I 25 miti della russofobia
di un Blogger russo
fonte Dissonance,
tradotto per conflittiestrategie.splinder.com. da Gianni Petrosillo
In occasione dell’anno Francia-Russia, nel 2010, ho scelto di terminare il 2009 con una piccola
sintesi del lavoro di re-informazione e di decodificazione del palcoscenico russo, effettuato
attraverso questo blog. L' idea di questo articolo mi è stata suggerita da Anatoly di Sublime
Oblivion, al quale sono grato. Quest'articolo cade a puntino poiché Le Figaro ha appena pubblicato
con l' inchiostro " arancione" un articolo che mi permette di attribuire al suo autore il premio di
Russofobo dell'anno. Incito tutti i miei lettori a segnalare il loro malcontento a Le Figaro, sia
contattando direttamente il giornale, sia inviando un commento in seguito all’articolo. Solo questo
lavoro comune e quantitativo può esercitare un'influenza sul contenuto degli articoli, allora
manifestate!
Ecco, sarà tutto per il 2009.
Desidero augurare a tutti i miei lettori una buona fine d'anno, li ringrazio del loro sostegno crescente
e confermo loro la mia grande determinazione a proseguire il mio lavoro nel 2010, con numerosi
progetti per rendere il blog più popolare, più interattivo, e certamente con l'arrivo di nuovi
partecipanti;)
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1- Sotto Putin, la vita è migliorata soltanto per i ricchi e gli oligarchi, ed i poveri non hanno
visto crescere il loro tenore di vita.
Falso, sotto il governo Putin, la povertà è considerevolmente diminuita. Il tasso di Russi sotto la
soglia di povertà è passato dal 35 al 23% dal 2000 al 2004 ed era caduto al 13,5% nel 2008 (prima
della crisi). 2000 (arrivo di Putin al potere): 35%, 2004 (fine del primo mandato di Putin): 23%
2008 (fine del secondo mandato di Putin): 13,5%
Memo: occorre ricordare che in Francia nel 2007: il 13,7% della popolazione viveva sotto la soglia
di povertà.
2 – La spirale demografica russa vedrà la popolazione di questo paese diminuire a meno di
100 milioni di abitanti contro i 142 milioni oggi.
Falso. È molto frequente “leggere„ infatti che il tasso di natalità è basso, che il tasso di mortalità è
elevato, come pure il tasso di aborti e di suicidi, e che la Russia perderebbe inesorabilmente
700.000 abitanti all'anno. Tuttavia non è così. Nel 2005 la popolazione russa è decresciuta di
760.000 abitanti, un record assoluto. Nel 2006 il ribasso è stato “soltanto„ di 520.000 abitanti. Nel
2007 il ribasso è stato “soltanto„ di 280.000 abitanti. Nel 2008 il ribasso è quasi di 116.000 abitanti
Nel 2009 la popolazione è aumentata di 12.000 persone, essendo la natalità aumentata del 3% nel
2009 e nonostante la crisi economica. Le misure Medevedev del 2005 hanno dunque avuto un
risultato assolutamente fulminante.
Memo: Oggi le previsioni demografiche russe non sono dunque più pessimistiche di quelle della
Cina o di paesi del G7 come la Germania.
3 – Sotto Putin in Russia vi è un abbassamento dei diritti umani, più di 200 giornalisti sono
stati assassinati e la Russia ritorna al suo passato “totalitario„.
Sfortunatamente soltanto il 3% dei Russi è d'accordo con questo punto di vista! Inoltre, sotto il
regno di Putin 17 giornalisti hanno purtroppo trovato la morte, ma è sempre meno che sotto Eltsin
(30 morti). Secondo la CIA stessa, se la Russia è il 4° paese al mondo per numero di giornalisti
uccisi dal 1992, è soltanto il 14° per numero di giornalisti assassinati/numero di abitanti nel paese,
dinanzi ad Israele e all'Algeria e appena avanti alla Turchia che pretende di entrare nell'UE.
