11 settembre: la terza verità
La storia ufficiale dell’11 settembre è un sacco di bugie. Per la comunità alternativa, questo sembra essere un dato di fatto. Ma cosa è successo veramente? Una nuova serie di rivelazioni da un vecchio membro dell’intelligence nucleare russa ha scosso anche coloro che credevano di aver chiare le cose dietro le quinte.
Dimitri Khalezov
Come sono crollare esattamente le Torri Gemelle? L’analisi di un esperto in esplosioni nucleari ci porta ad una sorprendente conclusione.
Quando il mondo vide come gli aerei colpirono le Torri Gemelle del World Trade Center a New York e come queste sono crollate tra le nuvole di polvere durante gli eventi dell’11 settembre, rimase sufficientemente impressionata per considerare i fatti sotto certo livello di osservazione. Da allora, uno strano concetto è cresciuto nella loro mente: come è possibile che aerei di alluminio potessero penetrare edifici realizzati interamente in acciaio e come il combustibile dell’aereo potesse fondere quelle solide strutture fino a ridurle in polvere sottile e microscopica?
Prima o poi queste ridicole idee sarebbero state scartate: il crollo delle torri non aveva nulla a che fare con gli aerei o con l'incendio teoricamente causato da questi. Questo è un fatto che negli ultimi anni interessa gli statunitensi scontenti della la versione ufficiale dell’11 settembre. Superato lo shock iniziale, molti cominciarono a notare le incongruenze in quella versione non erano poche.
La prima cosa che richiamò l’attenzione è stato che l’ordine in cui crollarono le torri non corrispondeva all’ordine con cui furono colpite dagli aerei. La Torre Sud, seconda nell’impatto, è collassata per prima, mentre che la Torre Nord, che fu colpita prima, è collassata dopo. Questo significa che al “fuoco” ci volle un’ora e quarantadue minuti per far collassare la prima torre e solo cinquantasei minuti per far collassare la seconda. Considerando che le fiamme in entrambe le torri furono causate approssimativamente dalla stessa quantità di combustibile e considerando che le torri erano gemelle (e assolutamente identiche in quanto a struttura), questa sarebbe il primo segnale che i crolli non c’entravano nulla con l'incendio.
La seguente scoperta arrivò quando gli investigatori dell’11/9 cominciarono a considerare che l’edificio 7 (enorme e robusto grattacielo con una struttura in metallo di 47 piani) crollò in modo simile lo stesso giorno senza aver subito l’impatto di nessun aereo. Se il collasso delle torri fu attribuito ufficialmente al combustibile che gli “aerei” trasportavano, il collasso dell’edificio 7 risultava inspiegabile, al punto che il rapporto ufficiale della Commissione sull’11/9 preferì non nominarlo, come se il crollo di un moderno grattacielo di 47 piani non fosse degno di una sola parola.
I confronti di questi tre fatti, più una serie di irregolarità relative al collasso, indusse i primi ricercatori sull’11/9 a pensare che erano stati ingannati dalle autorità e che la distruzione del WTC non c’entrava nulla né con il combustibile né con gli “aerei” perché veramente gli aerei erano inutili. Il solo crollo dell’edificio 7 del WTC il pomeriggio dell’11 settembre 2001 provò che gli aerei risultavano superflui e che il crollo del WTC sarebbe successo comunque, indipendentemente da qualsiasi aereo. Qualcuno semplicemente aveva bisogno che il WTC crollasse e questo era il motivo del suo crollo.
A questo punto cominciò il cosiddetto “Movimento sulla Verità dell’11/9”.
Allora la gente cominciò ad accusare il governo degli Stati Uniti di aver demolito intenzionalmente il WTC in un processo industriale chiamato “demolizione controllata”. Sempre più persone negli USA accusarono il governo di essere il principale responsabile degli attacchi e infine, più del 65% della popolazione statunitense ha detto di non credere alla spiegazione ufficiale sugli attacchi dell’11/9 e la caduta del WTC. Veramente, chiunque abbia visto attentamente la copertura di quei momenti, può ricordare le immagini quando la “terza esplosione” fu menzionata:
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E comprensibilmente, la maggior parte delle persone che non erano d’accordo con la versione ufficiale del “combustibile”, accusarono il governo degli USA di aver demolito intenzionalmente il WTC. Ma, loro non hanno le conoscenze sufficienti sui processi di demolizione in generale né di come era strutturato il WTC in modo particolare. Da qui sorsero teorie cospirazioniste che suggerivano che il WTC fosse stato teoricamente seminato con esplosivi o che fu demolito usando “nano-termite” (una mistica sostanza della quale non si aveva conoscenza fino a quella data), che fu usata “come rivestimento” in ogni parte di acciaio delle strutture delle torri. Esistono teorie molto più bizzarre che incolpano il collasso degli edifici dell’uso di armi di alta tecnologia, come raggi laser lanciati dallo spazio, ad esempio. Certamente nessuno di questi teorici si è messo d’accordo con l’altro e così hanno perso il loro tempo non solo accusando il governo di essere il principale colpevole ma accusandosi reciprocamente per “confondere le acque della verità”.
