L'organizzazione del potere nel M5S e Davide Casaleggio
Nel M5S il potere è ripartito tra sei centri di decisionali, due maggiori e quattro minori.
Il primo è il potere di gestione del sito, potere che consegue al possesso della maggioranza delle azioni o quote della società che è titolare del sito. E’ il potere di scegliere i temi e il taglio degli articoli, le priorità, quindi il potere di conformare l’opinione di attivisti e stretti simpatizzanti; ed è il potere di condurre campagne contro idee persone e gruppi di persone. Dunque, un potere rilevante che tuttavia è anche un potere che può essere sostituito, creando un altro sito e togliendo ai titolari del sito attuale il diritto di utilizzare il simbolo e il nome del M5S.
Il secondo potere è il potere carismatico e diremmo simbolico, ma in senso particolare. Grillo è, infatti , il titolare del nome e del simbolo del partito. Grillo è anche la persona che ha promosso la creazione del partito e ha dato un contributo mastodontico alla creazione e alla generazione del consenso. Nessuno oggi e anche domani o dopodomani potrebbe cacciare Grillo, il quale è “intoccabile” ed è anche il saggio chiamato a decidere nelle situazioni di crisi. E’ dunque il capo carismatico del partito, con la particolarità che preferisce limitarsi a sponsorizzare il partito, stare fuori dall’“ordinario esercizio del potere” e limitarsi a indirizzare e a intervenire davvero soltanto nelle situazioni di crisi.
Il terzo potere, il primo di quelli minori, è il Direttorio, che però è un organo che Grillo e Casaleggio hanno proposto, compresi i nomi dei membri, all’assemblea virtuale dei 35.000 attivisti-tastieristi (che mediamente partecipano alle votazioni importanti), la quale lo ha approvato. Si tratta dunque di un potere non originario, come gli altri e due ma derivato (dai due poteri originari). Il successore di Gianroberto Casaleggio, sia esso il figlio Davide o altri, erediterà il potere di co-nominare il direttorio? Non lo sappiamo, sia perché non conosciamo i patti, sia perché i patti di questo tipo sono orali.
Il quarto potere poi è l’assemblea telematica. Esso è un potere condizionato, perché i membri dell’assemblea telematica sono in parte rilevante frequentatori del sito della Casaleggio e dunque la loro opinione è stata conformata (anche) dalla Casaleggio. Comunque, in caso di lite e di scontro, l’assemblea potrebbe trovarsi nella possibilità di dover prendere posizione e quindi di esercitare effettivamente il potere. L’assemblea telematica decide inoltre sui temi che possono dividere elettori, simpatizzanti e attivisti (immigrazione, diritti civili bioetici e altro), sebbene Grillo, Casaleggio e il Direttorio per mantenere l’equilibrio, possano sempre decidere di lasciare ai parlamentari libertà di coscienza e di voto in determinate materie.
Il quinto potere è quello dei parlamentari, che non sono, ovviamente, “rappresentanti dell’assemblea telematica”. Il grosso del lavoro parlamentare, quello ordinario, è svolto dai Parlamentari in completa autonomia (ma sul vincolo derivante dai meet up si veda tra breve), forse con maggior autonomia rispetto ai parlamentari di altri partiti, che devono sottostare alle direttive prese dalla Direzione o dalla Segreteria del partito: soltanto nelle materie in cui si esprime l’assemblea telematica i parlamentari sono vincolati. I più capaci di essi, inoltre, stanno costruendo, di fatto, un consenso nei collegi. Alcuni, sebbene non tutti, potrebbero acquisire un certo peso in caso di forti contrasti o paventate scissioni.
Infine ci sono i meet up. Essi possono condizionare e talvolta condizionano pesantemente le posizioni dei parlamentari espressi nella provincia, soprattutto nel caso in cui i parlamentari possano essere rieletti. In certo senso si può dire che i meetupers sono dei grandi elettori. I meet up, inoltre, sono stati talvolta il punto di riferimento, per l’espulsione di parlamentari. Se in genere i meet up sono di fatto uno strumento dei poteri originari, tuttavia essi formalmente e certamente in situazioni di crisi, potrebbero assumere un ruolo rilevante nella determinazione degli equilibri di potere.
Complessivamente, la struttura organizzativa e la distribuzione del potere, non è illogica e disfunzionale, e non sembra avere punti debolissimi. Quand’anche fosse vero che Gianroberto Casaleggio stia per cessare di svolgere il proprio ruolo nel M5S e che in qualche modo, totalmente o parzialmente, gli succederà il figlio Davide, la struttura organizzativa del M5S dovrebbe resistere bene a eventuali scossoni e non è nemmeno probabile che gli scossoni si verificheranno, anche in ragione della esistenza di un capo carismatico.