Ugualmente, nella classifica dei paesi ex-URSS, la Russia è soltanto 5° (su 13) dietro uno stato
membro dell'UE, la Lettonia. Infine occorre aggiungere che nel 2009, nella classifica del numero di
giornalisti arrestati, la Russia è allo stesso livello del Vietnam o anche della Turchia, candidato
all'UE.
4 – L'economia russa è basata soltanto sulle materie prime, e la gravità della recessione del
2009 lo ha dimostrato.
Nessuno ha mai negato che la Russia (come altri stati) è estrattore ed esportatore di materie prime.
Tuttavia non è ciò che ha contribuito a far sì che la Russia subisse la crisi del 2009, poiché la sua
economia è relativamente chiusa e la domanda interna è restata forte, cosa che permette
teoricamente di sostenere l'economia. Invece i tagli di crediti da parte delle banche occidentali
(presso le quali le società russe avevano contratto prestiti) hanno in gran parte contribuito a
rallentare lo sviluppo economico del paese. Inoltre, gli appelli del dipartimento americano nel 2008
a sanzionare la Russia dopo l'affare georgiano hanno in gran parte contribuito ad aumentare
l'instabilità economica e a fare uscire i capitali dalla fine 2008 alla fine 2009 (soprattutto
anglosassoni).
5 – La Russia ha brutalmente invaso la Georgia nell'agosto 2008.
In realtà alcune ore dopo il suo discorso teletrasmesso che prometteva a tutti gli abitanti della
Georgia “la pace„, i carrarmati aprivano il fuoco sull’Ossezia. Aiutato da consulenti militari e
mercenari americani, Ucraini ed israeliani, questi attacchi uccidevano civili e soldati di
mantenimento della pace sotto mandato dell'ONU. Nonostante tutta la propaganda che lasciava
credere che fosse la parte russa l'aggressore, la risposta militare russa è stata giusta e proporzionata.
Più di ogni cosa, il grosso delle infrastrutture georgiane è stato salvato (in particolare energetiche) e
la capitale non toccata. Un rapporto della missione internazionale dell’01 10 2009 su questi eventi
affermava che la Georgia era all'origine dello scoppio dei disordini militari ed aveva per prima
aperto il fuoco (sull’ Ossezia). Inoltre, sono stati montati, ad uso degli occidentali, numerosi
fotomontaggi, ad esempio qui (http://wagthedogreality.wordpress.com/2008/08/20/cheatingphotosession-
in-georgia/), o qui (http://wagthedogreality.wordpress.com/2008/08/22/sky-news-liestskhinvali-
ruins-used-to-smear-russians/).
Domanda: perché nessuno si commuove per le manifestazioni vietate all'opposizione georgiana, per
gli arresti di oppositori e per gli assassinii di oppositori georgiani all'estero?
6 – “I liberali„ russi sono i difensori delle libertà individuali e non possono liberamente agire
politicamente poiché il Cremlino lo impedisce.
Non è completamente esatto, i liberali Russi hanno sempre potuto liberamente partecipare alle
elezioni ed esistere politicamente in Russia ma la loro influenza politica non smette di diminuire
(12% alle elezioni legislative del 1993, 7% alle elezioni legislative del 1995 e 1999, 4% nel
2003,2% nel 2006.) Inoltre, il modello di società ricalcata sull'occidente non attira “più„ una
popolazione russa che ha molto viaggiato (1/4 dei cittadini è già andato in Europa) ed è cosciente
dei suoi interessi a svendere la sovranità nazionale. Infine i metodi dei Kasparov e consorti di
organizzare manifestazioni, eventi ad effetto senza autorizzazioni legali (in modo da essere
deliberatamente arrestati) e con banderuole in inglese (certamente ad uso dei mass media stranieri)
non li rendono per niente credibili agli occhi degli Russi.
7 – i Russi sono razzisti, sessisti ed odiano l'occidente.
I Russi non sono razzisti poiché il loro paese è assolutamente multi etnico e multi confessionale.