Il problema con loro è che ignorano quello che veramente è successo nel WTC e, principalmente, ignorano perché è successo il modo in cui è successo.
L’autore di questo articolo cercherà di presentare qualcosa di diverso. Invece di presentare un’altra teoria del complotto, presenterà un’opinione esperta, unita alla sua testimonianza oculare sulla sua esperienza e conoscenza dato il suo vecchio incarico nell’armata sovietica. Come risultato di questo contributo, spero, che il lettore possa avere una miglior comprensione riguardante la demolizione del WTC rispetto a quella che può trovare in qualsiasi forum riguardante l’11-sett.
Zona Zero (Ground Zero) e zona zero (ground zero)
Per iniziare, vorrei ricordare a tutti che la zona originale del WTC a New York è chiamata “Zona Zero”(Ground Zero). Molti sembrano non sapere cosa significano queste parole “zona zero” e l’importanza che rappresentano. Molti prendono “Ground Zero” per il suo nome proprio, come se fosse il nome di una città o quello di una nave. Ma, pochi ricordano che questo strano nome “zona zero”(ground zero) fu data alla zona del WTC in modo troppo veloce, trattandosi di un “nome proprio”. Quasi immediatamente dopo la caduta delle torri (un’ora prima della caduta dell’edificio 7), cioè, a mezzogiorno dell’11 settembre 2001, quasi tutti gli ufficiali e anche alcuni giornalisti cominciarono a parlare della zona come della “ground zero”. Tutti i giornali pubblicati il giorno seguente chiamavano la zona del WTC come “zona zero”. All’epoca, queste parole erano scritte in minuscolo. L’uso di “zona zero” in relazione all’area del WTC continuò il 12 settembre del 2001 e alcune agenzie continuarono ad usarla in minuscolo fino al 13 settembre 2001. Solo allora, come se qualcuno avesse scoperto il suo errore, questo strano nome fu cambiato di status per trasformarlo in “Zona Zero”, in maiuscolo e, come tale, alla fine si è trasformato in un nome proprio. Ma cosa accade con “zona zero” in minuscolo, cioè, quello ancora senza lo status di “nome proprio”?
Perché chiamare così l’area del WTC immediatamente dopo la caduta delle torri? Fu per caso un errore dovuto alla confusione che si viveva in mezzo agli eventi dell’11/9? Potrei rispondere di “si”. E 'stato sicuramente un errore causato dalla confusione. Ma non fu un errore nel senso che il nome sbagliato è stato scelto per nominare appunto il WTC, semplicemente perché era molto presto in quel momento da figurarsi un nome appropriato. Di fatto, gli esperti della Difesa Civile hanno fatto bene a chiamare l’aera come “zona zero”. Non vi era alcun errore in tale designazione. Quella era “zona zero” nel modo in cui la difesa civile lo intende. Ma è stato assolutamente un errore nel senso che quelle parole strane “zona zero” furono inavvertitamente filtrate ai giornalisti e attraverso loro al pubblico in generale. Dopo ciò è stato troppo tardi per sopprimere quella strana denominazione della difesa civile, e quindi, i disperati ufficiali statunitensi non hanno avuto altra opzione che mettere le maiuscole a queste sedicenti parole e trasformare queste parole sediziose della difesa civile in “Nome Proprio”.
