sachs che difficilmente antepone gli interessi europei ai propri guadagni” (http://www.youtrend.it/2012/01/24/intervista-gianluca-iannone-leader-casapound/).
– il sostegno di CP a Kiev nella questione ucraina: http://www.casapounditalia.org/2014/02/ucraina-casapound-sovranita.html
In definitiva la posizione di CP sulla UE mi sembra più vicina a Tsipras, cioè per un’altra Europa, che fa rima con gli Stati Uniti d’Europa, cosa non solo impossibile da realizzare, ma anche incostituzionale.
Credo invece che Valerio si sia fatta una idea sbagliata, molto sbaglata, direi OPPOSTA alla realtà, su Casa Pound.
Casa Pound è a favore dell’espansione della Nato ad Est, ossia perché si realizzi lo scopo primo dei trattati nato, e perciò tra due nazionalismi ha scelto quello alleato con i lontani Stati Uniti,anziché quello alleato dei vicini Russi.
Casa Pound vorrebbe creare un’europa politica, che significa un Italia Regione, non l’europa mazziniana, dove la suprema regola è la sovranità degli stati, perché l’europa non sarebbe altro che il guardiano della libertà degli stati. Coerentemente è alleata con la Lega.
Casa Pound è imperialista e infatti sogna una moneta che DA SOLA sostituisca e sconfigga il dollaro.
No, non abbiamo niente a che vedere con Casa Pound
Lorenzo D’Onofrio e stefano.dandrea
CasaPound è sovranista e socialista .
Io mi rifaccio al programma http://94.23.251.8/~casapoun/images/unanazione.pdf . Al punto ( 14. Per la difesa della nostra sovranità nazionale. ) : è vero che è previsto un “Allargamento delle cooperazioni ad est”.
Ma c’è anche :
“Graduale smobilitazione di tutte le basi militari straniere presenti sul nostro territorio”.
“Potenziamento del nucleo di difesa nazionale”.
“Ripristino della leva obbligatoria per tutti, uomini e donne al compimento del 18 anno di
età. Il servizio può essere svolto nelle forze armate o nella protezione civile. Non devono
essere previsti rinvii scolastici oltre il diploma. Il servizio militare deve essere un servizio
operativo armato sul modello svizzero con richiami quinquennali di addestramento fno
al compimento del 45° anno di età.”
Per chi fosse interessato segnalo anche questi punti :
( 1. Per un controllo pubblico delle banche )
( 5. Per la tutela dei beni comuni e dei settori strategici )
( 6. Per i diritti sociali )
( 8. Per la sovranità energetica )
( 9. Per il diritto alla proprietà della casa tramite Mutuo Sociale )
( 10. Per la scuola pubblica )
Così non va bene Valerio. Mi sembri come quelli del sud che vogliono votare Salvini per la svolta, quando Salvini durante le europee faceva il tour con una scritta dietro: “prima il nord” (a proposito, Casa Paund, vorrebbe allearsi con la lega).
Quelle frasi appartengono al dirigente n. 1 di Casa Piund. Punto. Rimuoverle significa o estrema ingenuità (che conduce a seguire degli opportunisti) o mala fede. Credo che tu sia ingenuo.
“La nostra posizione è radicale, siamo per l’uscita dell’Italia dall’euro, siamo per una ridiscussione totale dell’Europa. Noi italiani abbiamo sempre assunto nei confronti della Ue una visione provinciale, ce ne siamo sempre infischiati; non ci è mai stato detto nulla in merito ai trattati da firmare, tanto meno è mai stata chiesta la nostra opinione su ciò che l’Europa ci imponeva. Da noi viene tutto ratificato senza fiatare, col benestare di quei partiti che adesso in campagna elettorale fanno gli euroscettici e criticano quelle stesse leggi che anche loro hanno votato”.
http://www.casapounditalia.org/2014/05/terni-casapound-in-piazza-di-stefano.html
Più chiaro di così…
Ho l’impressione che vi sforziate a cercare il pelo nell’uovo ( estrapolando citazioni fuori contesto ) .
Non insisto più nel convicervi , ma lascio una domanda forte e chiara al lettore : vogliamo disperdere le forze cercando dei distinguo sul nulla , o vogliamo marciare compatti ?
