Taggato: postmoderno

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Il ritorno dell’epica

di GIAMPIERO MARANO (RI Varese) Negli anni Novanta Carla Benedetti ha pubblicato libri indimenticati come Pasolini contro Calvino e L’ombra lunga dell’autore, nei quali contestava al post-moderno, in particolare a quello italiano, la pretesa tutta ideologica di chiudere per sempre i giochi, di celebrare il funerale della storia. Nel nuovo saggio da poco uscito presso Einaudi, La letteratura ci salverà dall’estinzione, il giudizio negativo dell’autrice si estende alla modernità tout court, in quanto coincidente con l’Antropocene –...

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Riflessioni per un neosocialismo (parte III)

di MARCO DI CROCE (FSI-Riconquistare l’Italia Roma) 9. L’elaborazione della filosofia della praxis in termini solo negativi ha portato all’incomunicabilità intergenerazionale del lavoro teorico svolto dalla classe dirigente italiana della prima repubblica. L’assenza di una elaborazione positiva della filosofia della praxis determinò, per il socialismo italiano, la necessità del riferimento in negativo a una serie di pensieri e circostanze note alla generazione che militava negli anni Venti e Trenta del Novecento, ma che non poté...

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Il postmoderno italiano (parte III)

di GIAMPIERO MARANO (FSI Varese) Negli anni Novanta l’influenza del magistero tondelliano si estende anche agli scrittori che prendono il nome di “Cannibali” dall’antologia einaudiana Gioventù cannibale (1996). L’apparizione dei Cannibali corrisponde a una fase di ulteriore sradicamento della letteratura italiana che, sempre meno legata alla tradizione nazionale anche nella sua variante sperimentale-avanguardistica e sempre più americanizzata, è ora infestata senza filtri di sorta da slang giovanili, personaggi televisivi insulsi, riferimenti iperrealistici a marchi commerciali, violenza...

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Il postmoderno italiano (parte II)

di GIAMPIERO MARANO (FSI Varese) Fine studioso di Rabelais, Cervantes, Beckett, Bachtin, come dimostrano i saggi teorici di Finzioni occidentali (1975), Gianni Celati pubblica nel 1978 il romanzo Lunario del paradiso (riedito diciotto anni più tardi), storia di un temerario e squattrinato ventenne che si trasferisce in Germania per amore della giovanissima Antje. Il registro prescelto è quello comico, e proprio in chiave “carnevalesca” e dissacratoria si delinea in Celati il rifiuto dellidentità nazionale tipico...

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Il postmoderno italiano (parte I)

di GIAMPIERO MARANO (FSI Varese) L’opera postmoderna cita, assembla, riscrive. E pratica così un gioco assassino che ha l’obiettivo di liberarsi dell’ombra opprimente dell’autore, grumo di pensiero e resistenza critica inassimilabile dal globalismo in ascesa veemente quanto fluida. Come la dottrina tradizionale dell’arte, ma da una prospettiva esattamente rovesciata, anche il postmoderno mette in discussione la centralità dell’autore. È vero che, come sostiene Roland Barthes, l’inizio della scrittura coincide con l’ingresso dell’autore nella propria morte; ma questa morte interpretata dalla...

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Il mito di Narciso, paradigma dell’era post-moderna

di FEDERICA FRANCESCONI Se c’è un mito che rappresenta bene la deriva autarchica dell’età post-moderna, questo è quello di Narciso, l’eterno giovane che vive della sua sola immagine riflessa, senza curarsi di ciò che gli sta attorno. Ogni aspetto dell’attuale vita politica, sociale e culturale ha un qualcosa che richiama il narcisismo patologico, dallo scollamento di gran parte della classe dei governanti dai reali bisogni della gente, spregiativamente chiamato il popolino fannullone, alla una figura...

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Note sulla postmodernità: intervista a Michel Maffesoli

di VINCENZO SUSCA (politicaonline.it, 28.4.2005) Maffesoli è uno degli intellettuali europei maggiormente disposti ad interpretare i fermenti del tempo nuovo sfuggendo da una griglia di lettura oscura e tendenzialmente apocalittica. Insignito della carica di professore ordinario alla Sorbonne di Parigi alla fresca età di 38 anni, non ha mai smesso di assegnare dignità scientifica ai fenomeni verso i quali abitualmente le discipline scientifiche riversano più scetticismo se non indifferenza: i lati banali e tragici che...