Altri commenti a "La sovranità monetaria"

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Nessuna risposta

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Il signoraggio è un problema. Ma non è né il problema né uno dei principali problemi.
    Anche se limitiamo l'attenzione alla materia finanziaria, il signoraggio non è né il problema né uno dei principali problemi.
     

    Sotto il regime di signoraggio, sono avvenute la rivoluzione francese e la rivoluzione russa. La nascita, la costituzione e lo sviluppo dello stato sociale, l'alfabetizzazione di massa, periodi di mobilità sociale senza precedenti, creazioni di opere letterarie, musicali, artistiche, filosofiche e poetiche di valore immenso.

    Se ora non sappiamo più pensare e realizzare rivoluzioni storiche come quella francese e quella dell'ottobre, se non siamo in grado di opporci alla cancellazione dello stato sociale, se assistiamo impotenti alla (quasi) scomparsa della mobilità sociale, se abbiamo enormi problemi di analfabetismo di ritorno (l'insistenza sul signoraggio ne è un macroscopico esempio), se si sono indebolite tutte le organizzazioni collettive dentro le quali l'individuo superava l'individualismo, se abbiamo Saviano anziché Pasolini, se non siamo più capaci di quella immensa tensione, di quell'enorme capacità di sacrificio e di quella passione smodata per l'inutile che conduce alla creazione delle grandi opere del pensiero, dell'arte e della letteratura, se in queste condizioni crediamo che il Signoraggio sia uno dei problemi principali allora siamo IDIOTI e ESSERI SPREGEVOLI.
    Esseri spregevoli se diamo più importanza a un certo benessere che stiamo mediamente perdendo, anziché alla decadenza in tutti i campi che ho segnalato e in molti altri campi.
    Idioti se non constatiamo che in quei medesimi campi sotto un regime di signoraggio si sono verificati avanzamenti immensi e manca un qualsiasi argomento logico per attribuire al signoraggio, presente allora come ora, la causa del nostro decadimento, della nostra impotenza, della nostra incapacità di sacrifficio, del nostro individualismo e del nostro regresso economico.

    E' evidente che gli IDIOTI e le PERSONE SPREGEVOLI (spero e credo che tra i contestatori del signoraggio siano più i primi che i secondi) sono disposti a beversi tutte le fregnacce che qualsiasi fregnacciario gli propina.

    E così, anziché domandarsi se davvero devono esistere i procuratori finanziari (prima non esistevano), quali vantaggi conseguirebbero alla separazione tra banche commerciali e banche d'affari, quali conseguenze avrebbe una norma giuridica che limitasse i mutui immobiliari al 50% del prezzo dell'immobile e imponesse di restituirli in quindici anni, che benefici trarremmo a vietare gli swaps e i derivati, ecc. ecc. – tutti problemi che richiedono analisi, studio, conoscenze storiche, giuridiche ed economiche e che possono affrontare (bene o male) soltanto coloro che attraverso un serio studio si sono dotati di profonda capacità critica – preferiscono dire "No al signoraggio"; "chi non dice no al signoraggio è un debunker" (l'uso fastidioso di questa oscura parola aliena è già di per sé un significativo).

    Quando l'uomo era capace di cose grandi non si interessava al signoraggio o comunque si interessava a molte altre cose che reputava prioritarie. Oggi che non siamo più capaci di nulla, alcuni strani contestatori credono di aver trovato la chiave per rivoluzionare il sistema. Chi sa se eliminando il signoraggio tornerà la forza, il coraggio, la capacità di creazione, la capacità di sacrificio, la fede, l'intelligenza, la capacità di sottrarsi alle mode, una grande classe dirigente, la capacità di sceglierla, chi sa.
    MA VAAAAAAAAAAA!
     