Per iniziare, vorrei citare qui, un’affermazione detta da uno degli eroi dell’11/9, il detective John Walcott, un salvatore della “Zona Zero” che ha dedicato molto tempo a rimuovere le macerie della zona del WTC. Ha trascorso lì il tempo sufficiente per sviluppare una strana malattia: leucemia mielogena nella sua forma terminale. Solo due punti di questa dichiarazione in un articolo inquietante chiamato “Morte per polvere” (la storia completa è qui: http://www.villagevoice.com/2006-11-21/news/death-by-dust/ ) che ci ha portato a conoscere questo tipo di cose “inspiegabili”- che il lettore avrà bisogno come premessa basica per poter capire il punto principale di questo articolo- Entrambi i paragrafi parlano della polvere e della radiazione:
* “….siccome Walcott era detective, ha passato i suoi cinque mesi di lavoro non solo nella “Zona Zero” ma anche a Fresh Kills. Così come lo soffocava l’aria impura del basso Manhattan, lo spaventava anche la discarica di Staten Island (terreno dove si depositavano le macerie dell’11/9- Ndr)- Walcott sapeva che nelle torri tutto era crollato: tavoli, luci, pc. Ma oltre all’abituale trama d’acciaio, il detrito che esaminò consisteva in piccolissime particole di polvere, cioè, non c’erano resti di mobili, né di apparecchiature elettriche e neanche il mouse di un computer.
Spesso, i detective solevano rifugiarsi in baracche di legno, nell' intento di allontanarsi da quello che Walcott chiamava “quella maledetta aria cattiva”. Ma un giorno, mentre si trovava nel rifugio con i suoi colleghi, mangiando snack e bevendo bibite gassate, apparvero due agenti dell’FBI- Erano totalmente coperti con tute e maschere siglate con nastri isolanti (per la ventilazione, ndr), al fine di isolare il gas. “Qualcosa non va qui…” pensò tra di sé Walcott, e confrontò i ben protetti agenti del FBI con i poliziotti di New York che indossavano solo delle maschere per respirare.
E così al Sig. Walcott, qualcosa, disgraziatamente, stava andando male, molto male.
Quegli agenti, che non si vergognavano a vestire quelle tute davanti alla gente comune completamente senza protezione, sapevano la verità. Per questo non hanno avuto la leucemia o qualche tipo di cancro in fase terminale. E, apparentemente, sarebbero vissuti molto di più, nonostante fossero stati nella “Zona Zero”…
Se si dovesse aprire un vocabolario contemporaneo e osservare il significato di questo strano termine, ci sarebbe bisogno di porsi la domanda, immediatamente si capirebbe cosa c'era di sbagliato nel "Ground Zero":
Possibili significati di "ground zero", come definito in The New International Webster Comprehensive Dictionary of the English Language
Inutile dire che il signor Walcott è sopravvissuto, a differenza di altri suoi colleghi che lavoravano nella Zona Zero, che, per inciso, sono stati meno fortunati.
Il 17 dicembre 2007, su alcuni siti internet è stato menzionato vagamente al fatto che Walcott fu sottomesso ad una strana e, in estremo, dolorosa operazione- un trapianto di midollo osseo (si può vedere la nota qui, così come un'altra storia agghiacciante in qui). Continua a vivere ma sottomesso ad un trattamento di droghe immuno-depressive con lo scopo di prevenire il rigetto del trapianto, ed inoltre senza poter uscire di casa dato che il suo sistema immunitario non esiste e quindi qualunque tipo di infezione potrebbe essere fatale.
Per coloro che non sanno che cosa significa "trapianto di midollo, mi sento in dovere di spiegare. Questo trapianto è richiesto per i pazienti che sono stati sottoposti a severe quantità di radiazioni, sia radiazioni penetranti sia radiazioni per ionizzazione residuale, o entrambe, e il cui midollo osseo (che è responsabile della rigenerazione del sangue) è distrutto da queste severe dosi di radiazioni. E’ una strana proprietà della radiazione di attaccare le cellule del midollo osseo con maggiore forza di qualsiasi altra cellula del corpo, per questo, la maggior parte delle vittime di radiazioni soffrono di leucemia. Quanto maggiore è l'esposizione alle radiazioni, maggiore è la quantità di cellule del midollo osseo che muoiono e, di conseguenza, maggiore è l'impatto della leucemia. Walcott, a quanto pare ha subito la condizione più grave di leucemia. Prima del trapianto è sopravvissuto solo grazie ai donatori di sangue, dato che il suo sangue non avrebbe mai potuto rigenerarsi.
