Beato sia l'anticomunista
Wojtyla nel suo papato ha prodotto più beatificazioni e canonizzazioni di quanti ne abbiano mai prodotti i suoi predecessori a partire dal 1588, anno in cui Sisto V istituì la congregazione dei riti e stabilì le procedure. Rispettivamente 1338 contro 1319 e 482 contro 296.
Tra i nuovi santi, Wojtyla ha annoverato Alojzije Stepinac. Quest'ultimo era legato a doppio filo con il criminale governo ustascia di Ante Pavelic (il settimanale londinese New Review :«Viene unanimemente considerato il massimo criminale del 1941») al punto da ricevere, nel 1944, la più alta decorazione ustascia: la Gran Croce con Stella. Nel 1941 nella cattedrale di Zagabria proclamò la nascita dell'NDH (Stato Indipendente di Croazia) che si sarebbe prodigato nello sterminio di altre etnie con efferatezze tali da far lamentare Ribbentrop (ministro degli esteri nazista) relativamente agli «orribili eccessi degli Ustascia, elementi criminali». Dal 1941 al 1945 in Croazia vennero trucidate almeno 700.000 persone con la benedizione di Stepinac. Se avete voglia qui c'è un breve resoconto[1]
Fu poi fatto santo nel 2002 anche José María Escrivá de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei e consigliere di Francisco Franco, assieme ad alcuni preti che combatterono con le armi per instaurare il sanguinario regime franchista. L'Opus Dei da sempre sostiene i regimi di destra contro gli interessi del popolo e dei poveri. Specialmente in Sudamerica, dove si muove per smantellare la Teologia della Liberazione, l’unico serio e credibile movimento di militanza cattolica a favore della libertà e della giustizia sociale dei popoli oppressi dalle dittature in America Latina.
Parlando della quale non si può non nominare Oscar Romero, vescovo di San Salvador, trucidato mentre celebrava una messa. Anche lui in attesa di santificazione, ma Wojtyla non l'ha mai messo in lista: troppo vicino ai comunisti, quel vescovo. Nessun vescovo dell’America Latina apertamente schierato con la Teologia della liberazione è stato eletto cardinale da Wojtyla. Non solo: il papa ha portato nella curia romana prelati latinoamericani accaniti avversari della Teologia della liberazione e, spesso, amici di dittatori. Come Pio Laghi, che benedisse e coprì torturatori ed assassini della dittatura argentina (30.000 morti).
Wojtyla trovò anche troppo impegnata nella lotta per i diritti degli indios messicani Rigoberta Menchù, premio Nobel per la pace, che si rifiutò quindi di ricevere.
C'è poi il forte legame con Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo, una sorta di Opus alla destra dell’Opus, la cui vita, afferma oggi il Vaticano, è stata condotta «senza scrupoli»: abusi sessuali ripetuti e continuati su seminaristi della congregazione, una relazione prolungata e stabile con una donna da cui è nata una figlia, e altri due figli dalla relazione con un'altra donna oltre alle accuse di furto, malversazioni, appropriazioni indebite e altri crimini.
Restando sempre a destra, Papa Giovanni Paolo II visita il Cile nell'aprile 1987, incontra Pinochet e, affacciato al balcone del Palazzo della Moneda con il generale, impartsce la sua benedizione ai funzionari del governo.
Nel 1993 papa Wojtyła fa pervenire a Pinochet due lettere di auguri in occasione della ricorrenza delle sue nozze d'oro: "Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d’oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale".
Ancora più caloroso il messaggio di Sodano (tuttora sostenitore dei Legionari di Cristo) in cui scrive di aver ricevuto dal pontefice "il compito di far pervenire a Sua Eccellenza e alla sua distinta sposa l’autografo pontificio qui accluso, come espressione di particolare benevolenza"; "Sua Santità – aggiunge – conserva il commosso ricordo del suo incontro con i membri della sua famiglia in occasione della sua straordinaria visita pastorale in Cile". E conclude confermando all’ex dittatore "l’espressione della mia più alta e distinta considerazione"
Fa da contraltare la dichiarazione della Madri di Plaza de Mayo: “chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni lei signor Giovanni Paolo II”. [2]
Popolo contro elites: il papa polacco è sempre stato dalla parte di queste ultime.