  2. Andrea.Mensa ha detto:

    caro Stefano

    tu vedi la cosa dall'alto, e giustamente dici "ma quello, anche se fosse, sarebbe il problema minore", e condivido questa tiua visione.

    mi permetto di osservare, come parte interessata, che d'altronde ha scritto un intero post a riguardo la settimana scorsa, che io vedo , in questo seminare stupidaggini, un disegno preciso.

    esse, le stupidaggini che poi si rivelano inesistenti, funzionano psicologicamente come la gabbietta circolare per il criceto. Lui corre corre, crede di far chissà quanta strada, ed invece è sempre fermo li.

    non c'è niente come un nemico inesistente per avere sempre ragione di combattere, senza mai sconfiggere niente e nessuno,ma tenere impegnati mente e corpo in una lotta contro il nulla.

    esemplare è Berlusconi, da 15 anni al potere, sempre a combattere un comunismo che tutti gli altri stati d'europa manco più si ricordano esistere, e che solo in italia sembra l'araba fenice.

    io, un cretino che continua a combattere cosa altri, senza tanta enfasi hanno già vinto e dimenticato, l'avrei già rinchiuso in manicomio, nemmeno mandato a casa, ma invece buona parte degli italiani continuano a dargli credito, e questo , gia da solo , da un'idea dell'intelligenza di buona parte dei miei connazionali.

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Caro Andrea,

    io mi riferivo esclusivamente a Telonius, al quale avevo postatoo il commento anche su vocidallastrada. Tu fai benissimo ad approfondire il tema e a cercare di persuadere le persone che hanno cominciatoo a ragionare sul tema e hanno dubbi o si sono lasciati convincere da una teoria fallace (può accadere e anzi accade spesso anche ai grandi geni). Con i fanatici, però, non c'è niente da fare. O meglio, dovresti dedicare una vita intera per riuscire a salvarne uno. Chi ce lo fa fare? Loro ci insultano (debunkers)? Insultiamoli pure noi

  4. daniela ha detto:

    @ Mensa
    Mi rendo conto che nello spazio di un commento è difficile spiegarsi al meglio.
    Quel che volevo dire io del lavoro, e quello che mi hai risposto tu, evidenziano un dialogo tra sordi.
    Più che dirlo lasci intendere che un aumento di produttività servirebbe a migliorare le cose; che occorrerebbe una redistribuzione della ricchezza prodotta; che ci vorrebbe un diverso progresso.
    Se si assumesse la decrescita come nuovo paradigma culturale, dico io, occorrerebbe invece una reimpostazione degli scopi della produzione, del modo di produzione e delle relazioni umane che ruotano attorno, del tipo di prodotti e delle quantità prodotte, del modo di misurarne il valore, una diversa finanza. Credo anche un nuovo tipo di economista.
    Mi sembra che non sia chiaro, e forse è apparso così anche a chi ti contesta duramente, il confine tra la tua analisi della realtà, quello che dice la teoria economica ufficiale, quello che pensi tu personalmente ed eventuali modi di porsi diversi di fronte al problema economico, che comunque deve essere solo una parte del tutto, e non LA PRIORITA' come vogliono farci intendere coloro che fanno parte del sistema e vogliono rafforzarlo.
    Se si creano delle ambiguità troppo grosse, coloro che non riescono ad avventurarsi  appieno sul terreno tecnico, spesso abbastanza ostico e sempre molto complesso, concludono frettolosamente con l'accusa infamante  di essere un debunker. Tacciare di incompetenza non serve. Nessuno di noi ha la soluzione in tasca.

  5. Iacopo67 ha detto:

    "Questa crisi, che ha visto “volatilizzarsi” una grossa fetta dei “capitali di garanzia” delle banche stesse, le quali avevano acquistato quei famosi derivati ,…"
     
    Quando dici che le banche avevano acquistato quei derivati, intendi dire che li hanno acquistati i padroni delle banche, con i propri soldi personali, è giusto ?
    Perchè le banche non possono comprare nulla, possono solo imprestare.
    A meno che questa regola  valga solo per le banche di risparmio.
    Come funziona invece per quelle banche miste che sono sia banche di investimento che banche di deposito ?  C'è qualche differenza ?

  6. Iacopo67 ha detto:

    Paolo Barnard ne " Il più grande crimine" afferma che sono stati regalati 12.000 miliardi di dollari ai banchieri americani in difficoltà.
    E' vera questa cosa ?  Si tratta proprio di soldi che i banchieri non dovranno mai più restituire ?