Oltre alla distruzione delle ossa, le radiazioni ionizzanti, specialmente quanto s' inala o s' ingerisce polvere o vapore radioattivo, può provocare diversi tipi di cancro che possono colpire qualsiasi zona del corpo umano o anche molte zone contemporaneamente. Ma, è facile per i medici e specialisti senza scrupoli dare una spiegazione su questi casi. Loro possono dire che il tumore è causato dall’ “amianto” , da “gas tossici”, da particelle di “polvere tossica”, ecc. Ma questi bugiardi sono messi a nudo quando si tratta di danneggiare il midollo osseo.- Il danno al midollo osseo può essere causato solo da radiazione ionizzante.
E’ proprio per questo che gli agenti del FBI indossavano quelle “ridicole” tute contro materiali pericolosi con maschere protettive chiuse con nastro isolante mentre visitavano la Zona Zero: non volevano beccarsi una leucemia né nessun altro tipo di cancro, quindi quando chiudevano le loro maschere con il nastro non lo facevano solo per isolare i gas come pensava Walcott. Lo facevano con lo scopo di proteggersi dalla polvere radioattiva e specialmente dal vapore radioattivo, che non volevano inalare, tanto meno ancora ingerire.
Alcuni lettori potranno mostrarsi impressionati da questa rivelazione ed essere inclini a non credermi- pensando che sto speculando. Ma, la storia di Walcott e degli agenti dell' FBI che indossano scafandri nel ground zero non hanno nulla a che fare con me nel personale, queste storie esistono, a prescindere dall’umile lettore dell’articolo, allo stesso modo in cui esiste l’attuale e legale definizione di “Zona Zero” che prima dell’11/9 soleva essere come segue:
zona zero.- punto nella superficie della terra o dell’acqua direttamente sotto, o sopra nella quale esplode una bomba atomica o all'’idrogeno.
Webster’s Encycolpedic Unabridged Dictionary of the English Language (Edition 1989, printed in 1994, ISBN 0-517-11888-2)
Zona zero: punto nella terra, direttamente sotto l’esplosione di un’arma nucleare.
Dictionary of Military Terms (Peter Collins Publishing 1999, ISBN 1-901659-24-0)
Zona zero:_ luogo dove una bomba nucleare esplode, dove succede il danno più grave.
Longman Advanced American Dictionary (pubblicato nel 2000, ISBN 0 582 31732 0 )
Queste erano le definizioni integre di Zona Zero. Era l’unica definizione adeguata del suo significato….Se non credi quello che vedi e preferisci correre alla libreria più vicina per comprare qualche vocabolario in inglese, non ti affrettare. Quando arriverai, ti sorprenderai ancora di più perché non sarà possibile trovare in nessun vocabolario la pura e vecchia definizione di questa parola. I vocabolari stampati prima dell’11/9 come quelli menzionati sopra che contenevano l’unico significato corretto di “zona zero” sono stati rimossi da tempo dagli scaffali delle librerie e sostituiti con le nuove edizioni. Sfortunatamente, la stessa lingua inglese è stata una delle prime vittime dell’11/9.
“zona zero” sostantivo 1 (C, di solito singolare) il luogo esatto dove una bomba atomica esplode. L’esplosione è stata sentita a 30 miglia dalla zona zero. 2 (U) il luogo del vecchio World Trade Center nella città di New York, distrutto in un attacco l’11 settembre 2001.
Cambridge Advanced Learner’s Dictionary, 2nd Edition. (2° Edition 2006, ISBN-13 978-0-521- 60499-4)
Non vi stupite se quasi tutti i nuovi vocabolari inglesi stampati dopo l’11 settembre cominciarono a descrivere la “zona zero” teoricamente come se avesse più di un senso. Almeno 3 o 5 nuovi significati sono stati aggiunti a questa parola, che vanno da “grande devastazione”, “grande disordine” e “attività urgente” fino a “punto base” o “punto di partenza”. Alcuni preferiscono altri punti di vista: editori del nuovo Dizionario Longman, ad esempio, lo definiscono come “luogo dove esplode una bomba”, senza dire se questa bomba è di tipo nucleare o termonucleare!” Oltre a questo, adesso tutti i dizionari grandi e piccoli, non importa, cominciano ad includere questa (per essere più esatti “queste”) definizioni. Il termine “zona zero”- ovviamente per essere tanto specifico- prima dell’11/9 esisteva solo nei grandi dizionari come il Webster Unabridged o il Collins completo, l’American Heritage e simili (nei quali c’era un solo significato) ma non nei piccoli, come i dizionari per studenti e studenti di livello avanzato (l'unica eccezione è stato il suddetto Longman). Ad esempio, “zona zero” era assente nell' Advanced Oxford Dictionary, nella sua 4 °, 5 ° e 6 ° edizione, pubblicata prima dell'11 settembre 2001. Anche l’Oxford Enciclopedico non includeva nulla riguardo alla zona zero. Solo nella sua 7ma edizione si occupano di questo termine.