Non ci sono più (se non anzi meno) razzisti in Russia che negli altri paesi detti civilizzati (America,
Germania, Ucraina.). Quanto alle donne, le società slave sono matriarcali, le donne svolgono un
ruolo economico essenziale, ed usufruiscono del diritto di voto e di aborto da lungo tempo. Per il
diritto di voto: 30 anni prima dei francesi!
8 – La Russia è aggressiva con i suoi vicini geograficamente prossimi.
Contrariamente alle altre grandi superpotenze, la Russia non ha mai invaso militarmente un altro
stato. Infine, molti cittadini degli stati vicini sarebbero d'accordo perché il loro stato reintegri la
federazione della Russia.
9 – La Russia è colpita da una sieropositività endemica.
Si legge ovunque che la Russia conterebbe una parte enorme di sieropositivi nella sua popolazione
ecc. in realtà, lo scan (test) della popolazione è quasi terminato ed il grosso dei sieropositivi è stato
identificato (dunque esaminato). Il picco è stato raggiunto nel 2002 e la tendenza da allora è alla
diminuzione eccetto in alcune popolazioni ristrette (tossicodipendenti da iniezioni, prostitute,
prigionieri.) Quindi l'epidemia di AIDS se resta importante (come in tutti i paesi sviluppati) sembra
sotto controllo e non dovrebbe prendere una piega sub sahariana.
10 – Una nazione con una natalità di tipo europea ed una mortalità alla africana non può
avere alcun futuro.
E perché? La diminuzione della natalità post-sovietica è dovuta alla situazione economica degli
anni 90 ed allo choc morale ed economico creato dal crollo dell'URSS, al di fuori questo periodo la
natalità è risalita, oggi è di tipo europeo (punto 2), nulla dice che non sarà più elevata domani o
dopo domani. Quanto alla supermortalità, oggi è tuttavia in diminuzione e non tocca che gli uomini
anziani di questo periodo, questi inoltre non contribuiscono alla natalità russa (sono già padri, o
nonni).
11 – La diseguaglianza è molto forte in Russia, al livello della Russia zarista e questo viene
aggravato da una corruzione endemica. Tutto ciò è peggiorato dall’arrivo di Putin al potere.
L'economia russa è un'economia originale, né completamente liberale, né completamente
autoritaria. È un'economia a metà aperta a metà chiusa, è segnata da un forte interventismo dello
stato e da una corruzione relativamente elevata, cosa che nessuno nega. Tuttavia dopo l’arrivo al
potere di Vladimir Putin, la guerra contro “gli oligarchi„ è stata condotta con successo. La stampa
occidentale, che fustigava questi oligarchi arricchitisi negli anni 90 si è messa molto stranamente a
fustigare Putin quando quest'ultimo ad iniziato a metterli alle corde. Per quali ragioni? Più
seriamente, come precisava il presidente di un gruppo di sicurezza economica in occasione di un
forum al senato francese: “Il tempo in cui i cattivi ragazzi in giacca nera venivano a bussare alle
porte è passato dal 1995. E’ anche finito il tempo – dal 2000 – in cui gli attori informali “rossi„ (vale
a dire le amministrazioni come la polizia o le associazioni degli appartenenti dei servizi speciali)
sostituivano gli attori informali “neri„. L' epoca attuale è quasi quella delle relazioni civilizzate di
mercato in Russia„.
12 – La Russia ha represso nella violenza più terribile l’insurrezione cecena in cui i
guerriglieri desideravano soltanto l'indipendenza ed uscire dal grembo russo.
Falso, dopo la prima guerra in Cecenia (1995) ed il ritiro russo, i ceceni avevano un'indipendenza
de facto. La situazione è terribilmente degenerata, gruppi mafiosi islamisti sotto influenza straniera
(wahhabites) hanno iniziato a terrorizzare la popolazione e sono stati effettuati raid negli stati vicini
da milizie militari per tentare di destabilizzare il Caucaso e stabilire un califfato islamico,
indipendente dalla Russia. La Cecenia si situa “in„ Russia e la grande maggioranza dei ceceni non
vuole l'indipendenza ma la pace. Dalla fine della seconda guerra di Cecenia, il paese è diretto con
pugno di ferro da Ramzan Kadyrov, ma esiste uno stato legale, il paese è quasi pacificato e la
ricostruzione quasi terminata.