  7. Andrea.Mensa ha detto:

    @ daniela

    dici a proposito della produttività, mi spiace dirtelo , ma non risponde al mio pensiero.

    se sostengo che la ricchezza prodotta con l'aumento di produttività degli anni passati è stata requisita dal capitale, lasciandono solo una piccolissima parte al lavoro, con questo non auspico affatto che si debba continuare su questa strada solo cambiando i beneficiari.

    quando sostengo, e mi pare di esser stato chiaro, ch eun paese di trasformazione come il nostro, ch enon ha materie prime, dovrebbe orientarsi verso l'energia rinnovabile, lo sfruttamento dell'unica grande risorsa ch epossiede ovvero le città d'arte, e quindi il turismo, la moda, e quei settori dove si è già ricavato nicchie di eccellenza a livello mondiale, di nuovo non dico che occarra far crescere produzioni, ma che occorre concentrarsi su quelleredditizie e soprattutto sulle quali siamo già riconosciuti leaders.

    a me pare che tutto ciò non contrasti affatto con un movimento di decrescita.

    l'unico problema è ch e, sempre secondo me, e proprio perchè abbiamo bisogno degli altri, non potendo nemmeno pensare all'autarchia, i debiti vanno onorati.

    e per far la qual cosai soldi vanno presi dove ci sono.

    ho già scritto che il "compenso" al lavoro non lo intendo come maggiori possibilità di spesa, ma come minor tempo lavorato, a parità di stipendio, ovviamente ricavando questo maggior costo , proprio cambiando destinazione al guadagno.

    distribuire il valore aggiuntivo sul lavoro , anzicchè darlo al capitale ha anch eun significato come rallentamento dell'innovazione, minori investimenti, minori prodotti nuovi ecc…

    non mi perdo ora a darti il quadro completo di come potrebbe quadrare il cerchio, ma credimi, hai proprio capito male.

  8. Andrea.Mensa ha detto:

    @ iacopo67

    quando dico ch ele banche hanno acquistato quei derivati con i capitali di garanzia, ch efanno parte dei "mezzi propri" dico che li hanno acquistati proprio le banche.

    ma dato che le banche sono possedute dagli azionisti, anche i "mezzi propri" fanno parte di ciò che rappresenta il valore dell'azienda, assieme all'avviamento, e tutto il resto.

    per i 12.000 miliardi di dollari il discorso è un po più complesso.

    quando dei titoli hanno mercato, ovvero si vendono e comprano in quantità, il loro valore è chiaro, perchè corrisonde a quello a cui vengono scambiati a prescindere dal loro valore facciale perchè c'è da includere gli interessi che matureranno ch epotrebbero essere maggiori ma anche minori di quelli che via via il mercato assegnerà a quella tipologia di titoli.

    inoltre c'è da considerare il rischio default. più un titolo si avvicina alla scadenza e più viene scambiato, quindi , a un valore vicino a quello facciale, ovvero a quanto verrà rimborsato.

    tuto ciò fino a ch e, appunto, i derivati hanno un mercato.

    come è accaduto , che cioè si è verificato che derivati con una certa quotazione avessero come sottostante dei mutui in default, pertando sidovesse sicuramente diminuire il loro valore, ma essendo difficile risalire alla fonte, non si capiva di quanto.

    quyindi il mercato si bloccò, proprio perchè più nessuno era in grado di garantire quanto valessero.

    affinchè le banche , a quel punto non fallissero a catena, la banca centrale acquistò quei titoli, divenuti illiquidi ( ovvero che più nessuno voleva acquistare) pagandoli al valore facciale.

    ora, fino a quando non giungeranno a scadenza tutti i titoli sottostanti, per cui non si potrà determinare il loro valore effettivo, non si saprà se quei 12.000$ sono stati un regalo totale, un regalo parziale, o addirittura un investimento.

    solo quindi, quando scaduti tutti i sottostanti, si saprà quanto effettivamente verrà rimborsato e quanto si è recuperato dai default, si capirà che perdita, se perdita c'è stata, e chi se la addosserà.

    spero di aver chiarito anche il secondo punto.

  9. Iacopo67 ha detto:

    "affinchè le banche , a quel punto non fallissero a catena, la banca centrale acquistò quei titoli, divenuti illiquidi ( ovvero che più nessuno voleva acquistare) pagandoli al valore facciale."
     
    Grazie della risposta chiarificatrice.
    Mi sembrava di aver letto che il Tesoro USA si fosse fatto carico di questi aiuti.
    Mi sto sbagliando ?  C'entra qualcosa il Tesoro con gli aiuti alle banche ?

  1. 10 Febbraio 2011

    […] approfondire consulta la fonte:  Altri commenti a “La sovranità monetaria” Aggregato il   10 febbraio, 2011 nella categoria Economia, Guida alla Scelta […]

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