9 maggio, omicidio Moro: quando l’Italia fu sconfitta dalle potenze nemiche
di STEFANO D’ANDREA (Presidente FSI)
Il 9 maggio di 40 anni fa Inghilterra e Francia, sostenute da Stati Uniti, Germania e Unione Sovietica, tramite la P2, dopo essersi servite delle BR (grazie al KGB) e di due politici pavidi, Andreotti e Cossiga, uccidevano Aldo Moro e ponevano fine alla grande stagione socialdemocratica italiana.
L’Italia socialdemocratica è stata destabilizzata da “alleati” che “cooperavano” con essa nella Comunità Economica Europea, dall'”alleato statunitense” nella NATO e dal KGB, che ovviamente non era al servizio del socialismo ma dell’Unione Sovietica.
I fatti ormai accertati dimostrano che il problema dell’indipendenza non si risolve declamando la immediata, illusoria e attualmente impossibile uscita dalla NATO, come credono disinformatori, ingenui, fanatici e fingono di credere spie russe, ma presuppone la RINASCITA DELLA COSCIENZA NAZIONALE e la DIFFUSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA del dato noto, evidente, indiscutibile – premessa dei ragionamenti politici di ogni persona realista, concreta e non ingenua – CHE GLI STATI COMPETONO E AGISCONO CONTRO ALTRI STATI A TUTELA DEI LORO INTERESSI, in “pace” come in guerra.
Puoi – e devi – non essere aggressivo ma devi essere consapevole, accorto, coraggioso, se serve spregiudicato, disposto a subire accerchiamento e sanzioni, mobile nelle alleanze.
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