La Rivista di Riconquistare l'Italia

1

Questa è l’Unione Europea…

di GIANLUCA BALDINI (RI Pescara) Da oltre trent’anni tagliamo la spesa pubblica in nome dei vincoli europei facendo a pezzi i servizi essenziali. In campo sanitario abbiamo chiuso gli ospedali e i presidi di prossimità, in quelli rimasti aperti abbiamo ridotto il numero dei posti letto e delle terapie intensive e rimandato ad libitum i concorsi per assumere il personale sanitario necessario a garantire servizi minimi di assistenza. I dati aggiornati al 2022 ci dicono...

0

Il continente fallito

di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) Gli adoratori del “libero” mercato, della concorrenza, della cancellazione della geografia e della storia, i pilastri dell’immanenza, i nemici della democrazia popolare sapevano e sanno benissimo che l’apertura dei mercati avrebbe determinato uno spaventoso abbassamento del livello salariale e una carenza strutturale da investimenti pubblici e privati, compensata dalla speculazione finanziaria e monetaria, i cui utili sarebbero finiti nelle tasche dei soliti noti arraffatori, e che questo disequilibrio non poteva...

1

Le sanzioni, l’Unione Europea e la post-democrazia italiana

di STEFANO D’ANDREA Avrete tutti notato come in Italia, nel Parlamento, nelle Direzioni dei Partiti, sui quotidiani vi sia stato un grande dibattito sulle sanzioni. Le assumiamo o no? E se le assumiamo, quali sanzioni (atti di guerra economica) deliberiamo? Ci saranno conseguenze giuridiche ed economiche se le sanzioni che decideremo saranno atti illeciti di diritto internazionale? Quali saranno le contro-sanzioni che prenderà la Russia? L’insieme delle sanzioni e delle contro-sanzioni ci danneggerà? O ci...

0

Il primo mese di guerra narrato da un esperto vero

di STEFANO D’ANDREA Fabio Mini si serve, con citazioni, del colonnello della intelligence svizzera Jacques Baud. L’ESERCITO UCRAINO:  l’esercito ucraino, teoricamente forte di quasi trecentomila uomini, era in uno stato disastroso. “Ad ottobre del 2018 il capo procuratore militare ucraino Anatoly Matios riferì che l’Ucraina aveva perso 2.700 uomini nel Donbass: 891 per malattia, 318 per incidenti stradali, 177 per altri incidenti, 175 per avvelenamento (alcol, droghe), 172 per incauto maneggio delle armi, 101 per...

0

Verità che dispiacciono e falsità che piacerebbero

di STEFANO D’ANDREA Dunque dunque, il miliardo di euro e di dollari che ogni giorno l’Europa dà alla Russia dovrà essere convertito in rubli, per acquistare gas e petrolio. Gli Stati Uniti avranno una perdita secca di moneta di riserva. I popoli, in questo momento storico, non sono in grado di ribaltare la disciplina dei principi fondamentali del commercio internazionale, della politica monetaria e di bilancio, della produzione interna e della presenza pubblica nell’economia. Non...

0

Dobbiamo de-nazificare l’Italia

di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari) L’Italia è prima di tutto sotto occupazione militare della NATO da 70 anni, ed è poi da 30 anni sotto occupazione sociale, economica e politica da parte del suo medium: UE/EURO. Questa occupazione ha caratteristiche ideali naziste, non come, appunto, categoria politica, ovvero sistema politico codificato, ma come categoria concettuale totalizzante e totalitaria. Il pensiero unico neo-liberale anglo-americano si impone, quindi, alla nostra Repubblica attraverso due sistemi: l’apparato di occupazione...

0

Cui prodest?

di GILBERTO TROMBETTA (RI Roma) A chi giova? A chi giova una guerra contro la Russia? A chi giovano le sanzioni alla Russia? A chi giova l’opposizione alla definitiva nascita di un mondo multi-polare? Sicuramente non all’Italia. Abbiamo una classe politica che per l’ennesima volta non solo non si è preoccupata degli interessi nazionali e di quanto previsto dalla Costituzione, ma che ha preso scelte in antitesi con entrambi. Una classe politica che ancora una...

0

Moralismo pacifista

di STEFANO D’ANDREA Essere contro tutte le guerre è come essere contro la concorrenza imprenditoriale, o contro la competizione professionale, o contro la competizione nel corteggiamento di una medesima donna, o contro trabocchetti trappole inganni sotterfugi raggiri e ricatti in politica, o contro le risse. Significa essere contro qualcosa che esiste ed esisterà sempre. La frase “io sono contro tutte le guerre” non raggiunge nemmeno la sensatezza di quelle che esprimono un desiderio irrealizzabile, come...

0

La spirale del nichilismo

di STEFANO ROSATI (RI Rieti) La guerra è l’ultimo atto, l’essenza, della democrazia dei signori. Poi la colpa della guerra verrà data ai nazionalismi. Il popolo, a cui i signori hanno fatto credere che la sua miseria era per la sua ricchezza di domani, che la guerra era giusta, che la guerra era per la pace, crederà di nuovo che la colpa della guerra era delle Nazioni e dei nazionalismi, ossia del popolo. E il...

0

Cosa avrebbero dovuto fare gli Stati europei, se fossero stati ancora soggetti geopolitici sovrani, seppure vincolati agli USA

di STEFANO D’ANDREA Sette anni fa c’erano già mezzo milione di profughi che dall’Ucraina andavano in Russia (poi sarebbero diventati 2 milioni, a parte quelli che stanno andando ora). E dalla Russia e dagli studiosi indipendenti già arrivavano ammonimenti di tutti i tipi. La vicenda dell’Ucraina, man mano che andiamo a rispolverare notizie (la rete per fortuna conserva tutto) e ne scopriamo altre, mostra palesemente che non soltanto l’Unione Europea non esiste come soggetto geopolitico...

0

Due posizioni dei centri decisori e una analisi di esperti americani

di GIUSEPPE GERMINARIO Pubblichiamo questo scritto per presentare quattro importanti documenti che rivelano l’esistenza negli Stati Uniti di un dibattito aperto ed esplicito sulle diverse opzioni e strategie, di fatto in netto contrasto tra di esse, che dovrebbero informare la politica estera americana, specie nei confronti dei due principali competitori geopolitici: la Russia e la Cina. A differenza di quanto avviene in Europa, colpisce la trasparenza del dibattito in corso, alimentato dalla presenza di una...

0

La Germania ritorna nella storia?

di SIMONE GARILLI (RI Mantova) Comunque la si pensi sul conflitto ucraino, uno dei suoi effetti più dirompenti e di lunga durata potrebbe essere la torsione geopolitica della Germania, che pare avere appreso una lezione importante: in un mondo che ha ricominciato a produrre storia, e quindi anche conflitti, accumulare riserve valutarie non è la soluzione vincente, o perlomeno non è l’unica. Seguono due agenzie di stampa: Governo tedesco approva bozza bilancio, 200 mld nuovi...