Taggato: allentamento della tradizione
di Alessandro Bolzonello Da ‘uomo di chiesa’, benché da qualche anno ‘alla finestra‘, osservo con interesse l’azione di papa Bergoglio. In virtù della mia storia, quindi della mia identità, lo faccio con profonda attenzione e coinvolgimento. Mantengo alta la convinzione che un ciclo storico-culturale sia da tempo concluso, che sia irreversibilmente consumata la capacità del cattolicesimo di comunicare e costruire senso e valore. Un’epoca è finita benché si trascini arrancando da anni; la Chiesa Cattolica...
di Alessandro Bolzonello Nel mio agire ho scelto di dare spazio alla fiducia. Confido nella sua forza aggregante e abilitante, altresì nella sua capacità di mobilitare le energie; contestualmente e inscindibilmente mi affido alla capacità di cogliere quando, quanto e con chi si possa effettivamente esercitare questa leva, consapevole che, una volta ben agita, diventa virtuosamente vincolante; difficile uscire dalle sue trame. In ogni caso è rischioso muoversi nell'orbita della fiducia. Tale concetto si pone...
di Alessandro Bolzonello Sotto i colpi della crisi la società dei consumi viene fortemente sollecitata: il paradigma del possesso vacilla, la ‘dittatura del superfluo’ non regge più. Gli inviti al consumo e alla spesa quale strategia per la crescita e lo sviluppo appaiono inconsistenti e anacronistici. È in atto un profondo rovesciamento dei fattori in campo: i profeti del risparmio, del riuso, dell’eco compatibilità da ‘vox clamantis in deserto’ si ritrovano in pole position per...
di Alessandro Bolzonello tea tri vuoti e inutili potrebbero affollarsi / se tu ti proponessi di recitare te Emilia Paranoica, CCCP Ecco i gesti, semplici, e le parole, essenziali, del nuovo vescovo di Roma, Francesco; apparse a tutti un colpo di spugna alla pesante e asfittica cultura dominante, sicuramente una rottura dei cliché comunicativi. Grande risonanza e grandi speranze, probabilmente eccessive. Che si parli di Chiesa o di Governo Italiano, oppure di ogni altra istituzione è...
di Alessandro Bolzonello Le dimissioni del Papa, l’affermazione politica del Movimento 5 Stelle, … la ‘crepa’ si apre e si propaga. Come la farfalla che con il suo battito d’ali innesca l’uragano, come il cadere della ghianda apre la fenditura che chiude un’Era, così il nostro tempo appare irrimediabilmente rotto e il suo divenire accelera, conclude forse il suo ciclo. Le tensioni accumulate hanno raggiunto la massima portata, le pressioni aumentano senza trovare sbocco. Premono,...
di Alessandro Bolzonello Non è un bel stare al mondo ‘questo’. Costretti a confrontarsi con l’inefficacia del consolidato: disorientamento; costretti a navigare a vista, senza prospettive: incertezza; costretti ad assistere all’esaurimento di un’epoca: dissolvimento. Dimítris Dimitriádis direbbe che ‘viviamo nella luce di una stella morta’. Viviamo, cioè, sul trascinamento di qualcosa che non c’è più. Muore il mondo che ci ha accolto e cresciuto, e un po’ noi con lui; perché, ci piaccia o meno,...
di Alessandro Bolzonello Luoghi pubblici. Nelle stazioni ferroviarie, nei centri commerciali, talvolta anche nelle piazze e nelle vie vengono riprodotte scritte, suoni e video. Luoghi quotidiani. Negli uffici, nelle stanze di casa, nelle automobili risuonano dati e informazioni. 'Non luoghi'. Lungo gli spostamenti, durante i viaggi, nelle pause e attese dilaga l’utilizzo di piccoli e potenti strumenti di ricezione e trasmissione. Ci ritroviamo invasi ma anche invadenti, con la 'facile' possibilità di essere raggiunti e...
di Alessandro Bolzonello ‘Le vite degli altri’ è un pregevole film di qualche anno fa. Nella Germania dell’Est degli anni Ottanta, Gerd Wiesler, capitano della Stasi, viene incaricato di spiare e tenere sotto controllo Georg Dreyman, famoso scrittore teatrale e intellettuale. Entra, si intromette abusivamente nella sua vita, anche in quella privata. Oggi è diventato facile ed usuale trovarsi nella condizione del capitano della Stasi: entrare in contatto con il ‘privato’ delle persone. Quello delle...
di Alessandro Bolzonello Non ho scelto di venire al mondo, ancor meno chi mi ha generato, sia dal punto di vista fisico che culturale. Mi ritrovo ad essere quel che sono, a vivere le giornate disponibili, a partire da questa posizione. In questo frangente le condizioni congiunturali non sono agevoli, bensì confuse e sconnesse. È chiaro che il ritmo di una lunga fase storica si è definitivamente rotto: è finito un ‘tempo’ e c’è poco...
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