Mi inserisco brevemente. Non dico che l’ARS debba allearsi proprio con Casa Pound, pero’ mi sembra che il vizio italiano delle divisioni persista, e che il fronte antieuropeista dovrebbe essere meno spezzettato.
Da membro dell’ARS aggiungo il mio commento alla discussione:
Alleanze
Valerio sostiene, con dei punti che e dei link, che CP sia un organizzazione socialista e sovranista e lo fa postando dei link a dei punti del programma di CP.
Io quel programma lo conosco bene perche già nel 2005 decisi di fare un esperimento mostrando i punti del programma di CP ad alcuni amici di estrema sinistra, chiaramente omettendo i vari simboli o le parole di richiamo alla galassia di destra.
Feci visionare i punti a ben 12 persone e la sintesi fu : è un bel programma politico.
Stupore e un po di confusione sorsero nei miei amici quando con un semplice clik feci comparire il layout grafico del sito di CP, i loro simboli e il loro immaginario.
Ora ho fatto questo esempio per dimostrare una cosa, cioè che CP non è niente o meglio è un organizzazione che tende a mutare e mettere il cappello a varie cose, che spaziano dalla politica alla cultura, con il tentativo di ricostruire un immaginario di destra radicale che superi quello storico, e ormai vecchio, del trittico Evola-Campi Hobbit-Neofascismo.
Esempi eclatanti sono : il tentativo di fascistizzare Rino Gaetano ( finito con querele della famiglia ), il flop dell’appoggio a Pravy Sector suggerito dal guru Adinolfi, le diffuse abitudini a frequentare appartenenti alla criminalità organizzata ( come i recenti arresti di alcuni militanti di CP legati ad ambienti di Mafia Capitale )..etc..etc e sono stato sintetico perche ve ne sono di robe da dire sui flop di CP
Le alleanze andrebbero discusse su due binari : le idee e l’organizzazione
CP ha idee confuse ( ne destra ne sinistra, fascismo del 3° millennio ), ha un alto numero di militanti che provengono dalla galassia violenta del mondo ultras o dei picchiatori e sfoggia spesso un machismo da macchietta, come quando nei suoi manifesti parlano di “intervento armato in kerala per liberare i marò ” ( per poi ricordarci a tutti il furto di sovranità giuridica avvenuto per la strage del Cermis nel ’98 ), alla faccia della sovranità altrui.
L’organizzazione…bhe sicuramente l’occhio vuole la sua parte e CP, come la Lega, hanno vinto per il momento la battaglia dell’immaginario sfoggiando i manifesti politici più accattivanti e provocatori, ma non basta questo, se dietro a CP restano salde alcune “ancore” relative al mondo dei partiti odierni.
Sto parlando di Forza Italia, partner in varie occasioni di CP, come quando pagarono un conto da 20 mila euro per i debiti di birra contratti dalla sede di CP Milano chiedendo in cambio un appoggio alla campagna elettorale di tale Clemente, uno di FI che poi è comparso su vari registri degli inquirenti per truffe e altri mala-affari.
Ma lasciamo ad altri questa cosa di scavare nei meandri della menzogna chiamata CP.
Le scelte
Durga ci mette davanti alla solita questione del ” in due si fa il partito in tre la scissione” e a questo punto parlo con dati e senza tanti giri di parole:
– 3 anni fa ARS era formata da una manciata di soci ( non più di 20 ) in tutta italia, Capitanati da Stefano ci siamo mobilitati localmente e abbiamo ingrossato le fila, oggi siamo circa 400 militanti e non possiamo che complimentarci con noi per il risultato ottenuto
– Siamo fedeli alla linea, cioè cerchiamo di non inventarci ogni giorno un pretesto per acchiappare consensi, quindi siamo stati contro il voto alle europee quando gente come Salvini voleva incontrare ARS ( per elemosinare 400 voti … ) per chiederci un appoggio e CP partecipava alle europee, mentre strappava ( ma se fa per giocà,ah ragazzì !) la bandiera della UE.
