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Il Portogallo è emerso come la prospera “anti-Germania” d’Europa

di PAUL HOCKENOS (Foreign Policy) Traduzione a cura di Antonio Gisoldi (FSI Bologna) La risoluta cancelliera tedesca Angela Merkel non è una che di solito ammette di essersi sbagliata. Ma questo autunno, quando si è trattato della sua fede nell’austerità in Europa, la Merkel, insieme al suo allora ministro delle finanze Wolfgang Schaüble, lo ha fatto – con i fatti, anche se non con le parole. I tedeschi hanno usato la loro notevole influenza per...

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Itexit

di NICOLA DI CESARE (ARS Cagliari) Da almeno cinque anni ormai, in Italia si è aperta la discussione sulle modalità e sulle conseguenze di un eventuale uscita unilaterale del paese dall’Unione Europea e dall’Unione Monetaria. Se fino ad appena sei mesi fa, per molti, la congiuntura economica si poteva considerare non sufficiente a determinare una maggioranza di consensi nel paese su questo tema, oggi è evidente che l’analisi costi-benefici sulla permanenza Italiana nel novero degli...

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Popoli e intermediari finanziari

di Stefano D'Andrea Uno stato è un popolo organizzato su un territorio. Sul territorio il popolo si organizza dandosi una disciplina. Su quella terra, è il popolo che decide.   Un popolo e uno stato non sono dignitosi se si assoggettano al giudizio dei “mercati finanziari”. Sono addirittura stupidi se non posseggono un’agenzia di rating che li tuteli e ciononostante si assoggettano al giudizio dei mercati finanziari. In ogni caso non sono dignitosi . Non è dignitoso il...

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L'Euro e l'area di libero scambio

Parte seconda.     Dall’avvento della moneta unica a oggi.  di Andrea Mensa Dato che l’adozione dell’euro ha suscitato, soprattutto ora che è sotto attacco, molte critiche, voglio descrivere quanto e perché tali critiche siano fondate, prima di passare ad analizzare l’accaduto nel dettaglio.  Innanzitutto parlo solo di denaro “fiat” perché quello a base aurea o a riserva 100%, i cui vantaggi e svantaggi ho già descritto in altri post, e nei quali la massa monetaria è...

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Quei rating al veleno

di Mario Lettieri e Paolo Raimondi fonte terranews   ECONOMIA. Che siano ancora le agenzie internazionali di rating a “dettare” le sorti dei governi è davvero inaccettabile.   Che siano ancora le agenzie internazionali di rating a “dettare” le sorti dei governi è davvero inaccettabile. Le “tre sorelle” del rating, Standards&Poors, Moody’s e Ficht Ratings, non solo non hanno saputo analizzare gli andamenti fallimentari di banche come Bear Stearns, Lehman Brothers e in generale dell’intero...