Wojtyła ha anche beatificato Pio IX, che fece rapire il piccolo Edgardo Mortara, di famiglia ebraica, per istruirlo cattolico e non fargli mai più rivedere la famiglia, e ordinò ai suoi mercenari di sparare su uomini, donne e bambini di Perugia che nel 1859 voleva separarsi dallo Stato Pontificio.
Beatificò poi Madre Teresa, così amica del feroce dittatore haitiano Duvalier e dei suoi tonton macoutes da ricevere la Legion d'onore haitiana.
D'altronde perchè stupirsi di questi legami pastorali? Anche i cablo di wikileaks confermano che ai tempi di Wojtyla in Vaticano si discusse dei trattamenti disumani inflitti nel campo di prigionia illegale di Guantanamo: alla fine fu deciso di appoggiare comunque la mano dura degli Usa.[3]
Arriviamo ai soldi. Wojtyla ne spese tantissimi per finalità anticomuniste. Oltre mille milioni di dollari per finanziare il sindacato Solidarnosc. In mezzo a queste cifre da PIL di paese centrafricano si muovevano personaggi come Marcinkus (in pratica il capo assoluto di tutte le finanze vaticane) ed il banchiere Calvi. A causa di Solidarnosc Wojtyla non poteva fare a meno di Marcinkus che riusciva ad assicurare ingenti finanziamenti alla leadership moderata di Walesa.
La fazione opusiana appoggiava fortemente il sostegno papale a Solidarnosc: per questo accettava che le finanze vaticane restassero nelle mani di monsignor Marcinkus, e che l'arcivescovo americano si facesse carico dei rischiosi finanziamenti segreti a Walesa.
Anche la Loggia P2 – in dissenso dalla fazione massonico-curiale, a maggioranza fautrice dell'Ostpolitik – approvava i finanziamenti "anticomunisti" a Solidarnosc. Al punto che persino una parte dei 7 milioni di dollari fatti affluire nel biennio 1980-81 dalla P2 – tramite l'Ambrosiano – sul conto svizzero "Protezione" a beneficio del politico italiano Bettino Craxi, venne utilizzata per aiuti a Solidarnosc. [4]
Marcinkus è quindi la figura chiave della politica di papa Wojtyla contro il comunismo. Una battaglia, lo ricordiamo, da vincere con ogni mezzo. Anche con soldi sporchi, e passando per i paradisi fiscali.
Si parla addirittura, con documenti e testimonianze alla mano, di soldi della mafia impiegati per la battaglia contro il comunismo.
Il più spregiudicato banchiere della Chiesa apertamente sostenuto da Wojtyla, era amico di Roberto Calvi, il banchiere di Dio, che userà per le sue spregiudicate operazioni offshore e che metterà in seri guai. Al punto che Calvi, per disperazione, scrisse un'ultima accorata lettera a Wojtyla , implorando il suo aiuto ed ammettendo quanto finora fatto su indicazioni papali:
“sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti paesi e associazioni politico-religiose dell’Est e dell’Ovest; sono stato io che, di concerto con autorità vaticane, ho coordinato in tutto il Centro-Sudamerica la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l’espandersi di ideologie filomarxiste … sono proprio molti coloro che vorrebbero sapere da me se ho fornito armi o altri mezzi ad alcuni regimi di paesi del Sudamerica per aiutarli a combattere i nostri comuni nemici, e se ho fornito mezzi economici a Solidarność o anche armi e finanziamenti ad altre organizzazioni di paesi dell’Est; [5]
Quando nel 1983 Marcinkus fu condannato per bancarotta fraudolenta e istigazione all’omicidio nel caso Ambrosiano, Giovanni Paolo II permise al reo di fuggire negli Usa e restarvi fino alla morte avvenuta nel 1992.
Mikhail Gorbaciov diceva che "Senza Wojtyla non si può comprendere ciò che è avvenuto in Europa negli anni '80". Spero sia chiaro perchè: quei mille milioni di dollari furono investiti per far crollare il muro di Berlino e consegnare l'Est Europa nelle mani del capitalismo. Sicuramente si trattò di investimento economico, oltre che ideologico.