13 – Il programma spaziale sovietico è stato sviluppato “da prigionieri„ di guerra tedeschi..
Purtroppo per la Germania, Il programma spaziale sovietico è dei russi (come Korolev), che non
hanno beneficiato del piano Marshall per ricostruire il paese dopo la seconda guerra mondiale. Al
contrario, molti prigionieri tedeschi sono stati catturati ed utilizzati negli Stati Uniti per contribuire
allo sviluppo, il più famoso è stato lo scienziato nazista Von Braun.
114 – la Russia non ha permesso transizioni democratiche, Putin ha messo in campo il suo
burattino Medevedev.
Putin è regolarmente tradotto male, volontariamente mal interpretato e sistematicamente presentato
come “un dittatore„, “un non democratico„. Quando Medvedev è stato eletto, la stampa ci ha
garantito che non era così, che rapidamente si sarebbe dimesso, o sarebbe stata cambiata la legge
affinché Putin salisse nuovamente al potere. Alla fine non è successo, si trattava ancora una volta
soltanto di denigrazioni. Il duo Putin-Medvedev va mano nella mano dal 2000 (10 anni fa).
15 – La situazione è catastrofica in Estremo Oriente, colonizzato dai cinesi, domani la Siberia
sarà interamente cinese!
Le relazioni russo-cinesi non sono mai state cattive, nonostante quel che affermano “gli specialisti
occidentali„. Innanzitutto non vi è una "invasione" di cinesi come si vorrebbe far credere. Più
sorprendentemente, uno studio del 2008 ha tracciato il ritratto di una "migrazione cinese tipica,
interrogando 1000 persone in tutte le grandi città della Russia. Ecco questo quello che emerge: il
60% è costituito da uomini, il 20% ha un'istruzione superiore (la media cinese è pari al 12%). Il
94% lavora e la grande maggioranza proviene dalle città frontaliere della Russia. Più della metà
sono autoimprenditori e fanno commercio. La grande domanda è "quanti" sono? Secondo l’FMS,
200.000 nel 2006 e 320.000 nel 2007, fra cui molti lavoratori stagionali. Certamente non sono
contemplati i clandestini ma finora, nonostante le urla di alcuni (Golts, Latynina.) non una città di
milioni di cinesi è stata scoperta nell’Estremo Oriente russo. Tuttavia una cifra di 500.000 (fra cui
2/3 di migranti legali e stagionali) sembra essere una cifra ragionevole. " Di fronte " a questo ci
sono 5 milioni di Russi. Anche se i cinesi dovessero abbandonare il loro “obiettivo„ del Sud-Est
asiatico (e questo è improbabile) e cercare un conflitto con la Russia (ancora più improbabile), la
superiorità militare russa (in particolare nucleare) è largamente dissuasiva.
16 – La Russia ha provato di non essere un partner affidabile per l’occidente, in particolare
per gli approvvigionamenti energetici (Cf: i tagli di gas).
Quando si osserva in dettaglio “chi„ ha realmente aggredito l'altro si è in diritto di pensare il
contrario. Ci si è posta la domanda di ciò che avrebbero dovuto pensare i Russi dell'estensione ad
est della NATO, dell'affare del Kosovo, del trattamento delle minoranze russe nei paesi baltici,
dell'aggressione militare georgiana, delle rivoluzioni colorate finanziate dalla CIA ecc.)? Allo stesso
modo, i tagli degli approvvigionamenti dell' ultimo inverno sono stati iniziati dall'Ucraina che non
ha pagato la Russia per il gas che ha trasportato “sul suo„ territorio. La Russia alimenta di gas la
Turchia da moltissimo tempo (dal 2003 via Blue Stream) e mai ci sono stati tali problemi, prova è
che la Russia è un partner ed un fornitore affidabile.
