Climategate
di Tonguessy
L'Hadley Center si vanta di produrre “indicazioni a livelli mondiali sulla scienza dei cambiamenti climatici”. Una commissione indipendente giunge ad affermare che “sia fuori discussione che l'Hadley Center occupi una posizione di vertice nella scienza dei cambiamenti climatici e traduca tale scienza in indicazioni sulle regole da seguire” http://www.metoffice.gov.uk/climatechange/science/hadleycentre/
L'Hadley Center si avvale della collaborazione degli scienziati del Climate Research Unit (CRU) dell'Università dell'East Anglia. A seguito di un attacco di hacker (ma forse si tratta di divulgazione effettuata dall'interno della CRU) venerdì 20 novembre oltre 1.000 mail e circa 3.500 documenti riservati vengono immessi in rete. Si tratta di email private, in cui gli studiosi dell'Hadley Centre (e non solo) si scambiano opinioni e giudizi operativi, e di documenti scientifici. Quello che salta fuori è una manipolazione dei dati scientifici che sostengono la tesi dell'origine antropica del riscaldamento globale. Peggio: la tesi stessa del riscaldamento globale è supportata da dati inventati http://www.meteogiornale.it/notizia/16675-1-climate-gate-allhadley-centre
Quindi i grafici che vedete qui sarebbero dei falsi clamorosi http://www.cru.uea.ac.uk/cru/info/warming/ Il columnist australiano Andrew Bolt dice apertamente che quei documenti scritti dai più accreditati scienziati del settore sono la pietra di uno dei più grossi scandali della scienza moderna. Dalle email traspare “cospirazione, collusione nell'esagerare i dati del riscaldamento, probabile distruzione illegale di informazioni imbarazzanti, resistenza organizzata contro la divulgazione (di quei dati ndr), manipolazione dei dati, private ammissioni di errori nelle affermazioni rese in pubblico e molto altro” http://blogs.news.com.au/heraldsun/andrewbolt/index.php/heraldsun/comments/hadley_hacked/ Il britannico Telegraph giunge a chiedersi se questo caso (chiamato Climategate) non inchiodi definitivamente il coperchio della bara in cui giace il riscaldamento globale di origine antropica (Anthropogenic Global Warming, AGW). Consiglia addirittura di sbarazzarsi di eventuali azioni di società impegnate nella produzione di energie alternative, temendo un crollo del loro valore a seguito del Climategate. http://blogs.telegraph.co.uk/news/jamesdelingpole/100017393/climategate-the-final-nail-in-the-coffin-of-anthropogenic-global-warming/ Ma come è potuto succedere? Sicuramente per disonestà intellettuale di quegli scienziati che non si sono accontentati di osservare i dati rilevati, ma li hanno “forzati” a seguire i risultati previsti, manipolandoli. E come avveniva la “forzatura”? Attraverso il peer-review, trasformato in un sistema di filtraggio per evidenziare solo gli articoli di un certo tipo e per mettere in secondo piano gli altri. Si chiama “cherry picking”, significa raccogliere solo quei dati che servono, scartando gli altri. Bene, mi sembra che il summit mondiale sul clima che si terrà a Copenhagen il prossimo mese avrà qualcosa di interessante da discutere. Mi chiedo che fine faranno le richieste di 10 miliardi di dollari che l'ONU chiede per l'anno prossimo allo scopo di contrastare l'AGW (o quello che ne resterà dopo questo scandalo). E chiede stanziamenti di centinaia di miliardi di dollari per i prossimi anni, sempre per….. beh, leggetevelo da soli questo comunicato Reuters http://www.reuters.com/article/latestCrisis/idUSN19180690 Questo è un grafico dell'andamento delle temperature della bassa troposfera, dalla superficie terrestre fino ad 8km di altezza. Le attività solari, molto intense durante tutto il secolo scorso, si sono calmate e come conseguenza c'è un raffreddamento in atto. Dal gennaio 2002 ad oggi c'è stata una diminuzione globale di 0,2 gradi circa. http://www.friendsofscience.org/index.php?id=453 Scendendo nel dettaglio si può vedere come i grafici "ufficiali" della Nuova Zelanda siano a favore della tesi del riscaldamento globale http://icecap.us/images/uploads/NZ_NIWA.JPG NIWA sta per New Zealand National Institute of Water and Atmospheric Research ed è il responsabile del New Zealand Climate Database. Tale database consultabile online contiene tutte le informazioni sul clima in Nuova Zelanda. Visto che si poteva, il sito http://www.icecap.us/ ha