Afferma Ferruccio Pinotti, autore dello splendido “Wojtyla segreto”: “Quello che è certo è che esisteva dagli anni 50 un "progetto Wojtyla", ovvero un progetto per un papa anticomunista preparato a dovere.” [6]
Spesso si parla del gruppo Bilderberg, degli Illuminati, Skulls and Bones, Trilateral, Council of Foreign Relations etc….ma in nessuno di essi (che si sappia) compaiono emissari del Vaticano. Chi formulò quel progetto allora, e come mai è così in linea con i dettami politici di queste elites di destra?
La Storia sta oggi mettendo a confronto le due ideologie i cui effetti i popoli dell'ex Patto di Varsavia l'hanno potuto verificare di persona. La maggioranza di loro pensa che si stesse meglio sotto il comunismo comunque[7]
Arriviamo così al Primo Maggio. E' per tradizione la Festa dei Lavoratori e si rifà allo sciopero dell'1/5/1886 organizzato dai sindacati americani per rivendicare le otto ore lavorative e contro le dieci-dodici ore di allora.
Non ho trovato casuale che il papa anticomunista sia stato beatificato in occasione di questa ricorrenza tipicamente socialista e popolare. Né ho trovato strano che l'ambulanza con un neonato di poche ore che a causa di una malformazione doveva essere trasferito d'urgenza al Bambino Gesù di Roma, fosse stata bloccata dalla folla festante per la beatificazione dell'anticomunista e successivamente presa a calci per la “fastidiosa” sirena che chiedeva loro di spostarsi. [8]
La fede ha argomenti che la ragione ignora.
Quanto finora esposto porta ad interrogarci nuovamente sul ruolo avuto dal Vaticano nel diffondere il nazismo (e/o anticomunismo) nel mondo, così come ipotizzato nella mia serie “Cartello Petrolchimico” [9]
[1]http://www.we-are-church.org/it/attual/Stepintriv.htm
[2]http://lux-hominum.blogspot.com/2011/04/strano-concetto-di-dignitatis-humanae.html [3]http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-chiesa-approv%C3%A3%C2%B2-guantanamo/2150212
[4]http://www.loggiap2.com/roberto_calvi
[5]http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/04/29/wojtyla_segreto_beatificazione_giovanni_paolo_ii_galeazzi_pinotti_chiarelettere_controinchiesta.html
[6]http://www.iquadernidelora.it/articolo.php?id=237 [7]http://pewresearch.org/pubs/1396/european-opinion-two-decades-after-berlin-wall-fall-communism,
[8]http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=147653&sez=HOME_ROMA
[9]https://www.appelloalpopolo.it/?p=2193
Una bella ricostruzione avente per oggetto un personaggio ripugnante.
Una persona autorevolissima, violentemente anticomunista, molto vicina per ragioni di lavoro a un importante cardinale, mi rivelò una volta che il cardinale gli aveva confessato che, negli ultimi tempi del suo pontificato, il dubbio più grande, e anzi il vero pentimento di Wojtyla riguardava proprio la lotta contro il comunismo, perché nei paesi interessati le vocazioni tendevano inesorabilmente a diminuire.
Wojtyla, evidentemente, non aveva capito che non c'è niente di più irreligioso del capitalismo. Basta osservare come si stupisce un operaio rumeno ateo quando un suo collega italiano (credente) bestemmia.
Lo hanno fatto beato perché ha operato per scristianizzare il mondo! E alla fine se ne era pure accorto.
Curioso che il Vaticano non voglia nè il comunismo nè il capitalismo. Intanto ha consegnato tutta l'Europa dell'Est a capitalismo made in USA.
Eppoi cos'è che vorrebbero? Un ritorno al feudalesimo? Dittature fasciste come quelle sudamericane?
Mi sembra evidente che il vaticano abbia preferito il capitalismo al comunismo. Perché quest'ultimo osteggiava, in teoria, la religione e la chiesa. Mentre il primo no. Proclamava la libertà di religione, soltanto successivamente intesa in senso ampio, come libertà di non credere in alcun Dio e libertà di professare l'ateismo.
In concreto l'URSS venne a patti con la chiesa ortodossa, che fu anzi "protetta". Ma già in astratto, al di là delle prese di posizione ideologiche, l'organizzazione comunistica della società implica una maggiore religiosità o comunque è più compatibile con quest'ultima rispetto al capitalismo. Il capitalismo è il regno del denaro.
prima volta che entro in questo sito, questo articolo e' affascinante, complimenti!