17 – I Russi esagerano le accuse “di discriminazioni„ che colpirebbero i loro cittadini in
Estonia ed in Lettonia.
No, molte associazioni europee dei diritti umani hanno puntato il dito sulla terribile situazione di
queste minoranze russe, umiliate a vari livelli: amministrativi, linguistici, per l'accesso al lavoro
ecc. La conseguenza è che in questi stati ¼ della popolazione è privato da un diritto
all'insegnamento e non ha accesso alla cittadinanza! Alcuni non sono russi (hanno i passaporti
sovietici), si trovano “senza„ nazionalità, apolidi e trattati come cittadini di secondo rango, il tutto
nel cuore dell'Europa. In questi stessi stati, sono tollerate le marce dei veterani delle SS ed i
monumenti sovietici sono cancellati, i russi sono uccisi e l'UE non dice nulla.
18 – Il potenziale militare russo è completamente obsoleto, la sua dottrina militare anche e la
Russia sarebbe incapace “di reggere„ un eventuale confronto con la Cina o la NATO.
La realtà è diversa: La Russia sta attualmente sviluppando una serie di armi di tutti i tipi e di
altissima tecnologia, come i caccia militari, i bombardieri pesanti, apparecchiature di sorveglianza o
anche le armi di distruzione di massa (boulava, voivoda). ecc. La guerra in Georgia ha provato la
superiorità militare dell'esercito russo su un esercito addestrato e “aiutato„ dalla NATO da 5 anni.
La nuova dottrina militare russa è tutto salvo che obsoleta essendo legata “al piano 2020„, le
proposte recenti del Cremlino “su un nuovo complesso di sicurezza continentale„ sono al contrario
idealiste e futuristiche. Infine, il piano d'ammodernamento dell'esercito è considerevole.
19 – La società civile è stata distrutta da Putin, ed il sistema giudiziario “è legato„.
In realtà, il numero di querelanti che vanno in tribunale è considerevolmente aumentato tra il 1999
ed il 2009 ed è cresciuto di 6 volte! In Russia è stato introdotto il sistema “dei giurati„ e le società
querelanti vincono ormai il 71% dei loro processi contro lo stato. Esiste più di un sistema d'aiuto
giuridico gratuito. L'immagine delle ONGS brutalizzate dal potere viene dall'espulsione del
Freedom House nel 2004 per il mancato pagamento del canone. Ma quando si conoscono le attività
rivoluzionarie arancioni di tali associazioni, è normale che il potere afferri “la prima„ occasione per
farle proibire.
20 – Khodorkovsky è stato ingiustamente arrestato e detenuto perché era un imprenditore
efficace ed aperto alle idee liberali dell’occidente.
Khodorkovsky è detenuto per comportamenti fraudolenti, illegali (corruzione, aggiramento ed
evasione fiscale.). Più della metà dei Russi giudicano normale il suo arresto. (54% nel 2006).
Khodorkovsky ha anche messo in pericolo l'interesse nazionale russo poiché aveva previsto di
cedere Youkos a Exxon, cedendo così le materie prime russe (che non gli appartenevano) ad una
società americana, il tutto all’indomani della guerra fredda. Inoltre, questi averi “personali„ sono
stati, dopo il suo arresto, trasferiti a Rothschild cosa che sembra in fin dei conti normale, Khodor è
legato ai neo conservatori US e sedeva al Carlyle con i parenti di Bush.
21 – Eltsin è stato un vero democratico.
Ha anche posato su un carrarmato, come quelli che aprirono il fuoco sulla duma dove i deputati
(comunisti) si opponevano a queste riforme “liberali/corrotte„. Ha in seguito iniziato una guerra non
preparata in Cecenia, che ha perso. Ha nominato ministri incompetenti e ladri, permesso agli
oligarchi di arricchirsi, mentre il popolo si impoveriva e le mafie caucasiche prendevano il controllo
del paese. Era alcolizzato e ridicolizzava la Russia. Era per tutto ciò estremamente apprezzato dagli
occidentali.
