Taggato: M5s

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Il quadro parlamentare e quello sociale: le destre e la scomparsa della sinistra

di STEFANO D’ANDREA Siccome il M5S è un partito diretto dall’alto, è stato facile farne ideologicamente un altro PD, “onesto” per carità, ma ideologicamente un altro PD. Insomma, in Parlamento abbiamo una destra liberal per il grande capitalismo cosmopolita, per 3/5 “onesta” (M5S) e per 2/5% “corrotta” (il PD), parti destinate ad allearsi, perché con il proporzionale partiti che hanno le stesse idee devono stare per forza assieme. Appena appena diversa Forza Italia, composta per...

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Perché la legislatura durerà

di STEFANO D’ANDREA Molti credono che la prossima legislatura durerà poco, perché dalle urne non uscirà nessuna maggioranza. Tutto è possibile ma le probabilità che duri poco sono pochissime. Magari non durerà cinque anni. Forse ne durerà tre. Ma le possibilità che si vada a votare dopo alcuni mesi, eventualmente dopo un governo del Presidente, sono davvero pochissime. Nella Seconda Repubblica, morti i partiti, Bossi fece una volta cadere Berlusconi. Ma eravamo soltanto all’inizio. Successivamente...

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Col M5S toccheremo il fondo

di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara) La rete è una risorsa formidabile di relazioni e uno strumento potenziale di mobilitazione delle masse. Ha praticamente azzerato i costi di transazione nella trasmissione di conoscenza e nella circolazione dell’informazione, che viaggia alla velocità della luce verso un numero considerevole di destinatari ubicati in qualsivoglia angolo del pianeta. Questi possono fruirne in ogni momento e consultarla infinite volte all’occorrenza senza costi aggiuntivi. È innegabile che la rivoluzione tecnologica in...

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Lessico famigliare sovranista

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Ovvero: perchè il rispetto delle “regole” è doveroso per chi sa che l’esercizio effettivo della sovranità popolare coincide con la democrazia rappresentativa (cioè con i partiti) Domanda: ma siete sicuri che siamo noi del Fronte Sovranista Italiano ad essere dei settari trinariciuti irrimediabilmente refrattari ad ogni tipo di confronto, oppure sarà che oggi a volte su alcuni argomenti è come se non si parlasse nemmeno più la stessa lingua? Antefatto:...

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Professionismo politico, classe dirigente, militanza: facciamo un po’ di chiarezza.

di ALDO GIANNULI (docente di storia contemporanea) Uno dei miei articoli più recenti ha un po’ disorientato i lettori al punto che uno mi scrive: Sono confuso..
prima malediciamo i professionisti della politica…causa principe dell’allontanamento dalla politica dai cittadini … gente che è stata in politica per decenni, produttrice di disastri, servi dei poteri forti e allergici alla democrazia….ora me ne si esce con la necessità di avere dei professionisti della politica, gente che conosce i...

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La transizione

di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) L’oligarchia dominante non riesce più a influire sulla volontà del popolo, che comincia ad accedere alle informazioni tramite circuiti alternativi e a scoprire le bugie e anche le paure, le debolezze e i motivi che hanno spinto gli impostori a dirle. Ma questo vertice autoritario di buro-tecnocrati non tollera il dibattito democratico e dunque, per proteggere la sua “democrazia” dalla minaccia delle forze antagoniste, comincerà a censurare chi diffonde...

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La schizofrenia politica del M5S

di LUCA MANCINI (FSI Roma) Leggendo le dichiarazioni dei grillini nel corso degli ultimi due tre anni, sembra di essere dinanzi ad un caso di schizofrenia collettiva. Un giorno si è liberali e a favore dell’euro, l’altro si è socialisti e contro l’euro. Prima si abolisce il reato di clandestinità per gli immigrati, poi si diventa contro gli immigrati. Se poi si leggono le dichiarazioni di Di Maio, sembra di essere davanti ad una novella...

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La replica di Roberto Buffagni al FSI

Pubblichiamo la replica di Roberto Buffagni all’articolo scritto da Stefano D’Andrea e Paolo Di Remigio, riservandoci di proseguire il dialogo *** Grazie della replica articolata e cortese. Dal vostro scritto scelgo per ora tre punti chiave. Pur prefiggendomi la massima semplificazione, come si conviene a un’analisi che è anzitutto formale e strategica, non è possibile rispondervi, come sarebbe desiderabile, con maggior brevità. Sul resto, se lo vorrete, si potrà continuare a dibattere in seguito. I...

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La vittoria del ‘no’ e la sconfitta di Renzi

Sapir fa il punto sulla situazione italiana dopo il referendum: la sconfitta di Renzi, l’esecutore spensierato della folle austerità imposta dalla UE, porterà ad elezioni anticipate nel 2017, proprio mentre l’Italia deve affrontare la crisi del suo sistema bancario con una Germania non disposta a concessioni. Da elezioni immediate potrebbe uscire vincitore il partito di Grillo, meno legato a Bruxelles di quanto lo sia il PD; elezioni procrastinate rafforzerebbero Salvini, più coerentemente antieuropeista di Grillo:...

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M5S: le tre grandi falsità

di STEFANO D’ANDREA Il M5S, per diventare, eventualmente, un partito serio, deve sconfessare le tre grandi falsità sulle quali è stato costruito. Le tre falsità sono: 1) non esiste il potere, perché il movimento si può organizzare in modo che gli atti compiuti dai rappresentanti siano tutti esercizio del dovere. Al contrario, il potere esiste e sindaci, assessori, consiglieri regionali, assessori regionali, presidenti del consiglio, ministri, vertici di nomina politica delle autorità indipendenti, del CSM,...

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"Economia Democratica" intervista Martina Carletti del FSI

1) Buongiorno e grazie per aver accettato di rispondere a qualche domanda. Vuole presentarsi per chi non la conoscesse, e definire brevemente la neonata forza politica di cui fa parte? Come è nato FSI, com’è organizzato attualmente e quali sono i prossimi concreti passi all’interno dello scenario politico? Sono Martina Carletti, relatrice del documento programmatico sull’immigrazione del Fronte Sovranista Italiano, un partito nato il 5 giugno scorso a Roma e che rappresenta un’avanguardia politica e...

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Un Paese ormai disfatto (2a parte)

di GIANFRANCO LA GRASSA (economista) In questo periodo [gli anni Novanta, ndr], in Italia andò portando a termine la fine della prima Repubblica, cioè del regime Dc (e Psi) non più ritenuto necessario, e ci si propose – non riuscendoci, come già detto, per l’inettitudine di coloro cui si affidò il compito – di sostituirlo con quello degli ex piciisti ormai “bolliti” (in senso filoamericano) al punto giusto. Si portò comunque avanti il progetto di...