– abbiamo militanti che provengono da esperienze politiche precedenti,, spesso opposte, che sono un valore aggiunto al nostro operato politico, la differenza tra noi e gli altri e che noi siamo nella fase della carboneria e quindi ci esponiamo poco, ma conto molto di vedere un bel confronto televisivo tra uno dell’ARS e un Salvini, un Di Stefano o uno qualunque di sti fetenti.
– noi cerchiamo di lavorare per la Costituente del Fronte Sovranista Italiano, la modalità che scegliamo è quella delle coorti Romane, come da richiamo al nostro inno di Mameli, cioè dall’idea che vadano costruite le condizioni per cui, in modo paritario, uomini e donne inizino un percorso di militanza, lasciando fuori le piccole divisioni ideologiche ( che man mano vengono sciolte nella dimensione sovranista ), migliorando le proprie attitudini e sancendo un sodalizio, quasi mistico, con gli altri militanti.
A quel punto, forti dei numeri necessari e dalla giusta preparazione, a marciare compatti per la Patria ci saremo solo noi e chi avrà abiurato il proprio passato e avrà deciso di lottare nel FSI.
Augurateci ” buona fortuna”, anche con un tono da chi non ci crede, perche parlano i fatti e le pratiche dei militanti non le conclusioni dei singoli.
1) Che qualche militante di CasaPound abbia avuto problemi con la giustizia non vuol dire nulla : a) è un problema individuale , non di CasaPound ; b) anche tantissimi militanti di estrema sinistra hanno avuto problemi con la giustizia ; c) è logico che ogni tanto militanti antisistema si scontrino con la giustizia del sistema vigente . Premesso a) , b) e c) , il programma e i valori di CasaPound rimangono tali e sono pubblici e tu stesso dici di apprezzarli .
2) Che CasaPound abbia ricevuto qualche sostegno economico da qualche politico di An o ForzaItalia non vuole dire nulla : a) anche i movimenti di estrema sinistra degli anni ’60 e ’70 ricevevano sottobanco aiuti da qualche politico del PC ; b) questi aiuti ricevuti dimostrano soltanto che nell’ex PDL c’era qualcuno dei nostri infiltrato , e non che CasaPound sia uno strumento dell’ex PDL . Quello che CasaPound pensa di ForzaItalia è pubblico e lo sanno tutti : fate una ricerca di 10 secondi su google , vi usciranno centinaia di dichiarazioni insultanti .
Chi voglia ( e proponga di ) “marciare compatti per la Patria” , e chi invece contribuisca a dividere il fronte patriottico con dei pretesti sul nulla , è ormai sotto gli occhi di tutti i lettori .
E vabbhe allora la fai facile Valerio, nel senso che non puoi liquidare il mio commento con ” è un problema individuale ” la questione violenza quando è ben esercitata e disciplinata, anzi quasi evocata, in tantissimo dell’immaginario politico di CP, basta pensare alla mare di slogan sulle magliette o la cinghiammattanza ( rituale voluto da iannone, capo di CP )
Idem vale per il “supporto economico”, perchè anche qui stai liquidando molto facilmente la questione con ” non vuol dire nulla”, detto questo allora penso che sia valida qualsiasi alleanza, forse la migliore sarebbe con la Mafia, perche scegliere CP o M5S se posso allearmi ai Casalesi e farmi dare armi e soldi per prendere il potere ? Sta proprio qui la questione ” Dignità”, cioè scegliere che percorso fare, in che modo e con chi.
Pensa che, visto che mi inviti a cercare su google e informarmi, ho trovato loro pubblicazioni dove addirittura rimandano la paternità della Costituzione Italiana al Fascismo, con delle congetture che solo Adam Kadmon poteva fare di meglio., così giusto per continuare a mettere il cappello alle cose.
Quindi, nel aver letto il mio commento e nell’avermi attribuito una conclusione tipo ” ..il programma e i valori di CP rimangono tali e sono pubblici e TU STESSO DICI DI APPREZZARLI ” dove io non ho MAI DETTO DI APPREZZARE CP ne tantomeno il suo programma, ti invito a continuare la tua strada e la tua militanza in CP, del resto non mi sfugge aver capito che la difendi perche ne fai parte, mi raccomando però non metterti nei guai !!!