Casaleggio, un grande, indiscutibile professionista che ha importato in Italia l’ utilizzo del marketing applicato alla politica.
***La criminalità finanziaria, grazie alla sua straordinaria abilità nell’ intrappolare e depistare dal nemico vero la vitale forza oppositiva degli Italiani e soprattutto dei giovani, ha potuto indisturbata, senza che nessuno concretamente si opponesse, usurpare le nostre sovranità costituzionali, devastare il nostro tessuto produttivo, azzerare i diritti dei lavoratori, attaccare le conquiste sociali degli italiani, intrappolare il Paese in un debito pubblico ormai impagabile che scientificamente porta al fallimento certo, all’ insolvenza ed all’ esproprio dei beni pubblici e privati del nostro Paese.
***Gli italiani terribilmente soli, privi di una seria ed autentica opposizione contro i nemici veri , oggi continuano a subire la stretta finale di decisioni prese altrove ed eseguite cinicamente da una classe politica asservita ed antisociale.
***Gli usurai lo rimpiangeranno.
BRAVISSIMO!!! MI AUGURO CHE SI ABBIA LE IDEE CHIARE!!!
AUGURI VIVISSIMI A NOI E ALLA GENTE PER BENE CHE C’E’ ANCORA IN QUESTO NOSTRO DISGRAZIATO PAESE CHIAMATO ITALIA E CHE ASPETTA CHE QUALCUNO LA RISCATTI! GRAZIE!!
Caro Stefano, l’assemblea telematica non è mai esistita e mai esisterà. Nessuna delle “presunte votazioni” che sono state promosse dalla società di Casaleggio (di questo parliamo e smettiamola di parlare di partito) è stata mai verificata da una parte terza e indipendente e i risultati non sono mai stati comprovati. La stampa di regime, per proprio comodo (un’opposizione controllabile ed eterogenea è sempre utile), ha sempre spacciato questi risultati come fossero il vangelo. Le presunte votazioni telematiche, hanno sempre restituito risultati quanto meno discutibili che, come nel caso della mia esperienza, non hanno mai retto alla “conta” dei votanti (quelli veri). Quindi la “bufala” del concorso della base alle decisioni dei vertici aziendali è ora che venga urlata in tutta la sua invadenza bovina. Seconda bufala, i meet up non condizionano proprio nulla e tanto meno le decisioni dei parlamentari che una volta eletti sono letteralmente “spariti” dalla circolazione lasciando gli attivisti a chiedersi in che modo potessero rapportarsi al loro presunto lavoro. Mi fermo qui perchè potrei raccontatrti cose di cui in questa sede non è opportuno parlare. Ora che Casaleggio, l’uomo dell’inno alla legge Fornero e dei tagli alla spesa pubblica (carta canta), non c’è più, sono pronto a scommettere che il M5S perderà molti pezzi della sua struttura originaria.
Caro Nicola,
ciò che mi dici sui Meet Up non corrisponde minimamente a ciò che mi dice Simone Garilli, che pure ben conosce a fondo il M5S. Ben è possibile che le situazioni siano diverse da luogo a luogo. Resta il fatto che se le primarie la prossima volta saranno a base provinciale, saranno i meet up provinciali a scegliere i candidati.
Per quanto riguarda l’assemblea telematica, essa ha comunque un ruolo modesto nella effettiva organizzazione; è composta da circa 35000 persone delle quali oltre 5000 si sono candidate alle parlamentarie europee (avrei voluto conoscere i risultati,per verificare se 2000-3000 persone abbiano preso un sol voto dipreferenza); è composta da 30.000 persone che non hanno aperto il dibattito sul fatto che si siano candidate 5000 persone :) ; è composta in gran parte da persone che hanno come fonte di informazione quasi esclusiva il blog della Casaleggio; ed è composta da persone che trovano normale che nel M5S ci sia l’ala sovranista (Di battista), l’ala quasi sovranista (Di maio), l’ala che ignora il problema della sovranità e poi l’ala animalista, l’ala che vorrebbe le famiglie con 5 coniugi, l’ala vegana, l’ala filoamericana, l’ala filoputiniana, l’ala antiputinista e antiamericana e così via. Il problema che tu poni, perciò, mi sembra davvero poco rilevante. Né mi sembra che i risultati delle votazioni siano stati così lontani dal modo di pensare degli attivisti del M5S che io conosco; anzi sono sempre stati perfettamente in linea.
Francamente, per me, l’orrore è l’idea stessa di assemblea telematica, che non è un’assemblea, dove le mozioni, previamente pensate e scritte, vengono esposte e argomentate, insomma dove c’è una discussione. E’ semplicemente un sondaggio. E come sai i sondaggi per loro natura manipolano e sono manipolati.