fatto una cosa semplicissima: ha scaricato tutti i dati disponibili e li ha graficati. Il grafico è molto diverso da quello precedente. http://icecap.us/images/uploads/NZ_RAW.JPG Cosa è successo? Confrontando i due grafici gli amici di icecap hanno scoperto che in effetti le misure più vecchie erano state abbassate mentre quelle più recenti erano state alzate per creare ad hoc il riscaldamento. Qui si leggono le medie di ogni stazione meteo e quanto è stato corretto. Con l'unica eccezione della stazione di Dunedin tutte le altre mostrano una chiara tendenza al riscaldamento….dopo le manomissioni dei dati http://icecap.us/images/uploads/NZ_Trends.JPG La differenza è più visibile qui http://icecap.us/images/uploads/NZ_Cities.JPG gli istogrammi blu sono relativi ai dati non manomessi, quelli rossi relativi a quelli manomessi Un'esposizione dettagliata dei dati la trovate qui http://icecap.us/images/uploads/global_warming_nz_pdf.pdf Ma niente da fare, la NIWA si ostina ad affermare che il riscaldamento esiste http://www.niwa.co.nz/our-science/climate/news/all/niwa-confirms-temperature-rise Cambiamo continente. Cosa succede in UK? La Central England Temperature (CET) è la più lunga serie di dati sulle temperature esistenti al mondo con i suoi 351 anni. Un chimico scozzese, Wilson Flood, li ha catalogati e graficati. Si evince che le estati inglesi del secolo scorso erano più fresche di quelle dei due secoli precedenti, anche se quelle della seconda metà erano più calde di quelle della prima metà http://carbon-sense.com/2009/10/01/british-record/ Poi ci sarebbe il caso Vostok, la base di trivellazioni profonde nell'Antartico. Le conclusioni di Roy Spencer, climatologo, sono abbastanza chiare: "la convinzione moderna che le nostre emissioni di carbonio abbiano causato una ribellione del sistema climatico non è molto diversa da quelle delle antiche civiltà, che facevano sacrifici alle divinità naturali nel tentativo di guadagnarsi la benevolenza della natura." http://www.euresis.org/it/Dettaglio_Articoli.aspx?id=111 Chiudo questa carrellata sulle anime belle dell'AGW con Al Gore. Sì, quello che lasciò campo libero a Bush dopo gli scandali elettorali della Florida. Il membro autorevole dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che con il suo "An Inconvenient Truth", cavallo di battaglia dell'AGW ha vinto gli Oscar a Cannes. Nel ricevere il premio disse alla folla adorante che in fin dei conti fare qualcosa di diverso nella vita di tutti i giorni si poteva davvero. Peccato che il Guardian svelò subito dopo come questa anima bella avesse consumi casalinghi stratosferici: 221.000kWh all'anno (quanta ne consumano 20 famiglie medie americane) a cui si aggiungono oltre 1000$ di gas al mese. Drew Johnson, presidente del Tennessee Centre for Policy Research (l'ente che ha scoperto l'inconvenient truth di casa Gore) afferma che è ipocrita consigliare elettrodomestici e lampadine a bassa consumo energetico quando si spreca così tanto in casa propria. Possiamo dargli torto? http://www.guardian.co.uk/world/2007/feb/28/film.usa2 Ciò non gli ha impedito di candidarsi e ricevere il premio Nobel per la Pace. E di continuare a pubblicare le sue "ricerche". L'ultimo suo libro, ad esempio, aveva bisogno di un'immagine forte: tanti uragani e ghiacciai sciolti. Peccato che le foto satellitari non aiutino. Il nostro paladino non si perde d'animo e con l'aiuto di qualche esperto in fotoshop si crea il clima adatto alla vendita. Leggetevi la gustosa storia qui: http://www.vocidallastrada.com/2009/11/non-trovandone-nemmeno-uno-al-gore.html Aggiungiamoci lo scandalo dei dati taroccati pro AGW e qualcuno arriva alla conclusione provocatrice: ritiriamo il Nobel a Gore. Il Dott. Tim Ball, già professore di climatologia all'Università di Winnipeg (Canada) afferma: "Adesso sappiamo dai files ottenuti dal Climatic Research Unit in East Anglia (Climategate) che tutte le informazioni messe in circolo erano false, manipolate e deliberatamente sbagliate. La commissione Nobel non ha fatto i compiti per casa e hanno operato una decisione politca. Questo premio dovrebbe essere revocato, esattamente come vengono ritirate le medaglie d'oro olimpiche a chi si è reso colpevole di doping ". http://canadafreepress.com/index.php/article/17481
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