Non è ottimismo ma la verità
di STEFANO D’ANDREA
Tutti i fatti e tutti i giudizi estremamente negativi sulla contemporaneità (musica giovanile, università, informazione, politica, ecc.) sono veri e fondatissimi.
Tuttavia, va ribadito che gli spiriti liberi e capaci possono vivere la vita individuale e familiare come se la realtà non esistesse o fosse diversa. C’è tanto da leggere, tanto da ascoltare , tanto da ricercare anche senza fondi, tanta natura da godere (quasi) gratuitamente, tanto da insegnare ai figli, tanto da apprendere fino al giorno della morte.
Quanto alla dimensione collettiva e pubblica della vita, ci sono invece tanti sacrifici che si possono fare e tante capacità che si possono pazientemente acquisire, per cercare umilmente, assieme ad altri (un partito), fino al giorno della morte, di migliorarle almeno un poco. In definitiva, il pessimismo nasce da una errata rappresentazione della realtà o da egocentrismo e presunzione.
O dall’eclissi di una stella da seguire chiamata Speranza.