Categoria: Analisi politica
È scomparso ieri Danilo Zolo, filosofo e fondatore di “Jura gentium”, centro di filosofia del diritto internazionale e della politica globale. Ci lascia una delle poche voci critiche e non omologate al pensiero unico degli ultimi decenni. di DANILO ZOLO Il trionfo dell’economia di mercato non ha soltanto messo in crisi lo Stato democratico nella sua forma di Welfare state: ha coinvolto l’intera esperienza delle istituzioni liberaldemocratiche occidentali. Il termine “sicurezza” è sempre meno associato ai...
di GIANVITTORIO DOMINI (FSI Genova) Il Decreto Dignità diventa legge. Con 155 voti favorevoli, 125 contrari (e un solo astenuto) l’Aula del Senato ha definitivamente approvato il decreto «Dignità». Nella giornata di ieri, il Senato ha dato così l’ok al testo del D.L. 87/2018. Il testo non ha subito correzioni in commissione rispetto a quello licenziato dalla Camera il 2 agosto; il Senato ha infatti approvato senza modifiche il testo che era stato approvato dalla...
di ANDREA ZHOK (FSI Trieste) 1. La chiamata alle armi A commento dell’attentato a Charlie Hebdo sulla prima pagina del Corriere della Sera del 10/01/2015 campeggiava un articolo del noto editorialista Piero Ostellino, dal titolo “Il buonismo che ci accieca”. Secondo l’autore l’Occidente (e l’Italia in particolare) soffrirebbe di “un’identità ambigua e compromissoria”, e il nostro “buonismo retorico, politicamente corretto” sarebbe incapace di guardare la realtà, portando solo a “patetiche invocazioni al dialogo”. I responsabili di questa...
di SIMONE GARILLI (FSI Mantova) Dice Marco Travaglio: “I Governi intelligenti le voci critiche e autorevoli come quella di Boeri dovrebbero attirarle e incoraggiarle, non respingerle. Evitare accuratamente di circondarsi di yesman”. Perché Boeri sarebbe una voce critica autorevole? Per il semplice motivo che ha attaccato sia il governo Conte che il governo Renzi, ciò che, secondo il direttore del Fatto Quotidiano, “lo rende immune da qualunque sospetto di collusione con i partiti”. Travaglio maschera...
di LUCIANO DEL VECCHIO (FSI Bologna) Interpretare gli avvenimenti in corso come l’espressione dello scontro fra globalisti e sovranisti, pro o contro l’Unione Europea, o come un problema umanitario di atteggiamento del governo italiano verso i migranti, non deve impedirci di cogliere la questione, non meno importante e vitale, del ruolo che l’Italia ha non solo il diritto ma anche il dovere e quasi l’obbligo di svolgere nel “suo” Mediterraneo, dove sono minacciati i suoi...
di LUCA MANCINI (FSI Roma) Il sovranismo è Patria e giustizia sociale. Il sovranismo è orgoglio per la propria storia e tradizione, la quale va difesa e tramandata. Il sovranismo è lotta per la libertà e la difesa della patria dal giogo straniero. Il sovranismo è riconoscersi come membri di una medesima comunità, come fratelli. Il sovranismo è anteporre il bene della collettività a quello individuale. Il sovranismo è partecipazione dei cittadini alla res publica....
di CARLO GALLI Non basta tenere i fermi i principi fondamentali della Carta costituzionale perché si possa dire che non si cambia la sostanza della Costituzione. Questa è modificata radicalmente anche se si lascia invariata e intatta la lettera dei principi fondamentali. Il principio fondamentale che «l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro» ha di per sé un contenuto decisivo, che è precisamente ciò di cui stiamo parlando: cioè il rapporto fra politica...
Il Presidente del FSI – Fronte Sovranista Italiano, Stefano D’Andrea, apre i lavori della 3ª Assemblea nazionale del partito dipingendo lo scenario che si è aperto per l’Italia all’esito del voto politico del 4 marzo 2018 e illustrando la nuova fase del percorso che attende i sovranisti nei prossimi anni. Roma, 27/05/2018, Teatro dell’Angelo.
di SIMONE GARILLI (FSI Mantova) Nel processo di riforma dell’Unione Europea, reso necessario dall’ascesa elettorale dei cosiddetti populismi, sono due le posizioni che si contendono la scena: più Europa alla francese e più Europa alla tedesca. Ad oggi sono completamente assenti, vale a dire non rappresentate, sia la prospettiva meno-europeista (un parziale passo indietro, con allentamento delle regole fiscali o addirittura la messa in discussione dell’euro, ma non del mercato unico), sia la prospettiva sovranista...
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara) 1) Draghi torna a tuonare: «L’euro è irreversibile». Mi dispiace deludere qualcuno, ma gli architetti dell’Unione Europea l’euro non lo molleranno. Ogni apparente passo indietro nasconde una rincorsa per un balzo in avanti. Le possibili evoluzioni sono da tempo sul tavolo. 2) Su quel tavolo (quello sul quale qualcuno ancora si illude di sbattere i pugni) gli EUROBOND si trovano almeno dal 2010. Agli albori di questa interminabile “crisi” tutti...
di LUCA MANCINI (FSI Roma) Nei giorni successivi al rifiuto di Mattarella sul governo Conte, Salvini e Di Maio si sono affrettati nel dire che essi non vogliono uscire dall’euro, ma che la loro azione è volta alla riforma dell’eurozona. Tale atteggiamento riformista potremmo definirlo più euroscettico che sovranista, nel senso che essi criticano indubbiamente l’euro e i parametri europei, poiché scettici nei loro confronti, ma non vogliono eliminarli del tutto e ridare perciò interamente...
di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) In questi giorni bui per la democrazia e per la nostra Repubblica mi sono imbattuto nella ennesima giravolta di uno degli intellettuali più confusi della storia recente del nostro Paese, quell’Alberto Asor Rosa il quale ancora nel 2011 auspicava (contro Berlusconi) che “la democrazia si salvasse “forzando le sue stesse regole”, e che in un articolo su “Micromega”, a proposito della clamorosa esondazione di Mattarella dall’alveo di quelle che sarebbero le...
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