I dizionari stampati dopo l’11/9, come il vocabolario d’inglese Mcmillan per Studenti di livello Avanzato e il Dizionario Longman dell’Inglese Contemporaneo, tutti i nuovi Merrian Webster, la maggior parte degli Heritage, il nuovo Collins, Microsoft Encarta e molti altri nuovi vocabolari ed enciclopedie hanno cominciato a includere “zona zero” e a definirla in modo che possa avere più di un significato, facendo il possibile per allontanare l’attenzione dei lettori dall' originale natura nucleare (e solo nucleare) di questa parola. Tra l'altro, gli editori del più recente Advanced Cambridge Dictionary furono acclamati per non ingannare i lettori: sono stati sufficientemente valorosi da non includere nessuna definizione sbagliata di zona zero nei loro dizionari pubblicati dopo l’11/9, in chiaro contrasto con gli altri editori al servizio degli imbroglioni dell’11/9. Si dice che ci sono stati altri tentativi per dimostrare che “zona zero” fu deliberatamente usato per descrivere questo senso molto prima dell’11/9. Senza dubbio tutti questi sforzi linguistici post 11/9 riguardanti la zona zero sono comprensibili. Ovviamente questo nome strano e rivelatore, scelto frettolosamente dagli esperti della Difesa Civile per designare le demolizioni al WTC, era così rivelatore da lasciarlo con il suo unico originale significato.
La demolizione nucleare del WTC
L'autore di questo articolo è stato funzionario incaricato ufficiale nelle unità militari sovietiche 46179, conosciute anche come lo "Servizio di Controllo Speciale del 12° Dipartimento del Ministero della Difesa dell'URSS. Il 12° Reparto era di per se un' organizzazione responsabile della manutenzione, il controllo della produzione, la manutenzione tecnica, ecc. di tutto l'arsenale nucleare dello Stato. Mentre il suo Servizio di Controllo Speciale e anche dell'osservazione dei trattati relativi alla sperimentazione nucleare. Questo è particolarmente importante per l'esistenza del cosiddetto "Trattato di esplosioni nucleari pacifiche" del 1976tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Secondo questo trattato, le parti erano tenute ad informarsi reciprocamente delle esplosioni nucleari senza specifici fini militari. Durante il mio servizio militare in questa organizzazione, a fine anni '80, mi è stato comunicato che esisteva un cosiddetto "regime di demolizione nucleare di emergenza" costruito nelle torri gemelle del World Trade Center di New York.
Lo schema attuale di demolizione era basato su enormi carichi termonucleare (di quasi 150 chilotoni di resa in TNT) sono stati collocati a circa 50 metri sotto le fondamenta di ciascuna delle torri. Per me è stato strano e, per essere onesti, difficile credere che le autorità statunitensi potrebbero essere così pazze da demolire edifici nel mezzo di una città abitata, impiegando cariche nucleari sotterranee.
Tuttavia, come ho ben capito, non si prevedeva di demolire il WTC in questo modo di per sé. Questo era un modo per evitare qualche problema burocratico: un sistema di demolizione nucleare come questo doveva essere costruito all'interno delle torri non esattamente per demolirle, ma per ottenere il permesso di costruirle, dopo: il codice di costruzione di New York a quel tempo (così come Chicago) non permetteva al Dipartimento di Costruzioni di autorizzare la costruzione di un grattacielo a meno che il produttore non fornisca un modo soddisfacente per il futuro o in caso di emergenza, demolire un' edificio di questa portata.
Dalla fine degli anni '60 (quando le torri sono state proposte), questo tipo di costruzione con telaio in acciaio è stato un concetto nuovo, cosicchè nessuno aveva idea di come trattare con essa in termini di demolizione. Perché i metodi di demolizione convenzionale (o "tradizionale ") erano applicabili solo agli edifici in stile antico, qualcosa di nuovo era stato inventato per le robuste torri d'acciaio, in modo di convincere il reparto di costruzione a concedere loro il permesso per la sua costruzione, e questo "qualcosa " è stato senza dubbio inventato: la demolizione nucleare.