22 – La Russia si serve dell’energia “per legare„ i suoi vicini ed utilizza la sua espansione
energetica a profitto di progetti politici.
Un fornitore ha il diritto di scegliere la sua tariffa, ed i clienti di pagare o no. Il paese al mondo che
utilizza l'energia a fini politici è l'America che si permette di bombardare paesi come l’Iraq e
l'Afganistan.
23 – la Russia è diretta da neo-comunisti, eurasiatici, nazionalisti e che sono prima di tutto contro
l'Ovest e l'Europa.
Il sistema politico russo è molto diverso dai sistemi politici europei. Lo spettro politico è molto
ampio anche nell'ambito di un solo partito. Sì è vero i Russi sono molto patriottici e ciò sia nei
partiti di destra che sinistra. Quando è stato chiesto a Vladimir Putin a quale ideologia si richiamava
quest'ultimo ha risposto: “non trovate che le ideologie hanno fatto abbastanza danni?„
Recentemente, Sergueï Lavrov ha affermato che la Russia si sentiva parte della civilizzazione
europea.
24 – La Russia sarà un califfato islamico nel 2050.
La realtà è molto diversa, le persone di etnia russa rappresentano l'80% della popolazione del paese.
Secondo un sondaggio del 2006 soltanto il 6% dei cittadini della Russia si considera “musulmano„,
consolidando il proverbio che “in Russia la vodka ha sciolto il corano„. Inoltre, anche nel cuore
delle zone musulmane della Russia (tatarstan, bachokorstan.) “i russi di etnia slava„ rappresentano
più del 50% della popolazione. Inoltre la fertilità “dei Russi di nascita„ è ormai più elevata di quella
“dei musulmani„ russi, eccetto in alcune regioni come la Cecenia, ma la sua popolazione
rappresenta soltanto “l'1% della popolazione russa.
25 – Berezovsky ha contribuito all'arrivo di Putin al potere ed è ora sottoposto a vessazioni da
parte dalle autorità russe che gli impediscono di ritornare nel suo paese.
Il generale Lebed diceva: “Berëzovski è l'apoteosi di questa piccola cricca al potere che non è
soddisfatta di mostrare che ruba quanto di farlo impunemente. Lebed è morto in un incidente
d'elicottero. Il giornalista di Forbes Paul Khlebnikov ha scritto un libro su di lui “padrino del
Cremlino„, mettendo in evidenza questi legami con le mafie, quest'ultimo è ugualmente morto
assassinato. Berëzovski è stato tirato in causa in molti affari scabrosi ed omicidi non risolti. Ci sono
mandati di arresto contro lui in Russia ma anche in Sudamerica. Non è sorprendente che questo
“grande democratico„ sia difeso da molti occidentali.
Allego l'articolo di Gianni Petrosillo che sul sito Conflittiestrategie precede l'articolo del blogger russo
A LEZIONE D’INDIPENDENZA NAZIONALE DA V. PUTIN (a cura di G.P.)
I nostri governanti dovrebbero prendere lezioni di indipendenza nazionale e di orgoglio patriottico
dal leader russo, Vladimir Putin. Quest’ultimo, pur essendo il premier di un paese che solo da un
decennio è riemerso dall’incubo della disgregazione politica, economica, sociale, territoriale; pur
guidando uno stato isolato nella comunità internazionale per via del suo passato sovietico; pur non
disponendo della stessa forza d’urto militare e ideologica di quella grande potenza mondiale che fu
l’URSS, alla quale Eltsin e il suo corteggio di oligarchi “regalarono” lo smembramento
dell’apparato bellico, non tollera la prepotenza americana e non è disposto a far buon viso a cattivo
gioco di fronte alle reiterate bugie di Obama.
Quest’ultimo, aveva promesso che punto fermo del suo mandato sarebbe stato un mutamento di
prospettiva storica rispetto al guerrafondismo di Bush, ma le promesse su un repentino allentamento
della morsa occidentale sull’Eurasia sono ancora lettera morta. Le menzogne imperiali, ad ogni
modo, non incantano più nessuno, e men che meno i russi, anche se le teste d’uovo statunitensi
credono che basti edulcorare il linguaggio per stemperare un clima di effervescenza geopolitica
ormai irreversibile.
