Talete
di Tonguessy
Nell'articolo precedente su Atene sono saltate fuori delle interessanti notizie: i tiranni non avevano quell'accezione sanguinaria che oggi tributiamo loro, e la differenza tra democrazia e oligarchia non era matematica, dato che il numero dei partecipanti attivi alla vita politica della polis era grosso modo uguale.[1]
Un aspetto che da sempre lega la classe borghese a scienza e tecnologia ce lo offre Talete di Mileto, considerato il primo filosofo della storia e contemporaneo dell'espansione coloniale greca e di quel Solone che gettò le basi della democrazia ateniese.
Non è una coincidenza, tutt'altro.
« Talete di Mileto fu senza dubbio il più importante tra quei sette uomini famosi per la loro sapienza – e infatti tra i Greci fu il primo scopritore della geometria, l'osservatore sicurissimo della natura, lo studioso dottissimo delle stelle »[2]
Cicerone e Aristotele narrano il seguente aneddoto:
« …siccome, povero com'era, gli rinfacciavano l'inutilità della filosofia, avendo previsto in base a calcoli astronomici un'abbondante raccolta di olive, ancora in pieno inverno, pur disponendo di poco denaro, si accaparrò tutti i frantoi di Mileto e di Chio per una cifra irrisoria, dal momento che non ve n'era alcuna richiesta; quando giunse il tempo della raccolta, cercando in tanti urgentemente tutti i frantoi disponibili, egli li affittò al prezzo che volle imporre, raccogliendo così molte ricchezze e dimostrando che per i filosofi è molto facile arricchirsi, ma tuttavia non si preoccupano di questo. »
Non si capisce bene come sia qui dimostrata l'utilità della filosofia. Tutt'al più questo aneddoto chiarisce che la speculazione (leggi monopolio) sugli alimenti e sui servizi genera grandi guadagni. Tanto allora quanto oggi. Questo episodio tutt'altro che marginale chiarisce invece il rapporto tra commercio, filosofia e scienza di quei giorni e di quelli a venire.
Talete monopolizza i frantoi come prova della capacità dell'uomo di sfruttare le circostanze favorevoli per arricchirsi anche se poi "non si preoccupa" di rifarlo, avendo ben altro a cui pensare. Il fatto è che il primo filosofo-geometra della storia ha ormai insegnato come si specula e questo lo rende responsabile: i suoi contemporanei impararono un metodo che, ahinoi, è poi diventato prassi quotidiana.
Un'altra cosa interessante che Talete ci regala non è la sua ascesi, il suo distacco dalle cose materiali, ma la geometria. Talete introduce la capacità di misurare gli spazi. Misura con precisione l'altezza della piramide di Cheope grazie ad un teorema che poi sarà attribuito ad Euclide.
La domanda è: cosa se ne facevano dell'altezza della piramide di Cheope? Di quella nulla, credo, se non come argomento da salotti buoni. Al contrario conoscere la distanza delle navi dal porto era un dato molto importante per tutti i mercanti che aspettavano le merci in transito.
Ci informa Wiki che tra le colonie greche dell'Asia minore "l'economia registra un accentuato sviluppo, favorito dall'intensificarsi dei traffici marittimi. Mileto è la prima delle città, per la ricchezza dei suoi palazzi e dei suoi templi, per il fervore delle iniziative commerciali e della ricerca tecnico-scientifica che favorisce la crescita delle condizioni economiche (tra l'altro è anche una delle prime città ad introdurre l'uso della moneta nelle transazioni commerciali, ndr)….Mentre aumenta il numero degli artigiani e dei commercianti, diminuisce quello dei contadini."[3]
Ecco spiegata l'origine della geometria.
"Sembra che egli (Talete ndr) abbia scoperto come calcolare la distanza di un battello in mare per mezzo di rilievi presi in due punti a terra".[4]
Seguirà la misurazione dei terreni a scopi commerciali fino ad arrivare al moderno geometra che, assieme al cognato assessore all'urbanistica, cementifica il territorio per la gioia dei palazzinari e del terziario.
Capito il loop? Crescita ecomomica, crescita della classe borghese, crescita della ricerca tecnico-scientifica che porta ad ulteriore crescita dell'economia, della classe borghese e della ricerca. Il terziario si ingrandisce a spese del primario, e conseguentemente l'aristocrazia perde potere essendo sostenuta dal latifondo in costante discesa come numero di addetti e importanza. Il sistema politico che andava bene per la classe aritocratica deve essere rimodellato per permettere alla classe borghese di governare senza troppi problemi.
La democrazia, appunto.
[1]https://www.appelloalpopolo.it/?p=2499
[2]"Florida" Lucio Apuleio, 18
[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Talete
[4]"Storia della filosofia occidentale" B. Russell pg.45
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[…] Li linko e basta, in ordine sparso. Questa settimana valeva la pena di cliccare: Tonguessy: Talete Crisis: E poi si dice che a pensar male… Scienza Marcia: Nucleare: un altro… […]
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