Breve storia del concetto di demolizione atomica e nucleare.
L'idea iniziale di utilizzare testate nucleari per demolire edifici è nato quasi di pari passo con l'emergere di armi nucleari nei primi anni '50. In un primo momento, le munizioni nucleari non sono state chiamate "nucleare", ma "atomiche", così il concetto demolizione utilizzando queste munizioni è stato chiamato "demolizione atomica". Queste parole riuscirono a sopravvivere e, nonostante la ridenominazione come "armi nucleari", le parole "demolizione atomica" può ancora essere trovata nei nomi deidispositivi speciali SADM (Atomic Demolition Munition speciali) e Madman (Atomic Demolition MunitionMedium .) Molte persone credono erroneamente che SADM si riferisca ad "Munizioni Piccole di Demolizione Atomica". (SADM = "Special Atomic Demolition Munitions": da qui la "S" di "special" si confonde con quella di "small". N.D.T.)
Di fatto, non sarebbe un grande errore chiamale “piccole”(small) invece di “speciali”(special), perché le SADM sono realmente piccole. La loro carica nucleare solitamente non eccede il chilotoni nel suo equivalente in TNT. Considerando che i moderni SADMs hanno cariche variabili che possono configurarsi fino a meno di 0,1 chiloton, e alcune anche di 0,01 chilotoni (equivalente a 100 e 10 tonnellate di TNT, rispettivamente), meritano di essere chiamate munizioni “piccole”. Altri nomi conosciuti per questi SADMs sono “mini atomiche” e “suitcase nuke” (valigia bomba). Anche se logicamente, il secondo termine è forse scorretto. In realtà la maggior parte dei SADM sembrano enormi tazze con pesi tra 50 e 70 kg che potrebbero essere trasportati in zaini, quindi è altamente improbabile che possano entrare in una 24 ore.
Tuttavia, ci sono anche moderne “mini atomiche” fatte di Plutonio-239 al posto di Uranio-235, e a causa della minor massa critica del Plutonio, la loro misura potrebbe essere significativamente più piccola. Alcune nuove “mini-nukes” fatte di plutonio potrebbero entrare in una 24 ore. Le MADM sono enormi in entrambi i casi, sia come misura che come in carica TNT e possono portare un una carica di fino a 15 chiloton nel suo equivalente in TNT, pesare fino a 200 kg ed essere così grandi come una bombola del gas domestico.
Una qualsiasi delle munizioni sopra potrebbe essere usata con successo per demolire gli obiettivi enormi che non potrebbero essere distrutti con una ragionevole quantità di esplosivi convenzionali. Soprattutto in momenti di emergenza, quando non c’è tempo né possibilità di preparare la demolizione “normale” con i mezzi convenzionali. Ad esempio, potrebbero essere usati per ponti, dighe, gallerie, strutture sotterranee rafforzate, costruzioni gigantesche rinforzate, ecc. Tuttavia, il fattore di efficienza di tali demolizioni nucleari usando il SADM o MADM non è molto alto. Come probabilmente sapete, l'obiettivo principale della demolizione controllata degli edifici con il metodo di implosione è proprio quello di eliminare questi edifici senza farli esplodere e far volare i componenti della struttura ovunque, ma buttare giù queste strutture causando il minor danno possibile all'ambiente circostante.
Per questo motivo, gli ingegneri che preparano le demolizioni controllate prima devono determinare i punti esatti di supporto nelle strutture ed installare le cariche nei punti corretti con lo scopo di spezzarli. In quasi tutti i casi, c’è più di un punto dove installare gli esplosivi, dato che è poco probabile che queste strutture abbiano un solo punto di supporto o una sola colonna di sostegno. Nel migliore dei casi, se ne possono avere pochi, se non molti. Per una demolizione atomica, utilizzando le munizioni già menzionate, questo non sarebbe il caso.
