ARS, M5S e sovranisti pentastellati

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3 risposte

  1. domenico ha detto:

    questo è parlar chiaro.

  2. Vincenzo Cucinotta ha detto:

    Forse non va che non consideri che le alleanze si fanno non con chi la pensa esattamente come noi (sennò, perchè non stare tutti nella stessa organizzazione), ma con chi, pur pensandola diversamente da noi in taluni aspetti non secondari, può praticare con noi progetti comuni, a volte anche limitati nel tempo e nello spazio. 

    Mi pare che la politica delle alleanze sia un aspetto fondamentale della politica.

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Ma le alleanze si fanno tra soggetti dotati di una minima omogeneità. Tipo un partito al 3-4% e un partito al 22% possono allearsi per cercare di prendere assieme il premio di maggioranza. Oppure dopo le elezioni, in un sistema parlamentare, i partiti si alleano con i meno dissimili per elaborare un programma di governo.

    Al contrario una associazione di 250 persone che proponesse una alleanza a un partito che ha il 22% dei consensi – quindi, mi sembra, 8 milioni di voti – sarebbe un'associazione di squinternati, squilibrati, insensati, privi di senso pratico.

    Una associazione di 250 persone lavora per le proprie idee, che sono innovative, radicali e di avanguardia, per portare qualche migliaio di persone su quelle idee. Se le idee non sono innovative, radicali, di avanguardia, la piccola associazione non ha un potenziale senso pratico, perché c'è già la Lega e c'è il M5S (e ormai Tremonti, Prodi, Fassina).

    Quindi creiamo un movimento sovranista del 5-6% e  POI ci alleiamo e piano piano prendiamo l'egemonia.  PRIMA CHE ESISTA IL SOGGETTO, PREDICARE AZIONI O ALLEANZE DEL SOGGETTO NON HA SENSO.

    Purtroppo molti commentatori di politica, anche acuti, rimuovono tutta la prima fase necessaria di costruzione del soggetto e scrivono come se il soggetto esistesse, o scambiando per il soggetto piccole associazioni o la somma di piccole associazioni, la maggior parte delle quali virtuali.

    Il lungo lavoro di costruzione del soggetto (che per il M5S è durato 7 anni: con chi si alleava il M5S durante quegli anni? Giustamente con nessuno, perché Grillo e Casaleggio hanno cervello fine), che è la cosa più bella e importante, perché e'  LAVORO, è rimosso da chi non vuol lavorare, per età, (creduta) incapacità, caratteriale pigrizia, nonché da chi è privo di senso pratico ed è frettoloso consumatore.

    Ovviamente tu, caro Vincenzo, che sei acutissimo, appartieni alla prima categoria.

    In secondo luogo, raggiunta una reale consistenza, allearsi con chi ha idee simili non corrisponde ad una necessità. Tutto dipende dalla situazione concreta. Può essere utile allearsi – e talvolta può essere utile un'alleanza solida, talaltra un'alleanza tattica – e può essere utile non allearsi (Mitterand ha distrutto il pcf scegliendolo come avversario; ciò che Craxi non riusci' a fare con il PCI).

    Per ora noi come avanguardia dobbiamo soltanto portare avanti le nostre idee: "riconquistare la sovranita'" "sovranismo" "irrimediabile contrasto tra costituzione e trattati" "il problema è l'unione europea non il solo euro" "vincolare la circolazione dei capitali" "distruggere l'unione europea" "l'unione europea è un mostro" sono posizioni e terminologia che si vanno diffondendo. Noi siamo stati tra i primi a utilizzare questa terminologia e a proporre questi principi.

    Questo è ciò che dobbiamo continuare a fare. Di partiti euroscettici, come ho scritto, ne avremo a bizzeffe (Prodi, Fassina, Tremonti sono ormai già contro l'euro, che piano piano sarà smantellato; ben presto si deciderà anche Berlusconi). Un nuovo partito soltanto "euroscettico" non serve a nulla: Prodi Fassina eTremonti sono molto più euroscettici del M5S.

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