Mao Beach

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4 risposte

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Una delle tante libertà che andrebbero riconquistate. Una delle prime. Bagnarsi nei fuomi che scorrono sulla nostra terra. Però, Tonguessy, non sono convinto che la maggioranza la pensi così. Che fare?

  2. Massimiliano Sist ha detto:

    Non ho la risposta su come convincere le persone che sia importante riconquistare la libertà di fare il bagno nei fiumi (io ho passato l'infanzia a nuotare e pescare al lago di Castel Gandolfo, ma sono quasi sicuro sia ancora balneabile anche se tenuto male)…però qualche idea su come rendere di nuovo balneabili i fiumi ce l'ho. E riconquistare la sovranità politica ed economica ne è prerequisito fondamentale! Infatti servirebbero un bel po' di soldi, soldi che lo stato deve poter essere libero di spendere! Sarebbe necessario ridare nuovo impulso alla ricerca scientifica, in questo caso quella chimica, perchè i fiumi non si purificano da soli se non in tempi lunghissimi e molti composti rimangono semplicemente lì vita natural durante. Sarebbe necessario obbligare le nostre industrie a utilizzare tutti gli accorgimenti tecnologici disponibili per ridurre o azzerare tutte le loro emissioni inquinanti e questo lo fai solo se puoi attivare politiche protezionistiche perchè altrimenti come puoi "competere" con le aziende che delocalizzano in Cina dove le norme sull'inquinamento sono eufemisticamente più blande delle nostre e dove basta un tè e un biscotto e far svegliare 8000 operai in piena notte e metterli a lavorare: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=305&ID_articolo=148&ID_sezione=693
    Servirebbero una marea di persone (tecnici, ingegneri, amministrativi, operai) per rimettere in sesto il territorio di questo nostro martoriato paese. Una volta Bertolaso, in un raro momento di sincerità tra un massaggio e un altro, disse che per mettere semplicemente in sicurezza tutti i territori italiani a rischio idrologico servirebbero 30 miliardi di euro.
    Ma vi immaginate quale sforzo enorme e bellissimo sarebbe necessario per potersi di nuovo tuffare a "bomba" nei nostri fiumi? Vi immaginate un servizio civile obbligatorio (magari affiancato al ripristino di quello militare…) dove ogni giovane cittadino italiano al termine dei suoi studi dedica 10/12 mesi della sua vita al servizio del territorio?
    Quindi caro Stefano e caro Tonguessy, non so come far capire alle persone che il tuffo a bomba in un fiume, con la rincorsa a piedi nudi su un prato, è un evento mille volte più formativo di una puntata dei Pokemon o dei Gormiti, ma so quanto sarebbe bello, entusiasmante e pieno di "vita" lo sforzo che sarebbe necessario per poter dare ai nostri figli questa possibilità.
    Massimiliano Sist
     
    P.S. non c'entra molto o forse si, ma guardate cosa diceva solo alcuni mesi fa questo quaquaraquà:  http://www.youtube.com/watch?v=XvNcKICZoEE&feature=player_embedded#t=10m48s e poi hanno votato il pareggio di bilancio in costituzione senza fare un fiato. Ecco uno di quelli che c'ha tolto la possibilità di tuffarci nei nostri fiumi.

  3. Tonguessy ha detto:

    Non possiamo conoscere le scelte dei cittadini quando questi hanno saputo ri-conoscere solo le scelte operate dalle elites. In mancanza di vero contraddittorio l'unica scelta possibile è quella obbligata. A tanto siamo arrivati.

    Prima di decidere cosa stiano scegliendo, occorre offrire loro delle possibilità. Se ne riparlerà quindi quando i fiumi ritorneranno balneabili, ovvero quando le industrie saranno costrette ad adottare misure molto restrittive. Cioè quando lo Stato sarà in grado di anteporre gli interessi della collettività a quelli delle elites.

  4. Emilio ha detto:

    Ho sessant’anni e a quattordici ho imparato a nuotare in Po.
    Chi ha dieci anni in più racconta che beveva l’acqua del Po che filtrava fra la ghiaia delle rive e degli isolotti sui quali si svolgevano i pic nic estivi.
    La giovinezza l’ho, più o meno, vissuta come nel racconto con in più molto, e benemerito, oratorio salesiano.
    Confesso che il bell’affresco di Tonguessy un po’ di nostalgia me l’ha risvegliata, anche per gli stricci ( lasche ) che a differenza delle scardole sono praticamente privi di spine e fritti ed in carpione sono buonissimi.
    Come può la maggioranza capire quanto si sta perdendo, e desiderare di riprenderselo, se nasce e vive in un mondo virtuale e distopico? E’ come la bestia che nasce nella gabbia dello zoo e senza neppure averne il forte istinto animale che nell’uomo si è diluito.
    Morale e a mio avviso : ci vuole qualcuno esterno che apra la gabbia, anche contro il volere della maggioranza, e mostri ai rinchiusi quanto fuori sia migliore la vita.
    Sì, è un discorso elitario……

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