Le persone che pianificano l'uso di cariche atomiche in caso di emergenza, potrebbero non avere abbastanza tempo né formazione sufficiente per fare calcoli così precisi come nel caso di una demolizione convenzionale. In molti casi, quello che potrebbero avere è la più elementare esperienza in ingegneria e qualche conoscenza relazionata all’uso di armi nucleari. Pertanto, l'uso di cariche di demolizione atomica in casi simili comporta distruggere una struttura non in modo così “pulito”, anche se in qualsiasi modo e a qualsiasi prezzo. E’ per questo che un una carica atomica usata per demolire strutture in casi di emergenza potrebbe risultare comunque eccessiva, con una gran parte di energia sprecata, come succede in qualsiasi esplosione nucleare. Così la maggior parte dell’energia liberata in un’esplosione nucleare di un una carica come quella di un dispositivo atomico di demolizione potrebbe essere consumata in una serie di fattori ben noti di una detonazione atomica: radiazione termica, onda espansiva, radiazione ionizzante, impulso elettromagnetico, che non hanno nulla a che vedere con il lavoro di demolizione e probabilmente non potrebbero contribuire a questo. Tuttavia questi fattori distruttivi potrebbero contribuire enormemente a causare danni all'ambiente circostante, danno che in generale potrebbe essere estremo e decisamente superiore al costo da pagare per la demolizione.
Si può dire che una demolizione nucleare nel senso menzionato prima ha un indice di performance molto più basso rispetto al reale processo di demolizione, dato che quest’ultimo impiega quasi tutta l’energia completa degli esplosivi pel rompere le colonne invece di creare un’ondata di radiazione termica. Ma oltre a questo, il dispositivo di demolizione atomica è costoso. Come minimo, una mini atomiche in uranio costa un paio di milioni di dollari, se non di più (una bomba di Plutonio costa molto di più). A quanto pare, qualche migliaio di tonnellate di TNT possono costare meno di un chilotoni di munizioni nucleari. Ma, è possibile demolire alcune costruzioni usando 1000 tonnellate di TNT, mentre è impossibile demolire una sola costruzione (ma danneggiare altre intorno) con una sola mini atomica. Considerando questo, si può dedurre che l'utilizzo di munizioni nucleari, indipendentemente dalle dimensioni, per demolire edifici civili in tempo di pace, quando non c’è il tempo sufficiente per preparare la demolizione di oggetti come quelli usando mezzi convenzionali, non è un’opzione. In ogni caso, una demolizione controllata sarebbe meno costosa di una demolizione nucleare. Mini-atomiche potrebbero essere usate solo per demolizione in caso di una emergenza reale.
Come è possibile allora che questo antico concetto di demolizione atomica, pur sapendo che è costosa e con una performance molto bassa rispetto ad una demolizione controllata di implosione,- fu fatto resuscitare ed utilizzato nello schema di demolizione del WTC?
Una cosa del genere succede perché la nuova generazione di costruzioni che sono state eretti alla fine degli anni 60, sono i cosiddetti “edifici a telaio in acciaio”. Nonostante la credenza sbagliata della gente, prima delle torri del WTC, mai, in nessuna parte del mondo, è avvenuta una demolizione per implosione di nessun grattacielo di quel tipo. In primo luogo, perché la maggior parte dei grattacieli erano edifici nuovi e quindi il tempo della loro demolizione non era ancora arrivato. L’edificio più grande distrutto da un’implosione fu uno di 47 piani, l’Edificio Singer nella città di NY, costruito nel 1908 e demolito nel 1968 grazie al suo essere obsoleto. Questo edificio era una struttura molto più debole rispetto ai grattacieli incredibilmente potenti con telaio in acciaio. Pertanto, non è possibile demolire un edificio come questo con mezzi comunemente noti. In tempi in cui gli edifici sono stati coperti con pannelli di mattoni e cemento, le loro strutture solevano avere colonne e travi in calcestruzzo. A volte queste strutture erano rafforzate con impianti in acciaio, anche se a volte erano di solo calcestruzzo.
In ogni caso, era possibile calcolare la quantità precisa di esplosivi che si dovevano collocare in queste strutture in punti determinati (o poste in fori praticati nei montanti) con lo scopo di romperle allo stesso tempo e far cadere l’edificio sulle sue fondamenta. Ma, questo non è possibile con i moderni edifici con un nucleo interno di acciaio, come nel caso delle Torri Gemelle, l’edificio 7, o le Torri Sears di Chicago.
Qui un esempio della trama d’acciaio delle Torri Gemelle del WTC:
Potete continuare alla fonte italiana:
http://www.vocidallastrada.com/2011/01/11-settembre-la-terza-verita.html data la lunghezza dell'erticolo non è possibile pubblicare tutto.[b]
Fonte: http://www.danielestulin.com/wp-content/uploads/11septiembreTerceraverdaddimitrispanish.pdf[b]
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