Gli americani devono comprendere che il mondo unipolare, da loro egemonizzato dopo la fine della
guerra fredda, è solo un ricordo, un’immagine di una fase storica definitivamente tramontata. Di
fronte a queste certezze, le parole accomodanti dell’amministrazione americana non hanno più
alcun effetto se non si presenta una stretta coincidenza tra buone intenzioni e azioni pratiche, nel
senso di un adeguamento della politica estera americana al nuovo contesto internazionale, in
direzione di una distribuzione concertata delle decisioni.
Se gli americani credono di potersi mimetizzare ancora a lungo dietro le false bandiere della guerra
al terrore e dietro quelle dell’interventismo per ragioni umanitarie hanno sbagliato tutti i loro
calcoli. Anche questa storia delle rivoluzioni colorate, finanziate attraverso canali legali e illegali,
comincia a diventare un’arma spuntata e riconoscibilissima. I colori dell’iride sono terminati mentre
gli Stati hanno imparato a reagire, anche violentemente, ai colpi di mano delle piazze teleguidate da
ovest.(Iran e Cina docent)
In questo quadro di rivolgimenti degli equilibri mondiali devono essere accolte le ultime fiere e
decise dichiarazioni di Putin sul riarmo del suo paese. La Russia, ha detto il suo Premier, "deve
sviluppare armi offensive per far fronte allo scudo antimissile americano…Se vogliamo
salvaguardare l'equilibrio, dobbiamo stabilire lo scambio di informazioni. Il nostro partner
americano ci fornirà tutte le informazioni sul sistema di difesa missilistico e noi ricambieremo
fornendogli tutte le informazioni sulle nostre armi offensive". Ecco come gli americani possono
rendere concreta la loro buona volontà, laddove sincera. Il problema è stato circostanziato dai russi
proprio per verificare se gli statunitensi sono realmente disponibili a dismettere i panni, ormai
consunti, di gendarmi del mondo al fine di contribuire alla rideterminazione di un equilibrio meno
precario di quello attuale. Sia ben inteso, noi non crediamo ad un equilibrio stabile, la conflittualità
tra le nazioni è ineliminabile ed è la chiave della dinamica capitalistica, ma certamente ancor più
esizioso, in termini di distruzione e di morte, è voler a tutti costi preservare uno statu quo già
bruciato dalla Storia. Le vie sono allora due, o si tenta di “razionalizzare” la conflittualità, limitando
i danni e prendendo coscienza delle strade percorribili, oppure la si lascia agire “liberamente” con
tutto ciò che questo comporta (guerre e terremoti sociali di dimensioni non preventivabili).
Putin cerca di seguire la prima via, proprio per questo non ha tirato in ballo situazioni ormai
imputridite e difficilmente districabili nel breve periodo, ma si è concentrato su una questione
immediata che gli interessati, se solo ne nutrissero i leali propositi, potrebbero sbrogliare in poco
tempo: rinunciare all’accerchiamento della Russia e alle minacce di missili impiantati alle sue
frontiere.
Ha proseguito Putin“… i nostri partner americani stanno realizzando un sistema di difesa
antimissile e noi no. Ma il problema della difesa antimissile e quello delle armi offensive sono
strettamente collegati tra loro".
Ben detto! Se l’obiettivo è quello di provocare e di fomentare il disordine, come risposta si otterrà
un caos completo e così il mondo diventerà ingovernabile per tutti. Ovviamente, prima o poi un
ordine si ricrea ma il prezzo da pagare varia a seconda di come i processi storici, nel novero delle
umane possibilità, vengono gestiti.
Detto ciò, facendovi gli auguri di buon anno, vi lascio alla traduzione di un interessante articolo
segnalatomi dagli amici di Eurasia che parla proprio dei passi da gigante fatti dalla nuova Russia del
duo Putin-Medvedev